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La Ministra per le Disabilità, Alessandra Locatelli, insieme al Ministro dell’Economia e delle Finanze e al Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, ha recentemente firmato il decreto di riparto del “Fondo per l’inclusione delle persone sorde e con ipoacusia”. Questo decreto è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 14 febbraio 2023. Il finanziamento del fondo verrà distribuito regionalmente con l’assistenza degli Enti del Terzo Settore.

Il fondo sarà destinato a vari progetti sperimentali volti a migliorare l’inclusione e la qualità di vita delle persone sorde e con ipoacusia nella società. Questi progetti includeranno servizi di interpretazione della Lingua dei Segni, sia visiva che tattile, nonché servizi di sottotitolazione e l’implementazione di tecnologie innovative per la comunicazione.

L’obiettivo principale di queste iniziative è garantire che le persone sorde e con ipoacusia possano accedere a servizi di comunicazione adeguati e partecipare pienamente alla vita sociale, educativa e lavorativa. Grazie a queste risorse finanziarie, si spera di creare un ambiente più inclusivo e fornire strumenti e supporto necessari per superare le barriere comunicative che queste persone possono affrontare nella loro vita quotidiana.

La distribuzione dei fondi sarà gestita in modo equo e mirato alle specifiche esigenze e priorità delle diverse regioni italiane. Grazie alla collaborazione con gli Enti del Terzo Settore, si lavorerà per garantire un utilizzo efficace e trasparente delle risorse, con una valutazione costante dei risultati ottenuti e un monitoraggio attento degli impatti dei progetti finanziati.

Si auspica che attraverso l’attuazione di questi progetti sperimentali e l’investimento nel miglioramento delle risorse di inclusione per le persone sorde e con ipoacusia, si possa raggiungere una società più equa, in cui tutti possano godere dei medesimi diritti e opportunità, indipendentemente dalla loro abilità uditiva.

Cristina Zangone

La dott.ssa Cristina Panisi, pediatra con un dottorato in psicologia, neuroscienze e statistica medica, esperta di autismo che collabora con l’Istituto Sacra Famiglia e l’IRCCS Medea, nonché referente scientifico dell’associazione Diesis di Milano, sottolinea l’importanza di valorizzare la persona autistica nel suo insieme. È fondamentale riconoscere e diagnosticare tempestivamente i disturbi dello spettro autistico e comprendere i bisogni di ogni individuo affetto da questa diagnosi in modo chiaro ed esaustivo.

Poiché ogni persona autistica presenta diversi livelli di disabilità, è essenziale identificarli tempestivamente e valorizzarli in base al grado di disabilità specifico.

Una volta trovato un posto di lavoro adatto, è importante non abbandonare la persona autistica a se stessa, ma fornire un supporto costante da parte di esperti in grado di aiutarli.

Infine, vorrei menzionare il progetto #COLORIAMOLINVISIBILE della Fondazione ADECCO, il quale mira a promuovere l’inclusione lavorativa e sociale delle persone autistiche. Questo progetto si impegna a non lasciarli soli, ma a fornire un accompagnamento continuo da parte di diversi esperti.

Cristina Zangone

Giovedì 23 febbraio si è tenuta la prima corsa amatoriale di ciclismo aperta anche alle persone con disabilità a Khartoum, la capitale del Sudan, paese dell’Africa orientale, organizzata dall’Ambasciata d’Italia. Secondo le parole di Michele Tommasi, Ambasciatore in Sudan, è stata “una giornata all’insegna dello sport e dell’inclusione in un affascinante percorso lungo il Nilo Azzurro”. Infatti, per le persone con disabilità sudanesi, l’integrazione sociale è rimasta per decenni una questione marginale.

Il Sudan è stato oppresso fino al 2019 dal regime dell’autocrate Omar al Bashir e da quasi quattro anni è alle prese con una delicata transizione alla democrazia. Il diplomatico ambasciatore sottolinea che “l’Italia non è soltanto uno dei due maggiori produttori di biciclette in Europa, ma è anche un Paese in cui il ciclismo è uno degli sport più amati, grazie anche ai nostri numerosi campioni, di ieri e di oggi”.

