Si torna a viaggiare, dopo due anni di quasi totale stop finalmente questa estate sembra preannunciare un ritorno al turismo dove si muoveranno masse di persone verso le mete più disparare. Luglio, Agosto e Settembre sono i mesi dove il nostro focus è proiettato maggiormente alle vacanze, scegliere non è mai semplice ma sicuramente una cosa è certa, l’italia è ancora oggi una delle mete più ambite dagli italiani e dagli stranieri.
L’italia dalle classifiche stilate nel 2019 ad oggi resta ancora la meta più ambita per il turismo dai viaggiatori stranieri, che vedono nel nostro paese le caratteristiche perfette per una vacanza che può accontentare tutti i gusti. Prima della chiusura dei confini dovuta alla pandemia l’italia ha accolto un flusso di 65 milioni di viaggiatori provenienti da tutto il mondo, una cifra che parla da se, a dimostrazione che il nostro paese è veramente uno dei più belli al mondo. I punti di forza del nostro turismo di possono riassumere in:
Mari e spiagge
Montagne
Città d’arte
Turismo enogastronomico
N
La classifica dei paesi più visitati al mondo vede successivamente:
4° Cina
3° Stati uniti
2° Spagna
1° Francia
Ma siamo sicuri che l’Italia ha il potenziale per scalare la vetta di qualche altra posizione, se la gestione del turismo sul territorio vedrà una maggiore attenzione e cura.
https://www.concreteonlus.org/wp-content/uploads/2022/07/Copertina-Blog.png10801080Samuele S.https://www.concreteonlus.org/wp-content/uploads/2024/05/Food-KING-logo-845x321.pngSamuele S.2022-07-12 12:23:582022-07-14 11:39:07Italia nella TOP 5 dei paesi più visitati al mondo
A partire dal 1°maggio in Italia non sono più richiesti in molti settori.
Mascherine
Fino al 15 giugno “è rimane l’obbligo di indossare i dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo FFP2 pera ccedere a:
mezzi di trasporto
spettacoli aperti al pubblico che si svolgono al chiuso in sale teatrali
sale da concerto
sale cinematografiche
locali di intrattenimento e musica dal vivo
eventi e competizioni sportive che si svolgono al chiuso
L’obbligo di indossare i dispositivi di protezione rimane per il lavortori di categira operanti nei seguenti luoghi:
gli utenti e i visitatori delle strutture sanitarie socio-sanitarie e socio-assistenzialile residenze sanitarie assistite (RSA)
gli hospice
le strutture riabilitative
le strutture residenziali per anziani
Resta solo “raccomandato” l’utilizzo dei dispositivi di protezione negli altri luoghi di lavoro, pubblici e privati, a meno che il protocollo non lo imponga. Resta solo “raccomandato” l’utilizzo dei dispositivi di protezione: ristoranti, centri commerciali e negozi. Le nuove misure sulle mascherine resteranno in vigore fino al 15 giugno. Successivamente verranno apportate modifiche in base all’andamento della pandemia.
Green pass
L’utilità della certificazione verde sarà solo quella di prova dell’avvenuta vaccinazione.
Non sarà più obbligatorio richiedere il Green Pass nei in luoghi come ristanti, cinema, teatri e non verrà più richiesto nei luoghi di lavoro .
La certificazione invece continuerà a venire richiesta dino al 15 giugno nelle RSA, hospice e reparti di degenza degli ospedali, come disposto
https://www.concreteonlus.org/wp-content/uploads/2022/06/Copertina-Blog.png10801080Cristian Belluzzohttps://www.concreteonlus.org/wp-content/uploads/2024/05/Food-KING-logo-845x321.pngCristian Belluzzo2022-06-09 12:20:022022-06-09 12:21:26Green Pass, Cosa è cambiato in termini di Green Pass?
Sto guidando e guardo la mia mano che tiene il volante e mi rendo conto di quanto sia invecchiata; la rivedo com’era 20 anni fa, com’era 40 anni fa. Il tempo è passato, è quasi finito. Tanto è accaduto. L’orizzonte si è fatto più corto ma la progettualità è rimasta, forse è aumentata … ma com’è possibile fare progetti quando la “macchina” quasi più non funziona ed è da rottamare, quando la benzina è finita e si accende la spia della riserva? Sembra una situazione disperata, di un paziente terminale la cui sorte è segnata e invece non è così se abbiamo il PENSIERO POSITIVO.
Il PENSIERO POSITIVO è quello che ti fa vedere una via dove una via non c’è, che ti fa trovare soluzioni quando la situazione sembra disperata, che ti fa vedere il bene nel male, la gioia nel dolore.
Non sono giochi di parole ma situazioni concrete che possiamo sperimentare nella nostra vita se solo cambiamo atteggiamento verso di essa, se non la viviamo in una maniera egocentrica, se siamo capaci di gioire per la gioia di tutti e soffrire anche per il dolore degli altri, del mondo.
