In molte città stanno venendo attuate leggi che proibiscono l’utilizzo di cannucce di plastica monouso, con lo scopo di ridurre l’utilizzo di plastica usa e getta. Ma è un provvedimento davvero utile per l’ambiente? E nessuno ha tenuto conto del fatto che esistono alcune persone per le quali una cannuccia di plastica risulta un ausilio fondamentale per poter bere?
Il nostro pianeta sta bruciando. Letteralmente. E sempre più persone chiedono a gran voce maggiore attenzione verso l’ecologia ed azioni concrete per mantenere la Terra un ambiente pulito e vivibile. Per questo motivo molti paesi hanno cominciato a promulgare leggi ed ordinanze per promuovere la raccolta differenziata e diminuire l’utilizzo dei prodotti in plastica usa e getta.
Uno degli ultimi e più dibattuti provvedimenti è il divieto di utilizzare cannucce di plastica monouso.
Un piccolo passo avanti a difesa del pianeta? Non necessariamente. O meglio, è vero che smettere di utilizzare plastica usa e getta sarebbe un ottimo modo per cominciare a ridurre concretamente l’inquinamento, non dovendo più produrla e riducendo allo stesso tempo la produzione di rifiuti. Ma c’è anche da dire che le cannucce costituiscono solo una minima parte dell’inquinamento da plastica totale. La cosa migliore per l’ambiente sarebbe ovviamente utilizzare il più possibile posate, stoviglie e contenitori lavabili e riutilizzabili, oppure, se non si può proprio fare a meno dell’usa e getta per una determinata occasione, affidarsi ai prodotti biodegradabili in Mater-Bi.
Ma in tutto questo, emerge comunque un problema: ci sono determinate categorie di individui, come alcune persone disabili o molto anziane, per le quali l’utilizzo di cannucce di plastica monouso è imprescindibile. Questo perché una cannuccia di plastica con collo pieghevole risulta indispensabile per permettergli di bere liquidi di vario tipo, quando la persona in questione ha una patologia o disabilità che non gli rende possibile afferrare un bicchiere e sollevarlo per portalo alla bocca.
Purtroppo nemmeno le varie alternative fin’ora proposte tengono conto delle necessità specifiche di queste persone. Spesso, chi ha necessità di bere con una cannuccia si ritrova ad assumere in forma liquida anche bevande calde o sostanze più viscose rispetto all’acqua. Le cannucce di carta, quindi, si rompono troppo facilmente, mentre quelle in metallo tendono a scaldarsi eccessivamente. Inoltre, buona parte delle nuove tipologie di cannucce riutilizzabili non ha la possibilità di essere piegata e sono difficili da tenere pulite, specialmente se utilizzate per bere frequentemente liquidi densi.
“Io, come tante altre persone disabili, ho bisogno delle cannucce di plastica. Non come scelta di vita. Non come un prodotto di lusso. Ho bisogno di cannucce che si piegano, che vadano bene con ogni genere di bevanda, compresi i medicinali, e ad ogni temperatura. Ho bisogno di cannucce che non siano troppo grosse, che non mi facciano soffocare e che non siano troppo difficili per me da tenere in bocca”.
– Penny Pepper, attivista per i diritti dei disabili.
Cercare di ridurre il nostro impatto sull’ambiente è qualcosa che non possiamo più rimandare, visto lo stato in cui versa il nostro pianeta, e partire da piccoli gesti come smettere di usare le cannucce ed in generale la plastica usa e getta è sicuramente un primo passo nella direzione giusta.
Ma è importante tenere conto anche delle persone che hanno necessità di utilizzare le cannucce, sviluppando soluzioni pratiche e funzionali che le classiche alternative suggerite dal piano contro le cannucce di plastica non riescono a garantire.