La corsa ciclistica di 55 km ha visto la partecipazione di una ventina di disabili fisici assieme ad oltre 130 cicloamatori, ed è stata seguita da decine di fotografi e operatori di TV locali. Tommasi ha aggiunto che “in Sudan ci sono molti appassionati, anche tra le persone con disabilità, ed è proprio a loro che abbiamo dedicato questa corsa. Una celebrazione del ciclismo come strumento di inclusione e di coesione sociale”.

Concrete Onlus

In Italia, circa 1 milione e 700.000 donne con disabilità sono vittime di discriminazioni multiple: in quanto donne, mancano delle pari opportunità prevalenti nella società, e in quanto persone con disabilità, sono ristrette e limitate nella loro partecipazione alla vita sociale.

Di fronte a tutto ciò, è chiaro che il mancato rispetto dei diritti delle donne rimane una realtà, che per le donne con disabilità significa disoccupazione, bassi salari, aborti forzati, contraccezione forzata, sterilizzazione forzata, sfruttamento sessuale, violenza fisica, psicologica ed economica, e mancanza di rappresentanza civica e politica.

Nel 1997, EDF (Forum Europeo sulla Disabilità) ha adottato la prima Dichiarazione sulle donne con disabilità, che ha il merito di richiamare un’attenzione particolare sulla discriminazione multipla che colpisce le donne con disabilità perché sono sia donne che disabili. La stesura del primo documento ha portato anche alla costituzione del Comitato delle donne di EDF, che ha lo scopo di formulare politiche volte a promuovere i diritti delle donne e delle ragazze con disabilità.

In occasione dell’ 8 marzo, Uildm ha deciso di rilanciare il secondo manifesto sui diritti delle donne e delle ragazze con disabilità nell’Unione Europea.

Ratificato ufficialmente nel settembre 2017 da Uildm nella sua traduzione italiana a cura del centro “Informare un’h”, il documento è diviso in 18 aree tematiche che contengono indicazioni sulle modalità operative più utili a promuovere una cultura a favore dell’inclusione e della parità di genere delle donne disabili: si passa dall’uguaglianza e non discriminazione, all’accessibilità; dal pari riconoscimento davanti alla legge e accesso effettivo alla giustizia, alla violenza contro le donne; dall’istruzione, alla salute; dal lavoro ed occupazione, all’accesso alla cultura allo sport e al tempo libero.

Cristian Belluzzo

La valutazione dello stato di disabilità, la revisione del suo processo di valutazione di base e la valutazione multidimensionale della disabilità e la realizzazione di progetti abitativi individuali, personali e partecipativi sono i due programmi dell’Atto che più rappresentano uno spostamento di prospettiva che intendiamo fornire e connect into Pnrr Una pietra miliare specifica per il secondo trimestre 2024, che costituisce il nostro orario di lavoro”.

Il segretario alla Disabilità Alessandra Locatelli ha presentato la piattaforma del suo dipartimento in un’audizione della Commissione Salute e Lavoro del Senato.
Riguardo alla “Valutazione dello stato di disabilità”, spiega che l’obiettivo è quello di spostare il focus e il vero obiettivo del processo valutativo dagli aspetti tabulari a quelli funzionali della persona.
Per fare questo utilizzeremo la Classificazione Internazionale delle Funzioni (ICF) secondo gli standard stabiliti dalle leggi delega, e introdurremo anche il rispetto della ICF stessa e della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità. Nel contempo, il decreto semplificherà gli aspetti procedurali e organizzativi e unificherà le procedure per l’accertamento dell’invalidità civile, della sordità, della cecità civile, della sordità e delle diverse situazioni previste dalla legge n. 12. 10. Sostantivi n. 104 del 1992″. (Processo).

Cristina Zangone