IL PENSIERO POSITIVO l’abbiamo sperimentato quando siamo stati costretti in casa dal covid e abbiamo riscoperto le relazioni familiari, quando abbiamo scritto “ce la faremo” sui nostri balconi.
IL PENSIERO POSITIVO è quello che fa andare avanti i milioni di ucraini che sono ostaggi di una guerra che non hanno voluto, che li aiuta a non arrendersi e a vedere un futuro attraverso la loro resistenza.
Deve avere un PENSIERO POSITIVO il genitore a cui hanno appena annunciato che il figlio ha una grave disabilità e lo dovrà avere il figlio non appena sarà in grado di capire la sua condizione …. Tutti dovremo avere un PENSIERO POSITIVO quando ci renderemo conto che siamo a termine, che abbiamo il tempo contato, quando invece dal nostro comportamento sembrerebbe che siamo immortali.
Ma il PENSIERO POSITIVO non è innato, anche i più ottimisti lo devono scoprire, coltivare, radicare dentro di loro. Il PENSIERO POSITIVO viene sabotato tutti i giorni dagli eventi, dai terroristi dell’odio, dall’integralismo delle religioni e dall’arrivismo e dell’esibizionismo che pervade la nostra civiltà dei “social” che di social ha molto poco.
Bisogna credere al PENSIERO POSITIVO, bisogna avere fiducia, fede in questa modalità. Una fede che deve andare oltre la nostra dimensione temporale, vivere nel ricordo ma anche nella proiezione futura che è speranza. Un PENSIERO POSITIVO che trova aiuto e compimento in una prospettiva che va oltre la dimensione terrena, che trova una dimensione spirituale che quando ricerca ed è in ascolta, presto o tardi, inevitabilmente s’incontra con il soprannaturale.
In quarant’anni di viaggi non mi era mai successa
una cosa simile.
Il 27 dicembre partiamo con un gruppo composto da
sei persone, due delle quali in carrozzina. Si va alle Azzorre, una
destinazione mai fatta in passato che per la sua posizione in mezzo
all’Atlantico ci attira molto.
Il gruppo si raduna a Malpensa felice e contento di decollare di li ad un paio d’ore, ma quando incomincia il check in l’amara sorpresa: uno sciopero del personale di terra in Portogallo impedisce di fornire l’assistenza alle persone disabili quindi:
TUTTI POSSONO PARTIRE MA I DISABILI NO!!!
In tutte le maniere cerchiamo di risolvere la situazione, di trovare la soluzione; partono mille e infinite telefonate in Italia, in Portogallo, agli scali, alla compagnia aerea, che è la TAP.
Passa il tempo, ci offriamo di fare noi le operazioni di assistenza come abbiamo fatto talvolta sostituendoci al personale addetto….. niente da fare CI DICONO CHE NON POSSIAMO PARTIRE E CHE CI POSSONO RIPRENOTARE SENZA COSTI DI LI A TRE GIORNI ALLA FINE DELLO SCIOPERO.
Siamo disperati, il viaggio è andato in fumo; infatti che senso avrebbe partire di li a tre giorni per ritornare due giorni dopo?.
Gli alberghi sono pagati e non più cancellabili e anche i biglietti aerei se non li utilizziamo ora non sono più rimborsabili.
La TAP ci dice che non ci hanno avvertito perché non risultavano passeggeri disabili nel volo di andata ma solo in quello di ritorno.
Noi ci chiediamo ma come è possibile che uno parta sulle sue gambe e già si sappia che tornerà in carrozzina ( battuta per ridere ma c’è tanto da piangere!)
Alla fine dei conti il viaggio va a monte, il
capodanno è rovinato e ancora oggi a distanza di un mese stiamo tribolando, in
questo mondo che è fatto di siti web, di mail con scritto noreply@, di call
center dislocati in mezzo mondo, per ottenere una risposta alla nostra
richiesta di risarcimento che non riesce a trovare un interlocutore preciso.
MA NON E’ STATO SOLO UN DISSERVIZIO, UNA COINCIDENZA, UNA FATALITA’ E’ STATA ANCHE LA DIMOSTRAZIONE DI COME CI SIA ANCORA MANCANZA DI ATTENZIONE VERSO I DISABILI: NESSUNO DISCUTE GLI SCIOPERI MA QUANDO I SERVIZI DIVENTANO INDISPENSABILI BISOGNA GARANTIRLI. SE TUTTI POSSONO VIAGGIARE E I DISABILI E’ UNA VERA E PROPRIA DISCRIMINAZIONE
Divieto di volare, Articolo a cura di Claudio Fontana
Negli
ultimi anni il Marocco è diventato uno dei paesi africani più visitati, grazie
alle sue città ricche di storia e cultura, paesaggi spettacolari che passano da
zone desertiche a litorali oceanici e mediterranei.
