Nella provincia di Macerata, nelle Marche, sulla cima quasi pianeggiante di un colle, sorge un comune chiamato Recanati, diventato famoso, in particolare, per essere stato la città natale di un celebre poeta e letterato dell’‘800, che tutti i ragazzi italiani hanno incontrato sui libri di scuola fin dalle elementari: Giacomo Leopardi. Quando ero piccola, trovandomi quindi a leggere alcune sue poesie a scuola, avevo ricevuto l’impressione che, al loro interno, egli esprimesse un’idea così tanto malinconica, riguardo alle cose della vita, ad un punto tale che a me pareva di non riuscire a sostenerla, dentro di me, e tentavo quindi di respingerla con tutte le mie energie mentali! Ma crescendo, durante le superiori mi sono poi ricreduta, tanto da scegliere di portare il suo pensiero e la sua poetica come materia all’esame di maturità…

Egli nacque, dunque, nel 1798, in questo piccolo centro marchigiano -all’epoca facente parte dello Stato Pontificio-, che è una tipica “città-balcone”, in quanto da essa si può scorgere un vasto e bellissimo panorama su valli, colline e borgate circostanti. I suoi genitori, provenienti entrambi da una famiglia di nobili natali, furono molto severi, spesso decisamente rigidi, con i figli -ben dieci, dei quali Giacomo era il primo; tuttavia, purtroppo, soltanto cinque di loro, compreso lui, raggiunsero l’età adulta. Nonostante ciò, la sua infanzia trascorse piuttosto felice: egli giocava molto e allegramente con i suoi fratelli, in particolare con i due più vicini di età, Carlo e Paolina; a volte era un po’ prepotente, e altre gridava gioioso correndo in giardino… Ma presto le cose cambiarono: la madre, Adelaide degli Antici, era una persona fredda e distante, incapace di dimostrare l’affetto di cui lui avrebbe avuto bisogno, e per di più era molto legata alle convenzioni sociali, nonché  religiosa fino alla superstizione; mente il padre, il conte Monaldo Leopardi, aveva idee reazionarie ed era interamente dedito agli studi, tanto da non accorgersi del disagio che cominciava a farsi largo nell’animo del figlio. Il quale, inoltre, dall’adolescenza cominciò a manifestare i segni di una malattia fisica altamente invalidante, che il neurochirurgo dott. Erik P. Sganzerla dell’Ospedale San Gerardo-Università Bicocca, appassionato studioso di Leopardi, ha identificato come una Spondilite Anchilosante giovanile: tale malattia colpisce in particolare la colonna vertebrale, causando rigidità e deformazione di questa, nonché dolori, gracilità di costituzione e tutta una serie di altri problemi di salute correlati: il giovane Leopardi aveva insomma di che soffrire, proprio all’inizio della sua esistenza; è sbagliato però credere che sia stata unicamente la sua sofferenza personale a spingerlo ad elaborare una filosofia di vita così pessimistica, come ci è piuttosto noto dai ricordi di scuola… Fin da bambino egli dimostrò un’intelligenza vivace ed un profondo interesse per la cultura, che lo portarono a gettarsi a capofitto nello studio -che in seguito egli definì “matto e disperatissimo”-, nella nutrita biblioteca paterna, all’interno del loro grande palazzo di famiglia; esso divenne infatti il suo rifugio, l’unico mezzo che aveva a disposizione per esprimere le sue potenzialità, sebbene in maniera necessariamente solitaria, in quanto giovane rampollo di famiglia nobiliare e quindi fin dall’inizio destinato a studiare privatamente. Arrivò così ad appassionarsi alle lingue e culture antiche, traducendo dal Latino, dal Greco e dall’Ebraico, e sviluppando una teoria sul Mito, come espressione delle antiche culture, appunto, le quali, vivendo in modo più semplice e a contatto con la natura, avevano potuto coltivare i loro sogni e la loro immaginazione e, in sostanza, una certa felicità.

