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È stata appena pubblicata la settima edizione della collana “accaPARLANTE” di Bologna, curata dall’editore La Meridiana. Il nuovo volume, intitolato “A basso volume: la tecnologia accessibile alle persone sorde e ipoacusiche dall’era della pandemia in avanti”, vede la collaborazione di un urbanista, una psicologa, un ricercatore e un giornalista.

Questo libro si immerge nel mondo delle persone sorde e ipoacusiche nell’era post-pandemica, analizzando le loro esigenze di inclusione sia in presenza che a distanza. Mette in luce come la tecnologia, se usata correttamente, può rappresentare un valido strumento di inclusione, prendendo in considerazione le singolarità di ogni individuo.

La pubblicazione si sofferma anche sulle iniziative che mirano a garantire un accesso equo alle informazioni per tutti, sottolineando il fondamentale legame tra la libertà individuale e l’accesso alle informazioni, sia culturali che non. Gli autori sostengono che solo attraverso la condivisione e l’accessibilità delle informazioni è possibile promuovere una società realmente inclusiva.”

Cristina Zangone

È stata recentemente lanciata una piattaforma innovativa destinata a trasformare il panorama dell’occupazione per le persone con disabilità. Conosciuta come CERCOLAVORO, questa nuova iniziativa è il frutto dell’impegno dell’ANDEL (Agenzia Nazionale Disabilità e del Lavoro), un’associazione che si dedica alla promozione dell’inclusione lavorativa delle persone con disabilità.

L’obiettivo di CERCOLAVORO è quello di creare un ponte tra domanda e offerta di lavoro, fornendo un punto di riferimento per coloro che sono attualmente disoccupati o alla ricerca di nuove opportunità lavorative. La piattaforma offre un accesso semplice ed efficiente alle informazioni sulle opportunità lavorative, consentendo agli utenti di cercare e candidarsi per le posizioni di lavoro che meglio si adattano alle loro competenze e interessi.

La forza di CERCOLAVORO risiede nella sua semplicità d’uso e accessibilità. L’iscrizione alla piattaforma è completamente gratuita, rendendola facilmente accessibile a tutti coloro che ne hanno bisogno. Inoltre, la piattaforma è stata progettata per essere intuitiva e user-friendly, rendendo la navigazione e la ricerca di lavoro un’esperienza agevole e senza stress.

Nel corso dei suoi primi due anni di attività, CERCOLAVORO ha già raggiunto risultati significativi. Sono state raccolte diverse migliaia di iscrizioni, il che testimonia l’efficacia del progetto nel facilitare la diffusione e la circolazione delle informazioni sul lavoro per le persone con disabilità.

In conclusione, il successo di CERCOLAVORO rappresenta un importante passo avanti per la promozione dell’inclusione lavorativa delle persone con disabilità. L’accesso equo e la diffusione delle informazioni sul lavoro non solo migliorano le prospettive di occupazione per le persone con disabilità, ma contribuiscono anche a un mercato del lavoro più inclusivo e diversificato.”

Cristina Zangone

Girobussola, un’organizzazione di Bologna che dal 2013 si dedica con passione alla tematica della disabilità visiva, sta promuovendo un ciclo di tre incontri dedicati al tema dell’accessibilità culturale e del turismo inclusivo. Le sessioni, intitolate “Terre di Mezzo, Terre di Tutti”, si svolgeranno in tre date distinte: 31 maggio, 7 giugno e 14 giugno.

Durante questi incontri, rappresentanti e membri di Girobussola presenteranno e discuteranno una serie di temi e questioni specifiche legate alla disabilità visiva e all’inclusività nel settore turistico. L’obiettivo è di sensibilizzare e fornire strumenti concreti per un accesso equo e inclusivo a luoghi, eventi e servizi culturali e turistici.

