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Cari lettori,

è tempo di vacanze.

Mare, zaino e… voli aerei!

Per molti viaggiatori italiani e stranieri con disabilità muoversi negli aereoporti spesso è un dramma, ma NON con l’aiuto di SALA AMICA.

In occasione della temporanea chiusura dell’aereoporto Milanese di Linate dal 27 luglio al 27 ottobre 2019, Concrete ONLUS vuole farvi conoscere la realtà di SALA AMICA di SEA MILANO MALPENSA per viaggiare in tutta tranquillità.

GUARDA IL VIDEO:

INFORMATI SU:

https://www.milanomalpensa-airport.com/it/guida-per-il-passeggero/assistenze-speciali/passeggeri-ridotta-mobilita/in-aeroporto

Verona è la seconda città del Veneto, per grandezza ed importanza. Il suo centro storico, costruito in un’ansa del fiume Adige, è di epoca medievale. Verona è conosciuta per essere la città di Romeo e Giulietta, i personaggi dell’opera di Shakespeare, e non a caso ospita un edificio del XVI secolo chiamato “la casa di Giulietta”, con un delizioso balcone affacciato su un cortile. L’Arena di Verona, grande anfiteatro romano del primo secolo, ospita concerti e opere liriche.

Una città che un appassionato di storia, arte e letteratura non può assolutamente perdersi.

PROGRAMMA

VENERDÌ: Partenza da Milano o da altra città italiana, alla volta di Verona. Lungo la strada, faremo tappa a Sirmione, sul Lago di Garda, per pranzare e compiere una veloce visita della città. Arrivo a Verona nel tardo pomeriggio, sistemazione in albergo, cena e prima passeggiata serale nel centro storico

SABATO: Intera giornata dedicata all’esplorazione di Verona e delle sue attrattive principali.

DOMENICA: Anche la mattinata sarà dedicata a Verona. Si partirà appena dopo pranzo. Sulla via del ritorno un’altra fermata per una visita: Iseo, Bergamo, Caravaggio, con una rapida cena in pizzeria. Rientro a Milano dopo cena.

TARIFFE

2 COPPIE3 COPPIE4 COPPIE
1.150,00 € per coppia950,00 € per coppia850,00 € per coppia

PRENOTA ORA!

I nostri sono sempre viaggi “personalizzati” cioè partono dall’esigenza di un individuo o di un gruppo di persone di recarsi in un luogo. Ci chiedono un’idea, un preventivo e delle soluzioni; noi le prepariamo, pubblicizziamo l’idea, aggreghiamo il gruppo e alla fine entriamo nei dettagli e rendiamo operativo il viaggio. I viaggi sono fatti per persone con disabilità e sono sempre pensati “a coppie”, cioè un disabile ed un accompagnatore. Se la persona disabile non ha l’accompagnatore noi lo troviamo – normalmente – a titolo gratuito. La persona disabile ha a suo carico la quota che è sempre calcolata per coppia. Questo non vuol dire che non si possano aggiungere persone senza disabilità, singole o a coppie.

I viaggi Concrete comprendono TUTTO!

Assistenza 24/24 H; trasporti, da veicoli accessibili e confortevoli a tratte aeree ed in nave; sistemazione in hotel; pasti a “la carte”.

” Che aspettate allora? Preparatevi a partire verso una vacanza unica! “

Nota: I VIAGGI CONCRETE non comprendono ingressi a musei ed altre location, il visto d’ingresso nei paesi interessati – laddove necessario – e non comprende l’assicurazione per gli infortuni e per il rientro che è obbligatorio fare prima della partenza.

Scopri gli altri programmi per i tuoi weekend!

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SERVIZIO DI ACCOMPAGNAMENTO VACANZE ESTIVE

Vuoi andare in vacanza, ma hai bisogno di un accompagnatore?

Ci pensiamo noi!

Basta che tu ci dica dove vuoi andare in vacanza ed in quale periodo e noi ti forniremo un accompagnatore personale, selezionato in base alle tue esigenze.