Negli anni 1815-1816, cioè a diciassette – diciott’anni, dall’amore per il sapere passò a quello per la bellezza, nell’arte e nella letteratura, e tentò d’inserirsi nel dibattito culturale dell’epoca, incentrato sul dissidio tra classicisti e romantici: la sua posizione alla fine non rientrò in alcuno dei due “schieramenti”, poiché lui li superò entrambi, giungendo a una concezione della vita che si può forse dire “materialistica” e atea, e che lo portò a produrre scritti  filosofici come le “Operette Morali”, ma anche lirici e struggenti come i “Canti”, in particolare gli “Idilli”, ritornando con questi alla poesia, che in seguito non abbandonò più. Nonostante i suoi gravi disturbi fisici, egli si rivelò instancabile nelle sue “esplorazioni culturali” e nei suoi viaggi, lontani dal suo “natìo borgo selvaggio”, tra Milano, Bologna, Firenze e Pisa, tutt’altro che un povero giovane depresso ripiegato su sé stesso…

Era profondamente convinto che la razionalità, la conoscenza e il progresso scientifico, propri della civiltà moderna, avessero necessariamente operato il distacco dell’essere umano dalla natura, causandone l’infelicità. In seguito il suo pensiero si spinse oltre, il suo pessimismo divenne “cosmico”, giungendo alla teoria che la Natura, in fondo, sarebbe una “matrigna” rispetto a tutti gli esseri viventi -in particolare per il genere umano, che parrebbe averne maggiore consapevolezza-, giacché si nasce, si vive, si soffre e, infine, si muore, nella sua totale “indifferenza” nei nostri confronti: tale sarebbe la nostra misera condizione; ma è proprio per questo motivo che gli esseri umani, invece che ostacolarsi, odiarsi e arrivare persino ad uccidersi l’un l’altro, specie con le guerre, dovrebbero unirsi in una lega fraterna per cercare di combattere le enormi avversità che la natura può riservare, nel suo moto incessante e indifferente. Leopardi espresse chiaramente questo suo pensiero ne “La Ginestra”, uno dei suoi ultimi “Canti” -scritto durante il suo soggiorno a Napoli, trascorso insieme all’amico Antonio Ranieri-: lungo al punto da poter essere considerato un “poemetto filosofico”, esso presenta anche una forte critica, sotto forma di amaro sarcasmo, alla cieca fiducia di molta gente della sua epoca nel cosiddetto “Progresso” della civiltà umana. Così la Ginestra, quest’umile piantina capace di crescere sulle pendici ricoperte di lava ormai spenta del vulcano Vesuvio, diventa un simbolo dell’eroica resistenza contro l’annientamento più totale. E, in tutto ciò, con la sua tensione verso “il vago e l’indefinito”, la poesia diviene il principale strumento di ricerca del piacere e della felicità, e quindi di quell’ “assoluto” e quell’“infinito” ai quali anela la nostra anima tormentata, mitigando almeno in parte la nostra sofferta inquietudine…

Vittoria Montemezzo

La Legge n. 68 del 1999 rappresenta un pilastro essenziale per l’integrazione lavorativa delle persone con disabilità in Italia, imponendo alle aziende l’obbligo di riservare quote di assunzioni a lavoratori appartenenti a categorie protette. Questa normativa è cruciale per combattere la discriminazione sul lavoro e garantire pari opportunità.

Il Sostegno dell’Associazione Luca Coscioni L’Associazione Luca Coscioni è in prima linea nella lotta per i diritti lavorativi delle persone con disabilità. Essa sollecita continuamente il governo a eliminare le barriere e le discriminazioni che queste persone affrontano, mettendo in luce le esigenze specifiche dei disabili gravi e dei loro caregiver.

