Concrete Onlus è orgogliosa di lanciare il suo primo
CONCORSO FOTOGRAFICO!
Il tema del concorso sarà: #daiuncalcioallebarriere!
Il termine ultimo per inviarci le vostre foto è domenica 23 settembre 2018 alle 23:59.
Verona, la città dell’Amore, potrà essere ricordata non solo per Romeo e Giulietta ma anche per la sua apertura a nuove iniziative sociali. Si chiama «Anch’io sono capace, negozi senza barriere» un’iniziativa che aiuta a dialogare con persone con disabilità e vede convolti oltre 350 disabili tra giovani e adulti.
Tutto avviene nella “zona in” della moda scalingera, dalla centralissima via Mazzini, che da piazza delle Erbe conduce all’Arena. Il progetto consiste nell’affiancamento al personae del negozio, di una persona diabile. Il merito va alla onlus La Grande Sfida, che porta avanti l’iniziativa da 10 anni e che per il 2018 ha scelto come slogan “Abitare il limite” che ha avuto un buon riscontro anche in altri 75 comuni veneti ad esempio: Peschiera del Garda, Bussolengo, Cerea, Villafranca e Caldiero.
«Inserimento, integrazione, inclusione… tutte belle parole, ma rischiano di rimanere vuote se prima non c’è un incontro reale, personale, emozionale. Da qui l’idea di una grande rete per creare nel tempo un’alternativa ai centri diurni per persone con disabilità», queste sono le parole di Roberto Nicolis,presidente della Onlus fondatrice, che ci tiene a precisare l’importanza non solo della sensibilizzazione ma sopratutto alla normalizzazione di persone che vengono escluse a causa di determinati deficit, partendo proprio da luoghi frequentati quotidianamente da tutti. Inoltre il presidente aggunge «Abbiamo bisogno di un cambiamento culturale radicale. Questi ragazzi sono potentissimi umanizzatori della società, basta solo entrarci in contatto. E su “Abitare il limite” hanno moltissimo da insegnare: hanno imparato ad accogliere fin dal primo giorno i loro limiti più invalicabili».
Attualmente, questa iniziativa ha la durata di un solo mese, normalmente nel periodo primaverile, tra
Aprile e Maggio, ma uno degli obiettivi futuri è quello di poter avere in tutte queste attività commerciali la presenza almeno una volta a settimana di persone disabili, importanti da inserire nel mondo del lavoro ma sopratutto nel mondo reale. Concludendo, sempre con le parole di Nicolis sulla sua visione futura del progetto, ci auguriamo che possa estendersi anche nel resto di’Italia, potrebbe essere una buona occasione per fare un passo avanti con il nostro “Bel Stivale”.
«Obiettivi per il futuro? Rendere ordinaria l’esperienza: magari un giorno alla settimana in negozio, superando le rigidità normative. E poi condividere questo format, tutti possono superare l’idea che chi è fragile, scartato, sofferente rappresenti la domanda di un servizio. E se invece rappresentasse l’offerta di senso, di occasione, di partecipazione, di speranza?».
Incitare la gente all’intolleranza e all’ostracismo verso altre persone, con un comportamento a dir poco “bullistico” – ma non lo combattiamo nelle scuole? – si è già visto nella storia, solo che l’ultima volta veniva da gruppetti di estremisti xenofobi con una ristretta minoranza in parlamento; da allora è ormai passato quasi un secolo.
Questa volta, invece, l’azione arriva nientepopodimeno che da un ministero e dal suo massimo esponente, sorretta da comunicati che sono presi come “Vangelo” da molti Italiani, ma nonostante sia anche questo “secondo Matteo” non contiene nessuno dei principi di fratellanza, solidarietà e sacrificio che ci ha insegnato la narrazione della vita di Cristo.
Per noi che ci occupiamo di disabilità, di minoranze, di “diversità” è molto triste, perchè senza i valori di cui dicevammo prima: fratellanza, solidarietà, sacrificio, ai quali aggiugiamo rispetto, ascolto, comprensione, non si va da nessuna parte. Oggi l’obiettivo sono “gli stranieri di un certo tipo”, ma aspettate che passi un po’ di tempo e che questi “disvalori”; si affermino e allora vedrete, esattamente come in Germania prima e in Italia poi, la volta precedente, cent’anni fa, come incominceranno ad attaccare tutti quelli che sono più deboli, che “pesano sull’economia”, che non saranno abbastanza “maschi” e “forti” per essere considerati a pieno titolo italiani.