I pacchetti che ti proponiamo sono di tre tipi:

  1. servizio di assistenza personale residenziale, con incontro direttamente sul luogo di villeggiatura
  2. servizio di trasporto dalla tua abitazione al luogo di villeggiatura con autista + mezzo privato
  3. Accompagnatore che funge anche da autista privato: servizio di trasporto dalla tua abitazione al luogo di villeggiatura + servizio di assistenza personale residenziale durante la villeggiatura

Contattaci per un preventivo!

Email: info@concreteonlus.org

Tel: 0239197896 – Lun-Ven H 09:00 – 13:00

Molti pensano che fornire assistenza ad una persona con disabilità sia una cosa facile o relativamente semplice.

In fondo, cosa ci vuole ad accudire un disabile? Basta assisterlo nei suoi bisogni, accompagnarlo dove deve andare, sopperire ai suoi handicap…

INVECE, NON È COSÌ.

Bisogna infatti essere capaci di accompagnarlo nelle funzioni quotidiane della vita, spesso anche in quelle piu intime e personali, senza però sostituirsi a lui, rispettando i suoi tempi, il suo carattere, la sua volontà.
Il tutto con una grande discrezione e delicatezza.

Inoltre, è impossibile non partecipare alle sue emozioni, sia positive che negative, rimanere indifferenti alla sua soffenza, essere inpermeabili alle sconfitte alle delusioni e frustrazioni.
Ci vuole molta energia e resistenza a fare questa professione e a durare nel tempo.
Per questo bisogna avere grande rispetto e gratitudine per queste persone che lavorano nel campo dell’assistenza ai disabili.
Per questo sono persone rare, preziose e come tali vanno trattate.

Grazie a tutti voi che fate questo mestiere con passione ed impegno.

Articolo a cura di Claudio Fontana, socio fondatore.

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Il lavoratore che assiste una persona disabile , ha il diritto di essere trasferito in una sede più vicina al domicilio della persona presso la quale presta assistenza.

La possibilità di poter scegliere di lavorare nella sede più vicina al familiare da assistere, non vale solo per l’inizio del rapporto lavorativo, ma anche durante lo svolgimento dello stesso, anche in seguito a trasferimento.

Lo ha stabilito la Corte di Cassazione in una recente sentenza.

Il caso nasce dal ricorso di un lavoratore che aveva chiesto al proprio datore di lavoro di poter scegliere la sede lavorativa più vicina al comune presso il quale viveva la sorella che necessitava assistenza.

Il datore di lavoro aveva rifiutato e da qui è cominciato l’iter giuridico.

La prima sentenza era stata negativa, anche se il giudice aveva ordinato il trasferimento del lavoratore in una delle sedi disponibili vicino al comune dove abitava la sorella, ma la Corte d’Appello aveva dato ragione al lavoratore.

Decisione confermata dalla Cassazione.

La Corte ha sottolineato che il diritto di un “genitore o familiare lavoratore che assista con continuità un parente o un affine, entro il terzo grado, handicappato, ha diritto di scegliere, ove possibile, la sede di lavoro più vicina al proprio domicilio.

E’ applicabile non solo all’inizio del rapporto di lavoro mediante la scelta della sede ove viene svolta l’attività lavorativa, ma anche nel corso del rapporto, mediante domanda di trasferimento.

La ratio della norma è infatti quella di favorire l’assistenza al parente o affine handicappato, ed è irrilevante, a tal fine, se tale esigenza sorga nel corso del rapporto o sia presente all’epoca dell’inizio del rapporto stesso”.

Inoltre, “circoscrivere l’agevolazione in favore dei familiari della persona disabile al solo momento della scelta iniziale della sede di lavoro, come preteso dalla società ricorrente, equivarrebbe a tagliare fuori dall’ambito di tutela tutti i casi di sopravvenute esigenze di assistenza, in modo del tutto irrazionale e con compromissione dei beni fondamentali richiamati nelle pronunce della Corte Costituzionale”.

Articolo a cura del Dr. Lorenzo Edera – ASST Pavia

(Fonte Studio Cataldi – Quotidiano Giuridico)