Processo di Collocamento Mirato Il collocamento mirato è gestito dai Centri per l’Impiego, che fungono da punto di contatto per le persone con disabilità che desiderano entrare nel mercato del lavoro. I passaggi per avviare la procedura includono:

  1. Visita al Centro per l’Impiego locale.
  2. Compilazione e presentazione del modulo di iscrizione, specificando la richiesta di estrazione di una copia della documentazione.
  3. Selezione del formato di consegna, che può essere cartaceo o su CD-ROM.

I centri hanno un termine di 30 giorni per processare la richiesta e procedere con le azioni di collocamento.

Iniziative del Ministero del Lavoro Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha risposto alle richieste di maggiori chiarimenti con la pubblicazione della circolare n. 19 del 20 settembre 2022. Questo documento fornisce dettagli aggiuntivi su come il D. Lgs. 104/2022 intende migliorare l’integrazione lavorativa delle persone con disabilità, illustrando le misure di supporto e le politiche di inclusione.

Questi sforzi legislativi e associativi sono vitali per avanzare i diritti delle persone con disabilità nel contesto lavorativo, sottolineando l’importanza dell’azione continua e coordinata tra enti governativi e organizzazioni non governative.

Cristina Zangone

Con l’approvazione della Legge di Bilancio 2025, in vigore dal 1° gennaio, il Governo ha introdotto una serie di misure di sostegno per le persone con disabilità, con un occhio di riguardo anche per le famiglie e il sistema previdenziale. Queste nuove disposizioni mirano a semplificare le procedure esistenti e a migliorare la qualità della vita per chi vive situazioni di vulnerabilità.

Detrazioni Fiscali Aggiornate La nuova normativa modifica i limiti per le detrazioni fiscali, introducendo soglie diverse in base al reddito:

  • Redditi tra 75.000 e 100.000 euro: tetto massimo di 14.000 euro.
  • Redditi superiori a 100.000 euro: tetto massimo di 8.000 euro. Il coefficiente per le detrazioni aumenta per i nuclei familiari con più figli, mantenendo il limite di età a 30 anni per i figli, salvo per quelli con disabilità, per i quali non vi sono limiti di età.

Assegno di Inclusione Rivisitato La legge eleva i limiti di ISEE per l’accesso all’Assegno di Inclusione, passando da 9.360 a 10.140 euro. Il reddito familiare annuo ammissibile aumenta da 6.000 a 6.500 euro, con un’ulteriore incremento per le famiglie con anziani con disabilità grave a carico, da 7.500 a 8.190 euro.

Bonus Asilo Nido Potenziato Il Bonus Asilo Nido è aumentato a 3.600 euro annui per i bambini sotto i dieci anni, con criteri aggiornati per l’accesso ai benefici per i bambini con gravi patologie croniche sotto i tre anni. L’Assegno Unico e Universale non influenzerà più il calcolo dell’ISEE.

Supporto alle Associazioni e Nuovi Incarichi INPS È stato creato un fondo da 1,5 milioni di euro per supportare le associazioni che lavorano per l’inclusione delle persone con disabilità. L’INPS beneficerà di finanziamenti per assumere medici e specialisti nel settore psicologico e sociale.

Riconoscimento e Supporto ai Caregiver Un nuovo fondo riconosce il valore sociale ed economico dei caregiver familiari, estendendo ai cani di assistenza per disabili gli stessi diritti dei cani guida per non vedenti, inclusa la gratuità nel trasporto pubblico.

Investimenti in Educazione e Alimenti La legge destina fondi per l’acquisto di beni di prima necessità e per la distribuzione di alimenti alle persone bisognose. Nel settore dell’educazione, verranno aggiunti 1.866 posti per l’anno scolastico 2025-2026 e ulteriori 134 posti per il 2026-2027.

Misure Previdenziali Confermate Le opzioni di pensionamento anticipato, come Quota 103, APE Sociale e Opzione Donna, sono confermate, con l’introduzione di una nuova possibilità di pensionamento a 64 anni combinando previdenza obbligatoria e complementare.

Queste novità legislatie si propongono di offrire un miglioramento sostanziale nel supporto alle persone con disabilità e alle loro famiglie, oltre a rafforzare il sistema di previdenza sociale per tutti i cittadini.