È possibile che un movimento democratico e rispettoso degli altri possa diventare razzista ma viceversa non è possibile, anche se si toglie il “Nord” dal proprio nome, che un movimento separatista, particolarista, esclusivista ( tanti appellativi confinanti con il razzismo), diveti improvvisamente aperto a tutti, democratico e disponibile verso gli altri… e in molti sono caduti nella trappola.
Infatti noi italiani, come la volta precedente, senza memoria, non ci accorgiamo del tranello: meridionali, gente di colore, disabili parlano bene di questi esponenti di governo, non accorgendosi che il prossimo obiettivo saranno proprio loro.
MEDITATE E VIGILATE GENTE PERCHÈ TRA UN PO’ SARÀ TROPPO TARDI.
Io Viaggio Ovunque in Lombardia Agevolata (IVOL Agevolata) è un abbonamento annuale a tariffa agevolata che consente di viaggiare sui servizi di trasporto pubblico della Lombardia (autobus urbani e interurbani, tram, metropolitana, treni suburbani e regionali in seconda classe, funivie, funicolari, servizi di navigazione del lago d’Iseo) e di accedere ai varchi metropolitani e ferroviari.
L’abbonamento IVOL Agevolata va richiesto a Regione Lombardia. Gli uffici regionali a seguito di esito positivo dell’istruttoria, invieranno a domicilio un bollettino postale precompilato e nominativo da pagare in un’unica soluzione esclusivamente presso gli uffici di Poste Italiane SpA.
Dopo il pagamento del bollettino il richiedente riceverà a domicilio la tessera elettronica già attiva e pronta per essere utilizzata. In attesa della consegna della tessera elettronica si potrà viaggiare facendosi aprire tornelli e varchi dal personale delle aziende di trasporto.
Possono richiedere l’abbonamento IVOL Agevolata i cittadini residenti in Lombardia in possesso dei seguenti requisiti per tipologia di agevolazione:
1^ fascia – € 10,00 annuali
2^ fascia – € 80,00 annuali
3^ fascia – € 699,00 annuali
Creta è la più grande delle isole greche e una delle mete preferite dai turisti italiani ed europei durante i mesi più caldi. Con un paesaggio che spazia da spiagge di morbida sabbia e mare limpido a rocciose montagne che sfiorano i 2,500 m nell’entroterra, l’isola è abitata dall’uomo da decine di migliaia di anni e sulla sua superficie si sono susseguite diverse civiltà, rendendola una meta ideale non solo per chi ama il mare, ma anche per gli appassionati di storia.
Ma cosa succede se il turista che vi si reca viaggia su una carrozzina?
La nostra prima serata greca
All’arrivo in aeroporto (nel nostro caso quello di Heraklion) non abbiamo riscontrato problemi: l’assistenza del posto era pronta ad accoglierci e ci ha accompagnato fino al recupero bagagli. Al ritorno invece non è andata così bene: la sala amica è stata difficile da trovare e alla fine si trattava di una saletta buia con un cartello con il simbolo dell’omino su sedia a rotelle malamente attaccato con lo scotch. Non c’era nemmeno un dispositivo per contattare l’assistenza speciale, quindi abbiamo dovuto rivolgerci direttamente al personale dell’aeroporto, che ha contattato qualcuno da mandarci. Mentre la prima persona si è rivelata poco di aiuto, quella giunta da noi successivamente ci ha gentilmente accompagnate dall’imbarco dei bagagli fino al nostro gate, dove ci è venuta a prendere una terza persona che ci ha poi accompagnate fino all’aereo.
Le stradine del tranquillo villaggio di Kritsa
Vi consigliamo di prendere un’auto a noleggio, cosa fondamentale per muoversi sull’isola al meglio. Le sedi delle varie agenzie di noleggio si trovano appena fuori dal terminal aeroportuale.
Fate attenzione, però! La segnaletica stradale di Creta non è delle migliori e alcune strade secondarie tendono a finire in sterrata con poco preavviso, vi raccomandiamo quindi di munirvi di un navigatore e di essere sempre molto prudenti. I greci sono parecchio esuberanti alla guida e tenderanno a superarvi anche su strade strette o con linea continua: se non vi sentite sicuri, spostatevi sul cordolo (che è spesso molto largo) e nel caso accostate per lasciarli passare più agevolmente.
I parcheggi riservati ci sono e nella maggior parte dei casi non solo legati ad una specifica targa, ma trovare parcheggio resta spesso abbastanza difficile, specialmente nelle grandi città: a volte i parcheggi sono occupati da altre auto (spesso senza contrassegno) o da motorini, quindi preparatevi a girare un po’ prima di trovare un parcheggio adeguato, specialmente in città.
