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Il tema del turismo inclusivo per le persone con disabilità è ampio e deve essere interpretato nella sua globalità, prendendo in considerazione non solo le persone con disabilità fisica, ma anche quelle con disabilità cognitive, sensoriali, uditive e visive.
Un progetto di rilievo, che prenderà luogo a Giardini Naxos, durerà tre anni e si concluderà nel 2026, riguarda l’abbattimento di barriere architettoniche di ogni genere.
Da giugno 2022 è operativo un portale chiamato Italia.it, il cui scopo è quello di creare una road map verso l’accessibilità.
Un elemento fondamentale di questo progetto è lo sviluppo di un’app, prevista entro l’anno 2025, che si concentrerà sempre sulla tematica della road map.
In un’intervista, il Ministro della Disabilità Locatelli ha dichiarato di essere fiduciosa che, nei prossimi anni, verranno affrontate tematiche e ci saranno progressi significativi rispetto all’abbattimento delle barriere architettoniche e culturali.
Per portare avanti questo progetto, il Ministro della Disabilità collaborerà con il Ministro dei Beni Culturali e il Ministro del Turismo, Daniela Santaché.
Cristina Zangone”
Ci sono due risposte innovative per gli ipovedenti e coloro che soffrono di malattie oculari come la retinite pigmentosa.
La prima risposta riguarda una retina artificiale liquida. Questa, una volta iniettata nell’occhio, risponde a vari stimoli luminosi. Questa intuizione è un prodotto “Made in Italy”. Alla ricerca hanno partecipato l’Istituto Italiano di Tecnologia, il Policlinico San Martino di Genova, l’Ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negrar di Verona, il Politecnico di Milano, l’Università di Pisa, insieme alla start-up innovativa Novavido S.r.l.
La seconda novità concerne un paio di occhiali intelligenti che, grazie a un sistema di fotocamere, utilizzano l’intelligenza artificiale e la robotica per analizzare l’ambiente circostante e migliorare la visione di chi li indossa. Questa innovazione è stata sviluppata da Panasonic e Biel Glasses, una start-up con sede a Barcellona. Le due aziende hanno presentato un’anteprima del modello durante il Consumer Electronic Show a Las Vegas.
In conclusione, i ricercatori sono molto fiduciosi e nei prossimi cinque anni sono previste ulteriori fasi di studio.
Cristina Zangone”
Questo articolo discute l’inclusione scolastica per minori con disabilità, prendendo in considerazione gli aspetti ludici, culturali, di socializzazione, oltre che ricreativi e sportivi.
Nel corso della storia, le persone con disabilità sono state spesso catalogate esclusivamente in termini clinici. Tuttavia, nell’ultimo ventennio, le cose stanno cambiando.
Dalle leggi dell’OMS del 2001 all’articolo 5 della Convenzione ONU, si parla del minore con disabilità come di un individuo che deve essere considerato nella sua interezza, supportandolo nell’inserimento scolastico, ma anche negli altri aspetti della sua vita, come quelli citati precedentemente. L’attenzione è stata in seguito posta sull’accessibilità ai parchi pubblici, estendendo così l’importanza agli aspetti della vita al di fuori delle mura scolastiche.
È stato fatto riferimento anche alle persone con disabilità più gravi, che risultano spesso più isolate rispetto agli altri.
In conclusione, è fondamentale valorizzare l’individualità delle persone con disabilità, riconoscendo l’importanza di tutti gli aspetti della loro vita.
Cristina Zangone”
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La Scuola Oliver Twist di Como promuove l’inclusione scolastica, considerata chiave del successo formativo per tutti. Questo processo inizia con ragazzi e ragazze affetti da disabilità fisiche e mentali e prosegue con alunni con disturbi di apprendimento, dislessia, problemi familiari e figli di stranieri.
Nel corso della storia, possiamo notare che a partire dagli anni ’70 sono state promulgate leggi a favore di tutti gli alunni, che vanno dall’inserimento, all’integrazione, fino all’inclusione.
È importante ricordare che nel 1977 gli alunni disabili sono stati integrati nelle scuole pubbliche e le scuole speciali sono state abolite. Nel 1987, l’estensione dell’integrazione degli alunni disabili è stata estesa fino alle scuole medie.
Non si può dimenticare che la legge del 1992 ha riconosciuto ai disabili l’assistenza, l’integrazione sociale e i loro diritti. Le leggi del 1999 e del 2003 hanno spinto ancora oltre, enfatizzando il diritto di tutti gli alunni alla personalizzazione dei percorsi di apprendimento.
Nel 2009, l’ONU ha introdotto la Convenzione per i diritti delle persone con disabilità, ratificata dal Parlamento Italiano, che ha impegnato tutti gli Stati firmatari a provvedere a forme di integrazione scolastica. Nel 2011 e 2012, sono state promulgate ulteriori leggi a favore degli alunni con Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) e alunni con Bisogni Educativi Speciali (BES).
In conclusione, la scuola deve essere inclusiva per tutte le persone.
Cristina Zangone
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