Si è appena conclusa a Milano una delle settimane più attese dell’anno da ogni  amante nel mondo della moda e delle sue innovazioni: la Milan Fashion Week.

È facile respirare nell’aria del capoluogo lombardo la sfarzosità, l’eleganza e l’eccentricità che ha luogo in questa settimana, tanto che in metropolitana è facile ritrovarsi ad ammirare gruppi di giovani modelli e modelle pronti per sfilare nei luoghi ambrosiani più d’elite.

La fashion week ha potuto dimostrare di essere al passo con i tempi, che fortunatamente stanno portando ad un sviluppo di maggior consapevolezza nell’ ambito della disabilità, introducendo, già nella pregressa settimana della moda di Febbraio “modelli accessibili”.

Il pioniere di questo progresso bio-psico-sociale, è l’agenzia di moda inclusiva Iulia Barton in collaborazione con la Federazione Vertical, che si occupa specificamente di lesioni midollari, con il patrocinio della Camera Nazionale della Moda italiana.

Foto dal sito speakertv.com

Sulla passerella hanno sfilato trentina di donne e uomini in carrozzina o anche con amputazioni provenienti da tutta la Terra. Questa novità ha riscosso talmente tanto successo che l’agenzia Iulia Barton vorrebbe estendere, con un prossimo progetto ancora in fase di realizzazione, la possibilità di organizzare casting aperti anche a coloro che vivono in condizione di emarginazione e povertà assoluta, oltre che ex detenuti e vittime di abusi sessuali e violenze.

Inoltre è stata interessante l’introduzione a nuove collezzioni su misura per le varie disabilità, tra gli esempi più celebri ci sono Tommy Hilfiger, con la sua Adaptive Collection, ha creato abiti su misura per persone che indossano protesi o sono in sedia a rotelle e la linea Indipendence day clothing di Lauren Thierry, giornalista della Cnn con figlio autistico, composta da abiti che si possono indossare in autonomia, per promuovere l’indipendenza. Meno famose ma altrettanto rimarchevoli sono la Mac Service, che si occupa di abiti e accessori utili anche a chi si trova in una condizione di disabilità temporanea, come avere un braccio ingessato e la Lyddawear, specializzata nella vendita on line di abbigliamento per ammalati di Alzheimer, Parkinson ed in generale difficoltà motorie.

Foto promozionale della nuova collezione Tommy Hilfinger

In aggiunta è molto fresca la notizia risalente al 6 settembre 2018 della new entry nell’agenzia Ellite model, di Aaron Philip, giovane 17enne trans afroamericana affetta da una paralisi cerebrale che la obbliga all’utilizzo della carrozzina.

Pertanto possiamo ringraziare la nostra amata Milano e la sua bela Madunina per questa  ventata di speranza, diritti e ugualianza, dimostrandoci che la bellezza e lo stile non hanno barriere.

– articolo a cura di Lavinia Fontana

Verona, la città dell’Amore, potrà essere ricordata non solo per Romeo e Giulietta ma anche per la sua apertura a nuove iniziative sociali. Si chiama «Anch’io sono capace, negozi senza barriere» un’iniziativa che aiuta a dialogare con persone con disabilità e vede convolti oltre 350 disabili tra giovani e adulti.

Tutto avviene nella “zona in” della moda scalingera, dalla centralissima via Mazzini, che da piazza delle Erbe conduce all’Arena. Il progetto consiste nell’affiancamento al personae del negozio, di una persona diabile. Il merito va alla onlus La Grande Sfida, che porta avanti l’iniziativa da 10 anni e che per il 2018 ha scelto come slogan “Abitare il limite” che ha avuto un buon riscontro anche in altri 75 comuni veneti ad esempio: Peschiera del Garda, Bussolengo, Cerea, Villafranca e Caldiero.

«Inserimento, integrazione, inclusione… tutte belle parole, ma rischiano di rimanere vuote se prima non c’è un incontro reale, personale, emozionale. Da qui l’idea di una grande rete per creare nel tempo un’alternativa ai centri diurni per persone con disabilità», queste sono le parole di Roberto Nicolis,presidente della Onlus fondatrice, che ci tiene a precisare l’importanza non solo della sensibilizzazione ma sopratutto alla normalizzazione di persone che vengono escluse a causa di determinati deficit, partendo proprio da luoghi frequentati quotidianamente da tutti. Inoltre il presidente aggunge «Abbiamo bisogno di un cambiamento culturale radicale. Questi ragazzi sono potentissimi umanizzatori della società, basta solo entrarci in contatto. E su “Abitare il limite” hanno moltissimo da insegnare: hanno imparato ad accogliere fin dal primo giorno i loro limiti più invalicabili».

