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COM’È ANDARE AL CINEMA PER UN DISABILE AL 100% CHE CAMMINA?

Mi chiamo Maria Rosa, vivo a San Martino e da qualche tempo hanno costruito un cinema in prossimità del centro commerciale vicino a casa mia.

Per curiosità sono andata a vedere un film. Arrivata alla cassa con i miei bastoni e la mia tessera di esenzione al pagamento, la cassiera mi dice: “Signora sono 7,50 €. Le faccio pagare il ridotto.”

Pago il mio biglietto e vado a prendere l’ascensore, perché le sale si trovano al piano superiore. Quando entro nella sala cinematografica mi accorgo che il posto per disabili è il primo sulla fila in basso, la più vicina allo schermo… inutile dirvi il torcicollo che mi è venuto alla fine del film!

Arrivata a casa, ho guardato sul sito del cinema, sotto la voce “diversamente abili”… Ho scoperto che il disabile al 100% che cammina paga il biglietto ridotto, mentre per il disabile al 100% in carrozzina il biglietto è gratuito.  

(I misteri della vita).

Per fortuna ho la patente e guido la macchina, quindi quando voglio vedere un film mi reco al cinema di Montebello.

Che io sia seduta in carrozzina oppure a piedi con i miei bastoni, basta che gli faccia vedere la mia tessera di esenzione e il biglietto non lo pago.

Anche qui prendo l’ascensore, perché le sale sono al primo piano, ma, a differenza del cinema di San Martino, i posti sono subito in alto e i posti per disabili sono molto più comodi: vedi bene lo schermo e non ti viene il torcicollo!

Articolo a cura di Maria Rosa Stassi

Dal 13 al 24 aprile 2019

12 giorni, 11 notti

Tutti in Brasile!
Pronti a lasciarvi trascinare dal ritmo?
Natura rigogliosa, spiagge idilliache ed una cultura vivace e multietnica ci attendono!

PROGRAMMA: 

13 APRILE: Partenza

Partenza da Roma alle 21:50 con volo diretto di Alitalia ed arrivo il giorno successivo a Rio de Janeiro.

14 APRILE: Arrivo a Rio de Janeiro

Arrivati a Rio de Janeiro alle ore 04:55. Potremo sistemarci in hotel. Avremo il resto della giornata a disposizione per risposarci o passeggiare per la città.

15-16-17 APRILE: Alla scoperta di Rio de Janeiro

Dopo la prima colazione partiamo per un’escursione di Rio de Janeiro. Iniziamo questo tour ricco di storia e bellezze naturali a Tjiuca, una grande foresta interna alla città, per poi salire al Cristo Redentore per una vista panoramica su Rio mozzafiato. Ci fermiamo per il pranzo. Continuiamo con una visita della parte storica con la salita al Pan de Azucar, per poi assistere ad un tramonto suggestivo sulle spiagge di Copacabana e Ipanema.

18-19 APRILE: Le splendide spiagge di Rio ed i suoi dintorni

Abbiamo la giornata a disposizione per ammirare le famose spiagge di Copcabana e Ipanema, oppure per passeggiare nei luoghi della città visitati il giorno prima. In serata un trasferimento al Rio Scenarium per la cena, uno dei ristoranti più prestigiosi di tutto il Sudamerica ambientato all’interno di un museo sulla colonizzazione portoghese. Durante la cena sarete allietati da musica dal vivo dei migliori gruppi Brasiliani.

20 APRILE: Serra dos Órgãos

A 68 km da Rio, troviamo, tra le foreste della Serra dos Órgãos, nella valle del fiume Quitandinha e del fiume Piabanha, Petropolis (910 mt. slm.), famosa per essere l’ex residenza estiva dell’Imperatore Pedro II. All’interno del palazzo Imperiale vi è il Museo dove sono custoditi oggetti, gioielli, mobili, abiti appartenuti dalla famiglia imperiale.

21 APRILE: Nova Friburgo

A 120 km troviamo la particolare cittadina di Nova Friburgo, dai quartieri in stile germanico venne fondata da emigranti svizzeri che vi giunsero nel 1818.Seppur molto distante da Rio (circa 240 km), la storica città di Parati merita una visita. Stupende le sue chiese: la Chiesa del Rosario (edificata dagli schiavi nel 1725), la Chiesa Santa Rita dos Pardon Libertos (1722) e la Capela de Nuestra das Dores (1787, la chiesa dell’élite bianca) e  la sua particolare atmosfera coloniale dovuta alle sue strade lastricate.
Per descrivere la bellezza delle sue coste frastagliate,  Amerigo Vespucci disse: “Oh Dio, se ci fosse un paradiso sulla terra non sarebbe molto lontano da qui!”.

