Cosa è cambiato in termini di Green Pass?.

A partire dal 1°maggio in Italia non sono più richiesti in molti settori. 

Mascherine

Fino al 15 giugno “è rimane l’obbligo di indossare i dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo FFP2 pera ccedere a:

  • mezzi di trasporto
  • spettacoli aperti al pubblico che si svolgono al chiuso in sale teatrali
  • sale da concerto
  • sale cinematografiche
  • locali di intrattenimento e musica dal vivo
  • eventi e competizioni sportive che si svolgono al chiuso 

L’obbligo di indossare i dispositivi di protezione rimane per il lavortori di categira operanti nei seguenti luoghi:

  • gli utenti e i visitatori delle strutture sanitarie socio-sanitarie e socio-assistenzialile residenze sanitarie assistite (RSA)
  • gli hospice
  • le strutture riabilitative
  • le strutture residenziali per anziani 

Resta solo “raccomandato” l’utilizzo dei dispositivi di protezione negli altri luoghi di lavoro, pubblici e privati, a meno che il protocollo non lo imponga. Resta solo “raccomandato” l’utilizzo dei dispositivi di protezione: ristoranti, centri commerciali e negozi.  Le nuove misure sulle mascherine resteranno in vigore fino al 15 giugno. Successivamente verranno apportate modifiche in base all’andamento della pandemia. 

Green pass

L’utilità della certificazione verde sarà solo quella di prova dell’avvenuta vaccinazione. 

Non sarà più obbligatorio richiedere il Green Pass nei in luoghi come ristanti, cinema, teatri e non verrà più richiesto nei luoghi di lavoro .

La certificazione invece continuerà a venire richiesta dino al 15 giugno nelle RSA, hospice e reparti di degenza degli ospedali, come disposto  

Cristian Belluzzo

Concrete Onlus

La Carta Europea della Disabilità è il documento che permette alle persone con disabilità di accedere a beni e servizi, pubblici o privati, gratuitamente o a tariffe agevolate.

Con la Circolare 1° aprile 2022, n. 46 (testo in calce) l’Inps ha introdotto la nuova procedura relativa alla “Definizione dei criteri per il rilascio della Carta europea della disabilità in Italia” (c.d. Disability Card), mediante la quale il cittadino con disabilità può richiedere la Carta europea della disabilità (EU Disability Card).

L’obiettivo della carta digitale introdotta dal Governo è garantire la piena inclusione delle persone con disabilità nella vita sociale e culturale delle comunità.

La Carta Europea della Disabilità rientra all’interno del progetto europeo “Eu Disability Card” che ha come obiettivo il mutuo riconoscimento della condizione di disabilità fra i paesi aderenti.

La domanda può essere presentata direttamente dal cittadino oppure avvalendosi, tramite delega, di associazioni rappresentative delle persone con disabilità abilitate dall’INPS all’uso del canale telematico (ANMIC, ENS, UIC, ANFFAS).

Cristian Belluzzo

Concrete Onlus

Sto guidando e guardo la mia mano che tiene il volante e mi rendo conto di quanto sia invecchiata; la rivedo com’era 20 anni fa, com’era 40 anni fa. Il tempo è passato, è quasi finito. Tanto è accaduto. L’orizzonte si è fatto più corto ma la progettualità è rimasta, forse è aumentata … ma com’è possibile fare progetti quando la “macchina” quasi più non funziona ed è da rottamare, quando la benzina è finita e si accende la spia della riserva? Sembra una situazione disperata, di un paziente terminale la cui sorte è segnata e invece non è così se abbiamo il PENSIERO POSITIVO.

Il PENSIERO POSITIVO è quello che ti fa vedere una via dove una via non c’è, che ti fa trovare soluzioni quando la situazione sembra disperata, che ti fa vedere il bene nel male, la gioia nel dolore.

Non sono giochi di parole ma situazioni concrete che possiamo sperimentare nella nostra vita se solo cambiamo atteggiamento verso di essa, se non la viviamo in una maniera egocentrica, se siamo capaci di gioire per la gioia di tutti e soffrire anche per il dolore degli altri, del mondo.

IL PENSIERO POSITIVO l’abbiamo sperimentato quando siamo stati costretti in casa dal covid e abbiamo riscoperto le relazioni familiari, quando abbiamo scritto “ce la faremo” sui nostri balconi.

IL PENSIERO POSITIVO è quello che fa andare avanti i milioni di ucraini che sono ostaggi di una guerra che non hanno voluto, che li aiuta a non arrendersi e a vedere un futuro attraverso la loro resistenza.

Deve avere un PENSIERO POSITIVO il genitore a cui hanno appena annunciato che il figlio ha una grave disabilità e lo dovrà avere il figlio non appena sarà in grado di capire la sua condizione …. Tutti dovremo avere un PENSIERO POSITIVO quando ci renderemo conto che siamo a termine, che abbiamo il tempo contato, quando invece dal nostro comportamento sembrerebbe che siamo immortali.