In parallelo a questa iniziativa, HandySuperabile, una Onlus attiva da oltre 15 anni nel campo del turismo accessibile, sta organizzando un corso di formazione gratuito, rivolto a operatori turistici e limitato a un certo numero di partecipanti. L’intento è quello di istruire e formare i professionisti del settore turistico a creare e offrire servizi inclusivi.

La collaborazione con il gruppo di turismo integrato “Alpitour World” e con entità pubbliche come la Regione Toscana aggiunge ulteriore valore a questo progetto. L’attenzione non è rivolta esclusivamente ai disabili, ma si estende anche ad altre categorie come anziani, donne in gravidanza, celiaci, per citarne alcuni. Il fine è garantire un accesso più ampio e facilitato a quello che il patrimonio turistico, culturale e paesaggistico ha da offrire.

Queste iniziative rappresentano un’importante risorsa per tutti coloro che operano nel settore turistico – dalle agenzie di viaggio ai singoli professionisti – e che desiderano ampliare le proprie competenze in materia di accessibilità e inclusione.”

Cristina Zangone

Intervista esperienza di viaggio Cristina Zangone:

1. CIAO CRISTINA COM’E’ STATA LA TUA ESPERIENZA DI VIAGGIO A BARCELLONA CON UN GRUPPO DI DISABILI? QUALI SONO STATI I MOMENTI PIU’ GRATIFICANTI DI QUESTA ESPERIENZA?

Questa esperienza con disabili è stata molto bella, conoscendoli già è stato più facile il trascorrere della vacanza, non che con gli altri non vada bene, anzi. Visto che io sono una disabile in carrozzina.

A prescindere che sia stata una vacanza in tutti i sensi, i miei momenti più gratificanti sono stati visitare la Sagrada Familia, che è la cattedrale di Barcellona, il Camp Nou, che è lo stadio del Barcellona, in più non poteva mancare l’esperienza delle pietanze spagnole.

2. QUALI SONO STATI I PRINCIPALI OSTACOLI CHE AVETE DOVUTO AFFRONTARE DURANTE IL VIAGGIO E COME LI AVETE SUPERATI?

Se parliamo del tragitto in pulmino è stato molto lungo, partendo da Milano, ma tutti assieme eravamo un bel gruppo di amici e compagnia. Durante la permanenza a Barcellona non abbiamo trovato granché problemi e barriere architettoniche perché hanno marciapiedi grandi con rampe e strade enormi. Le uniche barriere architettoniche a Barcellona sono state le attrazioni tipo il Parc Guell, perché mi hanno detto che ci sono molti gradini salite e discese, che si fanno a fatica con la carrozzina; e alcune case come Batlò o Milà sono piene di barriere architettoniche e costi.

3. QUALI STRUTTURE E SERVIZI ACCESSIBILI A BARCELLONA AVETE TROVATO PIU’ UTILI DURANTE IL VOSTRO VIAGGIO’ CI SONO SERVIZI E INFRASTRUTTURE CHE PENSI SAREBBERO DOVUTI ESSERE DISPONIBILI MA NON LO ERANO?

Collegandomi alla risposta di prima sulle barriere architettoniche, che ho già detto, mi sono trovata bene e Barcellona è molto bella. Comunque dicendo l’unico mezzo pubblico che ho preso è stato la metropolitana e sono organizzati bene, altri mezzi non li ho presi quindi non lo so, però conoscendo la città secondo me è attrezzata per disabili; io non ci ho fatto caso, ero intenta a guardare l’arte.

4.COME HA REAGITO IL GRUPPO ALLA SCOPERTA DELLA CULTURA E DELL’ARTE A BARCELLONA? C’È UN PARTICOLARE LUOGO O EVENTO CHE HA AVUTO UN IMPATTO SIGNIFICATIVO SUL GRUPPO?

Il gruppo ha reagito bene alla scoperta della cultura e dell’arte a Barcellona.  Un particolare evento che ha avuto un impatto sul gruppo è stata la serata al Barrio Gotico (quartiere gotico) di flamenco, che è stata molto apprezzata, comunque la vacanza come ripeto è stata indimenticabile.