22 APRILE:  Niterói

Nei dintorni di Rio de Janeiro, vi sono molti i luoghi di interesse torico e paesaggistico.Tra i tanti ricordiamo Niterói (20 km.): la “Cidade irmã”, città sorella. Già capitale dello Stato di Guanabara, situata sul lato sud della baia di fronte a Rio, è collegata alla capitale da un servizio traghetto/catamarano e da un ponte lungo 14 chilometri.
Famosa per le sue splendide spiagge  (Piratininga, Boa Viagem,e Sossego, in primis) e per le sue acque cristalline, qui si può visitare il Museo di Arte Contemporanea, progettato da Oscar Niemeyer, (l’architetto del celebre Sambodoromo) e diverse fortezze storiche.

23 APRILE: Mattinata libera a Rio de Janeiro e partenza per l’Italia

Dopo la colazione ci terremo questa mattinata libera per fare gli ultimi acquisti e per prepararci al volo che sarà alle 14:55.

24 APRILE: Rientro in Italia

Rientro in Italia con arrivo a Roma alle 06:55.

Il programma potrebbe avere delle variazioni e delle “inversioni” al suo interno, giustificate dalla necessità di concordare visite guidate con l’organizzazione dei luoghi che visiteremo.

TARIFFE

DUE COPPIETRE COPPIEQUATTRO COPPIE
€ 6.000,00 per coppia€ 5.600,00 per coppia€ 5.250,00 per coppia

PRENOTA ORA!

I nostri sono sempre viaggi “personalizzati” cioè partono dall’esigenza di un individuo o di un gruppo di persone di recarsi in un luogo. Ci chiedono un’idea, un preventivo e delle soluzioni; noi le prepariamo, pubblicizziamo l’idea, aggreghiamo il gruppo e alla fine entriamo nei dettagli e rendiamo operativo il viaggio. I viaggi sono fatti per persone con disabilità e sono sempre pensati “a coppie”, cioè un disabile ed un accompagnatore. Se la persona disabile non ha l’accompagnatore noi lo troviamo – normalmente – a titolo gratuito. La persona disabile ha a suo carico la quota che è sempre calcolata per coppia. Questo non vuol dire che non si possano aggiungere persone senza disabilità, singole o a coppie.

I viaggi Concrete comprendono TUTTO!

Assistenza 24/24 H; trasporti, da veicoli accessibili e confortevoli a tratte aeree ed in nave; sistemazione in hotel; pasti a “la carte”.

” Che aspettate allora? Preparatevi a partire verso una vacanza unica! “

Nota: I VIAGGI CONCRETE non comprendono ingressi a musei ed altre location, il visto d’ingresso nei paesi interessati – laddove necessario – e non comprende l’assicurazione per gli infortuni e per il rientro che è obbligatorio fare prima della partenza.

In tutti i musei del mondo è vietato  toccare le opere esposte, ma in questo museo di Varese no. Come mai?

Questo perché all’interno di Villa Baragiola, è stato allestito il Museo Tattile, un modo per permettere alle persone che non ci vedono di conoscere attraverso le mani quello che tutti gli altri conoscono con gli occhi ed un’opportunità di comprensione del mondo, dell’arte, del design per tutti coloro che ci vedono, che possono effettuare la visita bendati.

 Il museo, realizzato dall’Associazione Controluce Onlus su ispirazione dell’Unione Italiana Ciechi, contiene un vasto assortimento di modelli tattili in legno che – quasi si trattasse di un’enciclopedia tridimensionale da sfogliare con le mani – riproducono aspetti del paesaggio, dell’architettura, dall’arte, dell’archeologia, del design.

I modelli tattili hanno una duplice funzione: didattica ed emozionale. Conoscendo attraverso il tatto si scopre un mondo nuovo. 
Oltre ai modelli, il museo ospita percorsi e installazione multisensoriali, capaci di conciliare il divertimento con l’interesse per la sperimentazione. Si tratta di percorsi nei quali il visitatore ha modo di verificare, divertendosi, come i  sensi parlino un linguaggio speciale capace di farci conoscere meglio e più approfonditamente tutti gli aspetti della realtà.

Il museo comprende una serie di Percorsi Tattili tematici:

  • Storia Dell’Architettura
  • Particolari Architettonici
  • Modelli Geografici
  • Modelli Archeologici
  • Guide Tridimensionali
  • Conoscenza Delle Vie D’Acqua E Dei Mulini

Per informazioni su orari di apertura del museo e per prenotare le visite:
http://www.museotattilevarese.it

Articolo a cura di Luisa Cresti

VIENI A CONOSCERE L’UGANDA!

