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Nel 2017 a Palermo è stato presentato un importante progetto di car sharing per disabili “Io Guido”.
Si tratta di un noleggio di automobili con comandi speciali riservate a tutte le persone disabili che sono in grado di guidare e che non necessitano quindi di un autista, ma possono viaggiare in completa autonomia con comandi al volante. È un traguardo significativo che a reso per diverso tempo la città di Palermo l’unica città italiana ed europea ad offrire alle persone disabili un servizio di car sharing di questo tipo.
Questo servizio è un’enorme conquista per quanto riguarda l’autonomia dei disabili nell’ambito degli spostamenti, poiché spesso, chi non può permettersi di possedere un’automobile con i comandi adattati alla guida è costretto a dipendere da altre persone per i propri spostamenti quotidiani.
“Il servizio pienamente integrato con il resto del car sharing – ha sottolineato Domenico Caminiti, direttore servizi speciali della mobilità e presidente del consorzio nazionale del car sharing Io Guido – prevede uno sconto per le persone con disabilità che potranno acquistare l’abbonamento al prezzo di 20 euro e non a 25 euro. Riteniamo che l’introduzione del servizio di car sharing per persone disabili sia per Palermo un importante traguardo”.
Il modello di mobilità accessibile abbracciato dalla città di Palermo sembrerebbe essere stato di grande ispirazione per altre città europee come Eltis a Parigi, la piattaforma Wheeliz a Nantes e Bordeaux e Motability a Londra. Il car sharing urbano accessibile sta portando grande cambiamento e aprendo nuove porte al mondo a “quattro ruote”.
Solo un anno è passato dal lancio di Io Guido accessibile e ci auguriamo che a breve anche nella tua città un nuovo car sharing potrà contribuire a rendere il nostro Mondo sempre più accessibile a tutti!
– articolo a cura di Lucio Fontana
Giovedì sera siamo stati ad assistere ad un allenamento del progetto Volley a 4 Ruote di Pavia, al quale partecipa anche la nostra segretaria, Maria Rosa. Ecco le nostre impressioni!
Nonostante fosse molto eterogeneo, il gruppo di atleti è apparso fin da subito estremamente affiatato, sia tra di loro che con la preparatissima allenatrice e gli aiuto-allenatori.
Alice Brignone, terapista occupazionale e giocatrice di pallavolo, è l’energica allenatrice della squadra. Ci spiega che gli esercizi che gli atleti svolgono durante il riscaldamento sono pensati non solo per essere utili in campo, ma anche e soprattutto nella vita quotidiana. Sollevarsi ed abbassarsi sulla carrozzina, raccogliere e spostare oggetti da terra, muoversi su superfici difficoltose e fare lo slalom tra gli ostacoli sono tutte azioni utili sia nello sport che a casa che nelle azioni di tutti i giorni. Inoltre, ad ogni allenamento si cerca di proporre agli atleti degli esercizi nuovi, sia per stimolarli a compiere nuovi movimenti, che per evitare che si annoino.
Alice studia ogni movimento (sia riscaldamento che gesto tecnico) in modo da proporlo in maniera personalizzata seguendo le potenzialità di ogni atleta (ad esempio la battuta a pugno dal basso o in schiacciata dall’alto).
Trattandosi di una disciplina sportiva appena creata, il regolamento è ancora in costruzione ma si vuole mantenere il più possibile l’impostazione del volley standard.
Ci siamo in realtà ritrovati a partecipare ad una serata un po’ atipica, poiché erano presenti diversi ospiti, tra cui un cronista di TelePavia che ha fatto alcune interviste e ripreso le varie fasi dell’allenamento. Trovate il video del servizio a questo link: https://www.youtube.com/watch?v=Y8hfH24UOuk&app=desktop
Ciò che è comunque emerso da tutte le fasi dell’allenamento (che si svolge a Pavia ogni giovedì dalle 20:00 alle 22:00) è l’estremo entusiasmo con cui esso è vissuto sia dagli atleti che dagli allenatori: il gruppo trasmette un’energia ed una gioia davvero contagiose.
Non sono mancati imprevisti, come un problema tecnico alla carrozzina di Dory, prontamente risolto con una riparazione al volo direttamente in campo. D’altronde anche gli imprevisti fanno parte del gioco!
Vale, il membro più giovane della squadra, ci racconta di aver sempre sognato di giocare a pallavolo, perché da bambina guardava Mila e Shiro in tv, ma di aver sempre pensato che sarebbe stato impossibile per lei.
Franco, che nel tempo libero si allena anche con la sua handbike, racconta che l’esercizio più faticoso sono i palleggi continui al muro, perché dopo aver percorso 35-38 km in handbike la mattina, i muscoli delle braccia protestano.
