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Ciao a tutti mi chiamo Christian Belluzzo, ho 45 anni è il 28 di dicembre del 2020 Ho iniziato a lavorare presso una cooperativa che si chiama concrete Onlus come programmatore web Dopo anni di corsi test di prove e controprove sono arrivato a 45 anni e ho trovato lavoro.

 lavoro da casa si ma è comunque un lavoro che mi rende soddisfatto felice e contento perché finalmente ho realizzato quello che all’inizio sembrava essere un hobby l’uso dei computer ma soprattutto la programmazione web Finalmente ho trovato qualche ora che mi permette di trovare soddisfazione nei confronti della nostra società e di guadagnarmi in un certo senso del denaro che mi permette di essere in parte autosufficiente.

 mi hanno chiesto scrivere questo articolo da mettere sul nostro blog e ho ritenuto giusto scrivere ciò che mi è capitato alla veneranda età di 45 anni lo so potrebbe sembrare ridicolo ma di solito a 45 anni uno dovrebbe avere già fatto vent’anni di lavoro Io invece con Ieri ho fatto un mese di lavoro esatto Comunque l’importante non è quanto tempo ho lavorato ma questo significa che se una persona ha degli obiettivi e tiene duro prima o poi li raggiungi se insisti chiaro Se ci si lascia andare e ci sia comoda non si raggiunge niente ma se siete nati esiste e se magari ci tiene qualcosa. 

 Sono molto contento che mi sia capitata questa opportunità di quest’anno 2021 dopo un 2020 praticamente disastroso devo dire che negli ultimi mesi del 2020 cioè intendo dire fine novembre e dicembre posso dire per quanto mi riguarda di aver portato a casa Comunque comunque qualcosa di positivo per il fatto di aver trovato una forma di telelavoro in un settore che mi piace e mi consente di sentirmi realizzato e soprattutto soddisfatto dopo 30 anni ho trovato lavoro 

Lo staff di Concrete Onlus

La storia ci insegna che ancora oggi in Italia esistono feroci disparità di classe, religione, sesso. Il problema si intensifica quando questi fattori di scontro diventano uno status symbol del paese, che ne fa una bandiera per i propri interessi personali… o meglio elettorali , perchè si, l’Italia vive in un permafrost Siberiano di campagna elettorale, duro da sciogliere, e al passo con i tempi (twitt, insta, FB).


Ma forse le lunghe battaglie e questo periodo che ha messo in naftalina molti cervelli hanno portato ad una consapevolezza maggiore verso categorie che spesso vengono messe in ombra, dimenticate, dove viene fatto il minimo indispensabile. Ad oggi gli invalidi civili in Italia non ricevono garanzie tali e mezzi per vivere dignitosamente e trovare una loro indipendenza.


La notizia è fresca di questi giorni, la Corte Costituzionale ha emanato una sentenza molto importante riepilogata di seguito:


Alle persone completamente inabili al lavoro la legge italiana assegna 285 euro al mese. Non sono sufficienti – ha stabilito la Consulta – a soddisfare i bisogni primari della vita. È perciò violato il diritto al mantenimento che la Costituzione garantisce
L’assegno dovrà essere portato a 516 euro. Questo incremento dovrà d’ora in poi essere erogato a tutti gli invalidi civili totali che abbiano compiuto i 18 anni, salvo abbiano altri redditi che li portino sopra una certa soglia. La Corte ha stabilito che la propria pronuncia non avrà effetto retroattivo ma dovrà applicarsi per il futuro.

Un piccolo passo verso il cambiamento, il consapevolizzare che tutte le persone esistono e hanno pari diritti e dignità, un piccolo passo verso una società più empatica… un piccolo passo che dovrà trasformarsi in un lungo cammino, altrimenti si inciampa.

Cari amici di Concrete ONLUS, nel 2019 ancor più negli scorsi anni la parola “app” sarà sulla bocca di tutti. Proprio cavalcando quest’onda, vogliamo dedicare questo articolo ad una giovane start-up britannica in cerca di supporter per il lancio di un’app contro gli ostacoli della quotidianità per le persone con disabilità fisiche.

Assist-Mi è uno strumento omni-comprensivo di assistenza per le persone con disabilità fisica. Lo scopo del suo utilizzo è il rendere più accessibile il raggiungimento di beni e servizi dando così indipendenza all’utilizzatore.
Il fine primario dell’app è di portare innovazione tecnologica al concetto di assistenza, come?
A portata di “click” un sistema di geo-localizzazione mette in contatto USER e PROVIDER. Lo USER emette una richiesta di assistenza, come ad esempio un aiuto per fare shopping, la necessità di un taxi accessibile o addirittura un ausilio di apertura porte per accedere ad un pubblico ufficio. Tutto accade in tempo reale senza lunghe e macchinose pianificazioni… proprio per rendere più ordinaro – o meglio dire, straordinario – ogni giorno per le persone con disabilità.

Vi abbiamo incuriositi?
Trovate maggiori info su: http://www.assist-mi.com/#what-is-assist-mi.