Il nostro scopo è quello di farvi scoprire questo splendido paese e le opportunità di solidarietà e di turismo che si possono realizzare sia stando in Italia che recandoci sul posto. Noi che conosciamo bene l’Uganda, vi racconteremo della nostra esperienza.

Unitevi a noi per avere un assaggio di questo paese africano a cavallo dell’equatore: durante la serata potrete gustare cibi e bevande tradizionali, ascoltare musica del luogo, partecipare ai balli e vedere i video che abbiamo girato durante i nostri numerosi viaggi in Uganda. E tanto altro ancora!

La serata si terrà presso la Cava Aurora del Parco delle Cave di Milano, in Via Broggini, 30, 20153, Milano. L’evento avrà inizio alle ore 19:00 e terminerà verso le ore 23:00 circa.

Se siete interessati a partecipare, confermateci la vostra presenza scrivendo un’email all’indirizzo: c.font@tiscali.it o segnalando “parteciperò” sull’evento su Facebook– saremo in tanti e vogliamo che tutti siano trattati adeguatamente.

Se volete saperne di più ecco alcuni contatti telefonici:
Silvio: 3484462130
Claudio: 3355362836
Marinella: 3474172407
Juliet: 3937151427

– Lo Staff Concrete

Quanti di noi, pensando ai carcerati, hanno mai pensato che dietro quelle sbarre potrebbero esserci anche dei disabili? Quanti di noi hanno realizzato di non averci mai pensato, ma che effettivamente esiste anche questa realtà?

Ricordandoci che la disabilità può essere di tante tipologie, da quella fisica a quella mentale, nel 2017, l’1 % dei carcerati in Italia è diversamente abileLe condizioni delle carceri italiane sono sempre state un tema rovente da trattare, a causa delle condizioni di sovraffollamento e precarie delle strutture stesse, in questo caso per un disabile la pena diventa quindi “doppia”.

La giornalista dell’Espresso, Arianna Giunti, nel 2017 ha provato ad indagare sulle problematiche legate alla detenzione dei disabili a causa dei continui attentanti di suicidio da parte di costoro, dichiarando che “Sono detenuti che non hanno una famiglia o persone che possano garantire loro un domicilio alternativo al carcere, e che quindi devono rimanere a scontare la propria condanna – anche quando minima – fra le mura carcerarie inadatte ad accoglierli. Ad aggravare il problema, poi, c’è la carenza cronica di strutture sanitarie. Si contano sulle dita di una mano, soprattutto quelle per pazienti affetti sia da disabilità fisica che da patologie mentali.
Per altri, invece, il problema è a monte: il Tribunale di sorveglianza respinge le istanze di scarcerazione, anche di fronte a condizioni cliniche oggettivamente gravi. E allora il detenuto si ritrova a dover scontare la propria condanna in condizioni precarie, aggravando la propria salute.”

Inoltre, la giornalista, analizza la situazione italiana informandoci che “Esiste però un unico carcere in tutto il Paese (Parma) privo di barriere architettoniche. Tutti gli altri sono inadeguati. Basti sapere che in tutto San Vittore si conta una sola cella senza scalini e con porte abbastanza larghe da ospitare detenuti su sedia a rotelle. Poi si arriva ai paradossi. Perché alcuni penitenziari vantano invece reparti modello adatti ai disabili, ma mai utilizzati. Come Busto Arsizio (Varese), dove un reparto nuovo di zecca attende ormai da cinque anni di essere inaugurato.”

Nonostante queste condizioni sgradevoli, lo scorso anno si è concluso in Umbria il primo corso di base formativo per “detenuti assistenti di persona”, un progetto sperimentale sviluppato nella Casa Circondariale di Terni e dedicato alle persone in regime di detenzione, che si è rilevato di grande interesse e di utilità vista l’alta adesione dei partecipanti.

Lo scopo di questo progetto è di educare carcerati al ruolo di caregiver, ossia, una figura professionale formata per offrire un servizio di assistenza, supporto e primo soccorso alla persona affetta da qualunque tipologia di disabilità.

Questo progetto, non solo ha portato cambiamenti notevoli nella qualità di vita dei disabili in cella che hanno potuto avere questo sussidio, ma è stato principalmente una grande esperienza di formazione e di “redenzione” per i carcerati che hanno potuto coprire questo ruolo.

Quindi sfatiamo il mito pessimista che dice “Più dai, meno ricevi”, in questo caso abbiamo un grande esempio di come, chiunque, anche le persone che hanno perso la speranza di potersi riscattare nella società perché si sono macchiati di qualche colpa, possono rinascere e cambiare grazie all’aiuto che loro mettono al servizio dei compagni di cella più in difficoltà.

– articolo a cura di Lavinia Fontana