Ma il PENSIERO POSITIVO non è innato, anche i più ottimisti lo devono scoprire, coltivare, radicare dentro di loro. Il PENSIERO POSITIVO viene sabotato tutti i giorni dagli eventi, dai terroristi dell’odio, dall’integralismo delle religioni e dall’arrivismo e dell’esibizionismo che pervade la nostra civiltà dei “social” che di social ha molto poco.

Bisogna credere al PENSIERO POSITIVO, bisogna avere fiducia, fede in questa modalità. Una fede che deve andare oltre la nostra dimensione temporale, vivere nel ricordo ma anche nella proiezione futura che è speranza. Un PENSIERO POSITIVO che trova aiuto e compimento in una prospettiva che va oltre la dimensione terrena, che trova una dimensione spirituale che quando ricerca ed è in ascolta, presto o tardi, inevitabilmente s’incontra con il soprannaturale.

Claudio Fontana

Concrete Onlus

Il 5 per mille è un particolare sistema di finanziamento del comparto non profit che trae risorse dall’imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF).

Destinare il 5×1000 è semplice: devi soltanto compilare l’apposita sezione, inserendo la tua firma e il codice fiscale della onlus a cui vuoi destinare il contributo, ove richiesto. Puoi scegliere anche di destinare il 5×1000 al tuo Comune o ad un’intera categoria di soggetti.

Si tiene conto delle scadenze per la presentazione della dichiarazione dei redditi: modello 730 e modello Redditi Persone fisiche dell’anno in corso.
Anche chi non è tenuto a presentare la dichiarazione dei redditi può destinare il suo 5xmille utilizzando la scheda allegata al CU.

Il 5 per mille (5 x 1000) della tua dichiarazione dei redditi è un modo facile e gratuito per sostenere il nostro impegno vero i progetti umanitari che attualmente portiamo avanti e molto altri progetti che vedranno la luce presto.

Il codice fiscale di Concrete Onlus è: 04948810967

Tutti noi dobbiamo smetterla di far finta di non vedere, di girarci dall’altra parte o, peggio ancora, di nasconderci dietro le norme e la burocrazia per evitare d’impegnarci ad aiutaci vicendevolmente e giustificare il nostro lassismo e disimpegno.

Se questo è un impegno che deve valere per tutti i cittadini nel quotidiano, tanto più lo deve essere per lo Stato e per chi lo rappresenta. Lo Stato e i suoi rappresentanti – lo sono il Presidente della repubblica ma anche l’addetto allo sportello dell’Agenzia delle Entrate – hanno un ruolo fondamentale d’esempio nel loro comportamento e diventano il modello per tutti noi, purtroppo sia nel bene che nel male.

Perché dobbiamo ancora ascoltare frasi come: “…. Sono stato all’ufficio postale e l’impiegato è stato veramente gentile e disponibile …”; non dovrebbe essere questa la norma? Invece spesso, oltre all’indisponibilità e alla “ruvidità” dell’addetto, dobbiamo sentirci risposte come: “E io che ci posso fare? Non le faccio io le regole.

Dovremmo essere tutti disponibili a spiegare, a trovare soluzioni, a comprendere le ragioni dell’altro ma tanto più lo dovrebbero essere coloro i quali sono addetti a dei servizi ai quali, in un modo o nell’altri, tutti dobbiamo accedere: non possiamo fare a meno di pagare le tasse o di fare la dichiarazione dei redditi, se vogliamo pagare un bollettino ci dobbiamo recare all’ufficio postale, se non stiamo bene dobbiamo andare dal medico.

E allora non possiamo più sentirci rispondere lei ha sbagliato senza una spiegazione ed un aiuto a correggere il nostro errore, oppure se vuole essere visitato c’è una lista d’attesa … ma se paga e viene privatamente c’è posto subito.

E dire che noi abbiamo già pagato! Abbiamo pagato per la salute, abbiamo pagato per l’efficienza, abbiamo pagato con le nostre tasse, dirette e indirette, anche per avere un servizio attento, gentile, disponibile.

Non possiamo più sentirci dire alla visita parenti in un ospedale “ oggi però non è il giorno in cui si può portare la biancheria pulita, torni un latra volta..”, oppure dall’ALER “… la persona e residente qui ma a noi non risulta inserita nel contratto e quindi anche se è disabile in carrozzina non autorizziamo, anzi blocchiamo l’installazione del monta scale ..” e quindi la persona rimane segregata in casa solo perché l’impiegato non entra nel merito, non fa nulla per affrontare e risolvere il problema , in poche parole se ne lava le mani.

Dobbiamo smetterla di disinteressarci degli altri e, quando c’imbattiamo in queste situazioni dobbiamo protestare e con pazienza far ragionare le persone, in modo che le cose cambino.

Claudio Fontana

Concrete Onlus