CONNETTERSI E DISCONNETTERSI
Insegnare ai figli un uso consapevole e positivo della tecnologia digitale
In un mondo sempre più dominato dalla tecnologia, è innegabile che essa giochi un ruolo fondamentale in molteplici aspetti della vita quotidiana, inclusi il lavoro e l’educazione. I bambini di oggi nascono in un’era digitale, guadagnandosi l’etichetta di “nativi digitali”. Tuttavia, le loro esigenze affettive e comunicative rimangono invariate rispetto a quelle delle generazioni precedenti.
Personalmente, ritengo che l’esposizione diretta ai dispositivi digitali dovrebbe essere limitata fino ai dodici o tredici anni di età, sebbene riconosca che ciò possa risultare spesso impraticabile. Questo perché gli adulti stessi, compresi i genitori, faticano a distaccarsi dai loro dispositivi, come gli smartphone.
Nonostante ciò, quando i ragazzi raggiungono un’adeguata maturità e si è consolidato un legame affettivo solido, diventa inevitabile introdurli agli strumenti digitali, che ormai permeano il loro ambiente. Pertanto, l’obiettivo non dovrebbe essere quello di demonizzare la tecnologia, ma piuttosto di imparare a utilizzarla in modo consapevole e costruttivo.
Tra i rischi associati all’uso eccessivo della tecnologia ci sono l’affaticamento visivo, postura scorretta, disturbi del sonno e dell’umore, iperattività e una diminuzione della capacità di concentrazione. Altrettanto preoccupante è il potenziale distacco dai rapporti sociali reali, che può portare a condizioni come l’hikikomori.
Per i bambini più piccoli, è cruciale la presenza costante di un adulto durante la loro prima esperienza con i dispositivi digitali. Lasciarli soli con tali strumenti può risultare dannoso. La dottoressa Elisa Trezzi, pedagogista, suggerisce alcuni consigli fondamentali per un approccio equilibrato alla tecnologia:
– Stabilire regole chiare e limiti di tempo sull’uso dei dispositivi.
– Utilizzare il controllo parentale per filtrare i contenuti inappropriati.
– Dare il buon esempio limitando il proprio uso di dispositivi digitali.
– Designare momenti della giornata privi di connessioni online, come durante i pasti o prima di coricarsi.
– Coinvolgersi nelle attività online dei figli, condividendo interessi e giochi.
– Educare i figli ai pericoli della rete, insegnando loro a riconoscerli e a difendersi.
È essenziale alternare momenti tecnologici a esperienze nella vita reale, permettendo ai bambini di esplorare il mondo attraverso il gioco, la lettura, lo sport e altre attività creative.
Se utilizzata correttamente, la tecnologia può arricchire significativamente l’esperienza dei bambini, supportando anche l’apprendimento di coloro che presentano particolari esigenze educative, come i bambini con DSA. Tuttavia, è fondamentale ricordare che nessuna tecnologia può sostituire il valore insostituibile delle relazioni umane positive nello sviluppo di un bambino.
Vittoria Montemezzo
Sono nata nel 1977, ho un diploma di liceo linguistico, mi piacciono i bambini, la natura, la storia e le culture antiche…e l’essere umano in generale. Dal 2015 sono insieme ad un compagno disabile in sedia a rotelle.
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