Esistono diversi altri sport praticati in carrozzina, alcuni di essi prevedono addirittura del contatto anche abbastanza violento come il basket o l’hokey… quindi come mai un progetto di pallavolo in carrozzina non è mai stato realizzato prima?
Pare che non sia del tutto chiaro. Eleonora ci racconta dell’esistenza del Sitting Volley come disciplina paralimpica, ma si tratta di uno sport che viene praticato stando seduti direttamente sul terreno ed è stato creato nel dopoguerra, pensando specialmente ai reduci che avevano subito amputazioni agli arti inferiori. Alice ci spiega che non si tratta comunque di uno sport inclusivo, poiché per una persona con una lesione spinale, muoversi stando seduti direttamente per terra è estremamente difficoltoso a causa dell’impossibilità di usare le gambe per gli spostamenti ed il controllo del tronco da seduti, inoltre c’è pericolo che gli atleti si procurino lesioni da sfregamento dovute ad una totale o parziale mancanza di sensibilità agli arti inferiori.
Il Volley a 4 ruote è invece uno sport molto più inclusivo, perché aperto ad un numero maggiore di disabilità rispetto al Sitting Volley e l’utilizzo della carrozzina permette lo svolgimento di movimenti più naturali poiché rispetta la tipologia di movimento e postura a cui la persona con disabilità motoria è più abituata, utilizzando la carrozzina per il 99% delle proprie giornate.
In sostanza, il Volley a 4 Ruote è un nuovo sport innovativo, formativo ed inclusivo che speriamo conquisti tantissimi atleti in tutta Italia ed un giorno, chissà, magari anche nel mondo!
– Articolo a cura di Luisa Cresti; uno speciale ringraziamento ad Eleonora Giannetti per l’aiuto ed i preziosi consigli e un ringraziamento anche a Maria Rosa per averci invitati all’allenamento!
Dal 20 al 31 agosto 2018
12 giorni, 11 notti
“America, here we come!” Alla scoperta di una nazione grande quasi quanto un continente.
PROGRAMMA
20 AGOSTO : Partenza e arrivo a New York
partenza nel pomeriggio da aeroporto di Milano con volo diretto per New York della Emirates delle 16:10. L’arrivo a New York – Newark è previsto per le 19:00 dopo poco meno di 9 ore di volo. Dopo aver sbrigato le formalità e preso il nostro mezzo adatto/adattato al trasporto delle persone disabili, penseremo alla sistemazione in albergo, dove arriveremo verso le 21:00.
4 notti a New York
21 AGOSTO: New York
In questa prima giornata cercheremo di avere una prima vista d’insieme della città e quindi ci muoveremo su Broadway, nella Quinta Strada, Wall Street, Time Square e anche Central Park nelle strade che lo attraversano e Ground Zero. Compatibilmente con il tempo potremo fare un giro di Manhattan sull’acqua, passando da Staten Island e sotto la Statua della Libertà.
Rimanendo del tempo potremo spingerci fino a Brooklin passando sull’omonimo ponte.
2° notte a New York
22 AGOSTO: New York
Oggi visiteremo alcune realtà indoor e outdoor di New York, decidendo eventualmente di dividerci se le mete desiderate fossero differenti: Museo di Scienze Naturali, Metropolitan Museum, Gughenheim, Rockfeller Center, Madison Square Garden, Palazzo delle Nazioni Unite, Central Park (a piedi).
3° notte a New York
23 AGOSTO: New York
Oggi potremmo spostarci da Manhattan per visiatre I quartieri di Harlem (Apollo Theatre interessante per uno spettacolo; Cotton Club, pranzo o cena con spettacolo Gospel), Little Italy, Chinatown, Brooklin.
4° notte a New York
24 AGOSTO: New York/ Rochester
Oggi è una giornata di trasferimento anche se troveremo comunque delle cose interessanti lungo il tragitto: Scranton con il suo museo della ferrovia dove si può fare un giro sulle vecchie locomotive a vapore e il Museo del Mago Houdini, transiteremo per Syracuse per arrivare in serata a Rochester nei pressi del lago Ontario. 1 notte a Rochester.