Dove si trova?
Il
Marocco è uno stato dell’africa settentrionale, nella regione del Maghreb
(estremo occidente). Il paese è bagnato dal mar mediterraneo e dall’oceano
Atlantico, confina con Algeria e Mauritania
Piano viaggio
DAY 1: Partenza da Milano o Bergamo in orario comodo con arrivo a Marrakech aeroporto di Menara (3km dalla città) accolti da questa incantevole città circondata da palme e alberi da frutto, ci attende una comoda sistemazione in Hotel, 3 notti. Visita della città, con prima esplorazione, interessanti i Jardin Majorelle uno dei giardini più belli della città.
DAY 2: Visita alla città di Marrakech. La città offre molti luoghi di
interesse turistico, visita ai mercati souk luogo caratteristico dove vive il
commercio vero e proprio della città, l’antica scuola coranica di Madrasa di
Ben Joussef, la piazza di Jemaa el-Fna luogo in cui si incontrano tradizione e
cultura araba dove si svolgono spettacoli di ogni genere (artisti di strada).
Durante il
nostro tour non mancherà una pausa pranzo con la possibilità di posizionarci su
un balcone o su una terrazza e godere della visuale panoramica della città.
DAY 3: Una delle esperienze più emozionanti da vivere in Marocco e
sicuramente la gita nel Sahara. Escursione attraverso paesaggi mutevoli,
villaggi berberi, Ait Ben Haddou patrimonio UNESCO, Ouarzate la porta del
Sahara. La catena montuosa dell’Atlante attraversa il Marocco, Algeria e
Tunisia e separa le coste atlantiche e mediterranee dal deserto del Sahara.
Attraverseremo valli, paesaggi spettacolari, villaggi berberi.
DAY 4: Trasferimento a Casablanca dove la città ci ospiterà per 3 notti. Una prima visita per godere della vita notturna della città, coccolati da un incantevole atmosfera.
DAY 5: Casablanca la città più grande del Marocco, importante polo dell’economia e della finanza, decorata dall’architettura moresca. Da vedere: Moschea di Hassan II (seconda più grande al mondo), Cattedrale del sacro cuore, la medina, Royale palace, Parc de la ligue arabe.
Casablanca
è una città moderna e diversa rispetto alle altre città principali del marocco,
riesce accostare perfettamente la vita urbana alla tradizione.
DAY 5: Rabat, la capitale del Marocco, il gioiello
indiscusso. Monumenti storici, edifici coloniali, viali alberati, la città non
delude mai i viaggiatori e offre molte attrazioni. la medina di rabat, la torre
di Hassan II, la porta di Bab Rouh lunga 28 metri, alta 12 e 27 di profondità.
DAY 5: Ritorno a Marrakech, meritato relax e shopping.
DAY 5: Ritorno in Italia con arrivo in serata a Milano o Bergamo.
2 coppie
3 coppie
4 coppie
€ 3350,00
€ 2800,00
€ 2500,00
I nostri sono sempre viaggi “personalizzati” cioè partono dall’esigenza di un individuo o di un gruppo di persone di recarsi in un posto, ci chiedono un’idea, un preventivo e delle soluzioni; noi le prepariamo, pubblicizziamo l’idea, aggreghiamo il gruppo e alla fine entriamo nei dettagli e rendiamo operativo il viaggio.
I viaggi sono fatti per persone con disabilità e sono sempre pensati “a coppie”, cioè un disabile ed un accompagnatore. Se la persona disabile non ha l’accompagnatore noi lo troviamo – normalmente – a titolo gratuito. La persona disabile ha a suo carico la quota che è sempre calcolata per coppia. Questo non vuol dire che non si possano aggiungere persone senza disabilità, singole o a coppie.
I nostri
viaggi sono fatti per persone con disabilità ma sono adatti e fruibili da tutti
coloro che vi vogliono partecipare.
Anzi, possiamo dire che sono qualche cosa di più:
infatti non capita tutti giorni e con questi prezzi di fare un viaggio con un piccolo gruppo, di avere un mezzo e un autista privato; di poter decidere anche all’ultimo momento, dove andare, di mangiare sempre alla carta nel ristorante che si decide insieme.
Tutti buoni
motivi, per disabili e non, per partecipare ai nostri viaggi.
https://www.concreteonlus.org/wp-content/uploads/2020/01/VETRINA-VIAGGI-SITO-5.png6001600Samuele S.https://www.concreteonlus.org/wp-content/uploads/2024/05/Food-KING-logo-845x321.pngSamuele S.2020-01-27 11:39:032020-06-10 18:04:07MAROCCO ON THE ROAD