5. COME HA INFLUENZATO QUESTA ESPERIENZA LA TUA VISIONE DEL VIAGGIO E DELL’INCLUSIONE DEI DISABILI NEL TURISMO?

Questa vacanza di una settimana per me è stata indimenticabile in tutti i sensi, perché, andando all’estero, oltre ad ampliare le varie  conoscenze sia culinarie che di cultura, possiamo vedere come la nostra nazione possa prendere esempio per le barriere architettoniche e mentali verso le persone bisognose.

6. COSA CONSIGLIERESTI A CHIUNQUE STIA PIANIFICANDO UN VIAGGIO SIMILE? CI SONO COSE SPECIFICHE CHE PENSI DOVREBBERO ESSERE PRESE IN CONSIDERAZIONE?

Prima di tutto consiglierei di scegliere la destinazione e pianificare bene il viaggio poi da non sottovalutare è l’aspetto economico, e appoggiarsi a una cooperativa, agenzia di viaggi, chiedere aiuto per l’organizzazione.

Concrete Onlus

Santiago del Cile, è la capitale e il centro urbano più importante del Cile.

La città si trova al centro del bacino Santiago, una grande valle composta da terre fertilissime circondate da montagne. La città è situata a un’altitudine media di 567 m s.l.m., sulle rive del fiume Mapocho.

Santiago venne fondata da Pedro de Valdivia il 12 febbraio del 1541 con il nome di Santiago del Nuevo Extremo in onore di San Giacomo e a ricordare che, come Santiago di Compostela rappresentava per gli antichi l’estrema terra abitata in Europa prima dell’oceano inesplorato, analogamente la nuova città rappresentava l’estremo limite dell’esplorazione nel continente americano da poco scoperto.

Santiago divenne la capitale del Cile indipendente nel 1818.

Il monumento più famoso di Santiago del Cile, è, il Parque Metropolitano della città è un meraviglioso parco di 720 ettari formato da colline, alla cui vetta spicca  il Centro San Cristobal con la monumentale statua dell’Immacolata Concezione che sembra voler abbracciare tutta la città.

I piatti di Santiago del Cile, sono tanti: il Pebre, il Choripan, le Empanadas, il Lomo de Cordero, il Guanaco, la Chorillana, il Chupe mariscos, i Locos e la Paila. Pebre: è una tipica salsa marinata cilena immancabile sulle tavole cilene.

Cosa vedere a Santiago del Cile: le principali attrazioni

  • Plaza de Armas
  • Plaza de la Constitución
  • Cattedrale di Santiago
  • Casa di Pablo Neruda
  • Il Mercado Central
  • Paseo Ahumada
  • Posada del Corregidor
  • Museo di Arte Precolombiana
  • Museo di Santiago
  • Museo Salvador Allende

Per preparare una valigia efficace, il primo passo è considerare il clima del luogo di destinazione e la stagione in cui si intende partire. Se si prevede di visitare Santiago del Cile, è importante notare che le temperature variano dai 30° estivi, ai 14° invernali. Se si ha in programma di esplorare solo la città senza avventurarsi nei deserti del nord o nelle zone più fredde del sud, la valigia dovrebbe contenere abbigliamento leggero per l’estate, con qualche felpa e giacca per le serate più fresche, in quanto la temperatura può variare notevolmente nel corso della giornata. In inverno, invece, è consigliabile portare indumenti più pesanti per fronteggiare il clima rigido.

Nei mesi piovosi invernali di giugno e luglio, è utile avere con sé un ombrello e una giacca impermeabile. Inoltre, è consigliato portare una crema solare, poiché i raggi solari in Cile sono molto intensi. Infine, non dimenticate di portare con voi la fotocamera del vostro smartphone per scattare splendide foto dei momenti indimenticabili del vostro viaggio.

Cristina Zangone