Sì, i videogiochi possono effettivamente mettere a rischio l’udito. L’esposizione a volumi elevati attraverso cuffie o altoparlanti durante il gioco può causare danni all’udito, come sordità o acufene, che si manifesta con ronzii nell’orecchio. Nel 2022, si è stimato che ci siano stati oltre 3 miliardi di giocatori a livello globale, con bambini e adolescenti tra i più esposti a questo rischio.
Finora, l’attenzione si è concentrata sui rischi legati all’esposizione al rumore in ambienti come concerti e discoteche, trascurando l’impatto potenziale dei videogiochi. I giovani, in particolare, tendono a isolarsi dai rumori esterni utilizzando cuffie e altoparlanti a volumi molto elevati per immergersi completamente nell’esperienza di gioco.
Uno studio pubblicato sul British Medical Journal Public Health, che ha coinvolto 54.000 persone di diverse nazionalità, ha evidenziato i rischi associati all’ascolto prolungato a volumi elevati. Nonostante sul mercato esistano dispositivi dotati di segnali luminosi per limitare il volume massimo, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) raccomanda di moderare il volume in base alla durata dell’esposizione: più lungo è il tempo trascorso con dispositivi acustici, minore dovrebbe essere il volume impostato.
L’OMS stima che oltre 430 milioni di persone nel mondo soffrano di ipoacusia invalidante, evidenziando l’importanza di adottare misure preventive per proteggere l’udito, soprattutto tra i giovani videogiocatori.
Cristina Zangone
Sono nata a Milano e mi sono formata nel campo dell’informatica. Nonostante il mio attuale impegno nel mondo del lavoro, con due occupazioni, non ho mai smesso di studiare. La mia passione è viaggiare e scoprire nuovi luoghi, accompagnata spesso dalla musica che amo ascoltare. Nonostante le sfide della mia condizione, essendo una persona disabile e utilizzando una carrozzina, affronto la vita con determinazione e curiosità.