Mulini a vento all’ingresso dell’altopiano di Lassithi
Non tutte le strutture hanno una stanza adatta alle persone disabili, quindi vi consigliamo di verificare sempre che la stanza con bagno accessibile sia presente nella struttura di vostra scelta e comunque di prenotarla con largo anticipo, specialmente se avete intenzione di recarvi sull’isola nel periodo di alta stagione.
Il pittoresco laghetto di acqua dolce di Agios Nikolaos
Le spiagge accessibili ed attrezzate adeguatamente per le persone con disabilità sono cosa rara, ma ciò avviene su scala più grande anche in Italia. Abbiamo avuto fortuna scoprendo la Potamos Beach (a pochi passi dal sito archeologico di Malia), che non solo è splendida, ma è anche completamente accessibile ai disabili: una lunga passerella vi permetterà di arrivare fino al bagnasciuga e altre passerelle più piccole vi porteranno agli ombrelloni (è anche economica: un ombrellone con due sdraio e tavolino di plastica costa 7€ per tutto il giorno); inoltre la spiaggia è dotata anche di un J.O.B., speciale sedia con ruote e galleggianti adatta per muoversi sulla sabbia ed entrare in acqua.
Il J.O.B.
Finalmente relax in spiaggia!
Ci sono ristoranti, bar, pub e taverne davvero per tutti i gusti, con cibo che spazia da quello tradizionale a pietanze più internazionali. Quasi tutti, specialmente nei centri abitati più grossi e nelle località turistiche, parlano un buon inglese ed alcuni masticano anche un po’ di italiano, quindi dovreste riuscire a comunicare le vostre eventuali allergie o intolleranze (o esigenze alimentari di tipo etico o religioso) senza troppi problemi. Diversi ristoranti però presentano uno o più gradini all’ingresso e solo una bassa percentuale sono dotati di rampe.
Vicoli stretti e pergolati fioriti per le vie di Rethymnon
Un ottimo caffè greco nel buonissimo ristorante Avli di Rethymnon
Purtroppo questo è un tasto dolente. Non solo i bagni accessibili ed adeguatamente attrezzati (con gabinetto e lavandino adatti e con maniglie per appoggiarsi) sono qualcosa di rarissimo, ma anche la maggior parte degli altri servizi igienici sono solitamente troppo stretti perché ci entri una carrozzina e spesso preceduti da uno o più gradini, rendendo impossibile servirsene.
La Fontana Morosini ad Heraklion
I siti archeologici sono spesso difficilmente accessibili. Noi abbiamo visitato il palazzo minoico di Knossos e siamo comunque riuscite a visitarne buona parte, grazie anche ad una guida locale che parlava in italiano e al gruppo che ha effettuato la visita insieme a noi: ci hanno aiutate a superare i gradini ed i pezzi più impervi e prima di percorrere una parte del palazzo sul fianco della collina, che quindi per noi sarebbe stata impossibile da visitare, la guida ha gentilmente spiegato a tutti quella parte, in modo che anche noi potessimo ascoltare, prima di proseguire con la visita insieme al gruppo e poi tornare a prenderci per l’ultima parte.
Importante: munitevi di cappelli, occhiali da sole e crema protettiva, perchè il sole picchia parecchio, specialmente a Knossos!
Colonne rosse al Palazzo di Knossos
Una simpaticissima coppia romana incontrata durante la nostra visita a Knossos
Siamo riuscite a visitare solamente il museo archeologico di Heraklion: essendo di recente ristrutturazione, il museo è risultato davvero molto piacevole da visitare. Facilmente accessibile in ogni sua parte, i reperti erano esposti in modo da essere valorizzati al massimo e tutte le didascalie erano scritte sia in greco che in inglese. Il bagno era facilmente raggiungibile e completamente attrezzato con servizi adeguati e le maniglie.
Il famoso affresco raffigurante la Tauromachia
Bonus:
Gatti. Gatti ovunque!
Il cortile occidentale del Palazzo di Knossos
Rimembranze della dominazione veneziana.
Un dettaglio dalla Taverna Kaliva, affacciata su Potamos Beach, all’ombra di un antichissimo cipresso.
Acqua limpidissima.
Una fontana romana con a fianco una fontana per le abluzioni, risalente all’epoca turca.
La Fontana Rimondi di Rethymnon
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