Cristina Zangone

Nel contesto dell’inclusione delle persone con disabilità, un tema spesso trascurato è quello della violenza di genere, che affligge in particolare le donne disabili. Nonostante le disposizioni della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità e della Convenzione di Istanbul, l’Italia non dispone ancora di una normativa specifica che offra una protezione adeguata alle donne con disabilità vittime di violenza.

Forme Molteplici di Violenza Le donne con disabilità sono esposte a diverse forme di violenza, tra cui fisica, sessuale, psicologica, economica e digitale. Gli abusi spesso avvengono all’interno della famiglia, sul luogo di lavoro o in contesti istituzionali, rimanendo celati a causa di una scarsa consapevolezza collettiva e della mancanza di supporti idonei.

Fattori di Rischio Diversi fattori contribuiscono alla violenza contro le donne con disabilità, inclusi aspetti individuali, familiari, sociali ed economici. L’isolamento, la dipendenza da assistenti o membri della famiglia, e la mancanza di accesso a servizi di supporto efficaci aumentano la vulnerabilità a tali abusi e rendono più arduo denunciarli.

Necessità di un Impegno Collettivo È imperativo che sia le istituzioni che la società civile intervengano attivamente per fornire protezione e assistenza a queste donne. Ciò include il rafforzamento dei servizi di assistenza, la creazione di ambienti sicuri e la promozione di una maggiore consapevolezza riguardo a questa problematica. L’inclusione non si limita all’accessibilità fisica ma implica anche la salvaguardia dei diritti fondamentali e la possibilità per le donne con disabilità di vivere libere dalla violenza e dalla discriminazione.

Cristina Zangone

Il recente bilancio approvato dal Governo destina oltre 360 milioni di euro a favore delle persone con disabilità, confermando l’impegno per migliorare la loro qualità della vita e promuovere una maggiore inclusione sociale. La Ministra per le Disabilità, Alessandra Locatelli, ha evidenziato l’importanza di queste risorse, enfatizzando le iniziative volte all’integrazione sociale.

Fondo Unico e Semplicità nella Gestione delle Risorse Una delle misure principali include la creazione di un fondo unico di 200 milioni di euro per il triennio, volto a semplificare la distribuzione delle risorse. Questo fondo si propone di facilitare l’accesso ai servizi necessari per le persone con disabilità.

Innovazioni Significative per la Salute e l’Autonomia Tra le novità, si nota l’introduzione di procedure più agili per le revisioni mediche per coloro che soffrono di patologie oncologiche. Inoltre, la legge riconosce i cani d’assistenza al pari dei cani guida, garantendo loro l’accesso ai trasporti pubblici e ai luoghi aperti al pubblico, migliorando significativamente l’autonomia degli individui assistiti.

Supporto all’Istruzione Inclusiva Un altro importante intervento riguarda il settore educativo, con un aumento di 60 milioni di euro nei prossimi tre anni per le scuole paritarie che integrano studenti con disabilità. Questo finanziamento mira a rendere l’educazione più accessibile e inclusiva.

Gratitudine e Collaborazione La Ministra ha ringraziato i parlamentari per il loro contributo attraverso proposte che sostengono il terzo settore e le associazioni che promuovono lo sport inclusivo.

Formazione e Sensibilizzazione sui Diritti In parallelo, il Centro Interdipartimentale di Ricerca e Servizi sui Diritti della Persona e dei Popoli dell’Università di Padova, in collaborazione con enti come Disabled Peoples’ International-European Region e la Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap, organizza un corso di aggiornamento su “Diritti umani e disabilità”. Questo programma educativo mira a sviluppare una nuova cultura della disabilità improntata alla non discriminazione e all’inclusione sociale.

Queste iniziative, parte integrante della legge di bilancio, riflettono un impegno concreto verso la creazione di una società più equa e inclusiva per tutti i cittadini.

Cristina Zangone