Le tradizioni di una grande Festa
– Parte 1
Che cosa si festeggia a Natale? Lo dice la parola stessa: una nascita; e, nello specifico, quella di Gesù, che secondo la religione cristiana è venuto a portarci la Luce, quella che vince le “tenebre”, il Male, mediante la sua parola e, in seguito, tramite la sua morte e resurrezione; queste ultime, però, vengono celebrate più avanti con la Pasqua.
Ma ora, con il Natale, è venuto il momento di ricordare il giorno in cui egli venne al mondo, come tutti i bambini, dal corpo di una donna, che doveva essere assai giovane, accompagnata dal marito. In una notte, durante la quale i due genitori, probabilmente, dovettero sentirsi piuttosto “disperati”, poiché, in condizioni di necessità, non trovavano un posto adeguato per far nascere il loro bambino. Alla fine si accontentarono di una stalla o forse di una grotta adibita allo stesso scopo di ricovero per gli animali, e il piccolo nacque e, per tenerlo al caldo, fu probabilmente adagiato sulla paglia o sul fieno di una mangiatoia. In seguito, pare che molte persone, avendo appreso in qualche modo questa notizia, vennero a fargli visita, primi fra tutti alcuni pastori che pascolavano le loro pecore nelle vicinanze, e poi anche, addirittura, certi notevoli signori provenienti da lontano, dall’Oriente, i Re Magi, recanti con sé preziosi doni; e pare che, per orientarsi e trovare il posto, avessero seguito la luce di una stella cometa, apparsa in cielo in quelle notti…
Ma perché questo giorno o la sera precedente, detta della Vigilia, per festeggiarlo ci scambiamo dei regali, e diciamo ai nostri bambini, finché hanno l’età per crederlo, che a portare loro questi doni sarebbe una sorta di magico vecchio dalla barba bianca e piuttosto corpulento, vestito con pesanti abiti di colore rosso, tipici dell’inverno? E perché addobbiamo l’“Albero di Natale” e decoriamo le nostre case e città?
Qui di seguito cerchiamo di rispondere a queste domande, illustrando le principali tradizioni che caratterizzano questa festa, considerata così importante in buona parte del mondo…
La Data
Per quanto riguarda la tradizione cristiana, nonostante non si conosca la data precisa della nascita di Gesù, e nei primi tre secoli questa non venisse festeggiata, verso la metà del 4° secolo fu stabilito il 25 dicembre, probabilmente per farla coincidere con quella in cui molti Romani celebravano all’epoca il “Sol Invictus”, cioè “il dio del sole invincibile”. Come successe spesso, infatti, le feste cristiane si sovrapposero a precedenti festività pagane, e la religione cristiana, ormai diffusa, fece sì che la figura di Gesù, ritenuto anch’egli “portatore di Luce” come questa divinità, la sostituisse completamente.
Lo Scambio dei Regali
L’origine di questa intensa attività natalizia sembra essere pagana, propria degli antichi Romani. Tra il 17 e il 23 dicembre, festeggiavano i “Saturnali”, in onore di Saturno, dio dell’agricoltura e della semina, con festosi banchetti, in cui l’ordine sociale prestabilito si sovvertiva, anche se solo per quel periodo festivo, e i padroni servivano gli schiavi. Inoltre, si scambiavano piccoli doni simbolici, nonché auguri per una prossima buona riuscita dei raccolti. Tale scambio avveniva similmente anche nei paesi del Nord Europa, sempre per celebrare il Solstizio d’Inverno. Fu tuttavia con la “mediazione” dei Re Magi che il simbolo del “dono” divenne così importante nel Cristianesimo, il cui significato rimanda infatti all’interscambio di Amore fra Dio e gli Esseri Umani. Per quanto riguarda l’aspetto più concreto della tradizione natalizia, i doni sono associati anche alla figura di San Nicola: ed è qui che entra in gioco quella di Babbo Natale…
Vittoria Montemezzo
Sono nata nel 1977, ho un diploma di liceo linguistico, mi piacciono i bambini, la natura, la storia e le culture antiche…e l’essere umano in generale. Dal 2015 sono insieme ad un compagno disabile in sedia a rotelle.