25 AGOSTO: Rochester/Niagara Falls/ Toronto
Ovviamente la nostra destinazione di oggi saranno le cascate del Niagara e quindi non appena pronti partiremo alla volta di esse. La proposta è di pranzare sulla ristorante girevole della “Skylon Tower” http://www.skylon.com. Dopo pranzo potremo spingerci in Canada, arrivando a Toronto per passare la notte. 1 notte a Toronto
26 AGOSTO: Toronto/ Pittsburg
Dopo aver fatto un giretto per Toronto ci dirigeremo verso Pittsburg dove passeremo una notte. Potremo magari sentire un concerto cenando alla Pepsi RoadHouse http://www.pepsiroadhouse.com/html/about/contact.html. 1 notte a Pittsburg
27 AGOSTO: Pittsburg / Washington
La mattina potremo dedicarci alla visita di Pittsburg, una delle più antiche delle città degli Stati Uniti. Qui potremo visitare il Museo di Andy Wharol http://www.warhol.org/museum . Nel pomeriggio ci dirigeremo verso Washington dove arriveremo in serata. 3 notti a Washington
Hampton Inn Pittsburgh McKnight Rd
28 AGOSTO: Washington
Oggi ci recheremo nella zona centrale dove sono la Casa Bianca, Capital Hill, il Lincoln Memorial, i giardini centrali e la grande fontana. Molto interessante sarà la vista a Georgetown (la città vecchia) e se possibile anche un giro sul fiume Potomac.
2° notte a Washington
29 AGOSTO: Washington
anche oggi passeremo la giornata a Washington, visitando altre location come La Smithsonian con tutti i suoi musei, Hard Rock Cafè, la sede dell’FBI.
3° notte a Washington
30 AGOSTO: Washington
avremo a disposizione parecchio tempo prima del volo che sarà in serata. Potremo fermarci a vedere qualche cosa lungo la strada che ci porterà all’aeroporto. La partenza sarà in serata attorno alle ore 22:20. Notte in aereo.
31 AGOSTO: Arrivo in Italia
Arrivo in Italia in tarda mattina, alle 12,20 a Malpensa dopo 8 ore di volo. Poi tutti a casa a riposare.
TARIFFE
2 COPPIE |
3 COPPIE |
4 COPPIE |
€ 5855,00 per coppia |
€ 5255,00 per coppia |
€ 4955,00 per coppia |
PRENOTA ORA!
I nostri sono sempre viaggi “personalizzati” cioè partono dall’esigenza di un individuo o di un gruppo di persone di recarsi in un luogo. Ci chiedono un’idea, un preventivo e delle soluzioni; noi le prepariamo, pubblicizziamo l’idea, aggreghiamo il gruppo e alla fine entriamo nei dettagli e rendiamo operativo il viaggio. I viaggi sono fatti per persone con disabilità e sono sempre pensati “a coppie”, cioè un disabile ed un accompagnatore. Se la persona disabile non ha l’accompagnatore noi lo troviamo – normalmente – a titolo gratuito. La persona disabile ha a suo carico la quota che è sempre calcolata per coppia. Questo non vuol dire che non si possano aggiungere persone senza disabilità, singole o a coppie.
I viaggi Concrete comprendono TUTTO!
Assistenza 24/24 H; trasporti, da veicoli accessibili e confortevoli a tratte aeree ed in nave; sistemazione in hotel; pasti a “la carte”.
” Che aspettate allora? Preparatevi a partire verso una vacanza unica! ”
Nota: I VIAGGI CONCRETE non comprendono ingressi a musei ed altre location, il visto d’ingresso nei paesi interessati – laddove necessario – e non comprende l’assicurazione per gli infortuni e per il rientro che è obbligatorio fare prima della partenza.
A NOI SALTARE LE BARRIERE
Da quasi trent’anni, dall’avvento della legge 13/89, in Italia parliamo di barriere architettoniche con sempre maggiore coscienza e competenza. Di passi avanti ne abbiamo fatti tanti, anche se molto resta da fare.
Ma anche il giorno che saremo capaci di progettare e costruire in modo adeguato per tutte le persone con le loro diversità, ci saranno sempre degli ostacoli da superare, dati dagli imprevisti temporanei, dall’ottusità delle persone e delle norme, dalla nostra giusta voglia di superare, almeno di un po’, i nostri limiti.
E allora il nostro approccio verso le “barriere architettoniche” deve giustamente esigere che la realtà cambi, anzitutto quella degli spazi e dei servizi pubblici e rivolti a tutti. Ma nel frattempo non ci dobbiamo fermare: se un luogo è bello e c’è un gradino non possiamo pensare che ce lo tolgano in un giorno; siamo noi che dobbiamo trovare la maniera di superarlo, di aggirarlo, per soddisfare il nostro bisogno di vedere quel luogo.
La finalità dovrebbe essere che tutti possano godere della vita con uguali possibilità – e non in maniera uguale – e quindi il superamento degli “ostacoli architettonici” è uno strumento al servizio di questo fine. Riflettiamo su questo, adottiamo questo approccio e probabilmente ci renderemo conto che il mondo può essere molto più fruibile di quello che pensiamo, se lo vogliamo e se lo vogliamo insieme.
– articolo a cura di Claudio Fontana
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