Attualmente, questa iniziativa ha la durata di un solo mese, normalmente nel periodo primaverile, tra
Aprile e Maggio, ma uno degli obiettivi futuri è quello di poter avere in tutte queste attività commerciali la presenza almeno una volta a settimana di persone disabili, importanti da inserire nel mondo del lavoro ma sopratutto nel mondo reale. Concludendo, sempre con le parole di Nicolis sulla sua visione futura del progetto, ci auguriamo che possa estendersi anche nel resto di’Italia, potrebbe essere una buona occasione per fare un passo avanti con il nostro “Bel Stivale”.

«Obiettivi per il futuro? Rendere ordinaria l’esperienza: magari un giorno alla settimana in negozio, superando le rigidità normative. E poi condividere questo format, tutti possono superare l’idea che chi è fragile, scartato, sofferente rappresenti la domanda di un servizio. E se invece rappresentasse l’offerta di senso, di occasione, di partecipazione, di speranza?».

– articolo a cura di Lavinia Fontana

CONCRETE ONLUS propone un corso adatto a tutti coloro che hanno voglia di vedere il mondo ed allo stesso tempo impegnarsi nel sociale.

Grazie a questo corso giornaliero riceverete la formazione necessaria per diventare accompagnatori e leader di viaggi adatti alle persone disabili. La partecipazione al corso vi fornirà le competenze necessarie per partecipare, sia in qualità di accompagnatori che in veste di capi gruppo, nei molteplici viaggi che CONCRETE ONLUS organizza ogni anno intorno al mondo.

Il corso si svolgerà il giorno 10 Maggio 2018, dalle ore 09:30 alle ore 15:00, presso gli uffici CONCRETE ONLUS, in Via Martiri Di Cefalonia 48, 20090, Fizzonasco (MI). Il costo previsto è di 55 €, con due coffee break inclusi.

La quota d’iscrizione può essere versata tramite bonifico presso le seguenti coordinate bancarie:

Intestatario: Concrete Società Cooperativa Sociale Onlus

IBAN: IT 75 N 01030 80270 000001035217

Banca d’appoggio: Monte dei Paschi di Siena

Causale: “Quota corso per accompagnatori viaggi per disabili

Potete scaricare il modulo d’iscrizione al corso qui:

MODULO PER LA RICHIESTA DI ISCRIZIONE AL CORSO ACCOMPAGNATORI VIAGGI DISABILI 2018

Una volta compilato il modulo in tutte le sue parti inviatelo, unitamente alla ricevuta dell’avvenuto bonifico bancario, agli indirizzi email desk@concreteonlus.org  e info@concreteonlus.org entro il giorno 2 Maggio 2018.

Per ricevere maggiori informazioni riguardo al corso, contattateci al numero +39 0239197896 (dal lunedì al venerdì, dalle 09:00 alle 13:00), oppure scrivete una email al nostro indirizzo: info@concreteonlus.org

Scarica il volantino del corso:

CORSO ACCOMPAGNATORI VIAGGI DISABILI 2018 – Concrete Onlus

Nella mia ormai lunga esperienza di servizio alle persone disabili, ho constatato come sia molto difficile che una persona disabile possa beneficiare di servizi socio-sanitari ed essere, allo stesso tempo datore di lavoro delle persone che li producono.

Questo perché, prima o poi accadono situazioni in cui c’è contrasto tra la necessità e la dipendenza dalla prestazione e la necessità d’intervenire per cambiare il modo e l’atteggiamento con il quale questa prestazione viene offerta.

Ma anche dal punto di vista del lavoratore non è possibile pensare che si possa intavolare una discussione – se non una trattativa – per le proprie condizioni di lavoro, con la stessa persona con la quale si interagisce offrendo prestazioni ma anche entrando nella privacy e nell’intimità dell’individuo.

Immancabilmente si arriva ad un punto in cui uno dei due soggetti diventa “ostaggio” dell’altro e questo non va mai bene, soprattutto se si vuol far durare un rapporto.

Affidare l’assistenza ad una “terza parte” è garanzia per entrambi, assistito e lavoratore, di una maggior indipendenza nelle decisioni, di una maggior qualità nella prestazione e della certezza della prestazione: se una persona non può o non va più bene, la si sostituisce.

Certamente costerà un po’ di più, ma è anche interamente deducibile dalle tasse al contrario delle persone assunte direttamente dai disabili che hanno una detrazione forfettaria.

Il problema vero è che bisogna dare più risorse alle persone disabili e anziane perché possano decidere se vivere la vita adeguatamente a casa propria e non per forza “finire” in RSA, RSD o COMUNITA’ che non costano certamente meno e non sono garanzia di una vita SODDISFACIENTE.

Articolo a cura di Claudio Fontana

 

L’associazione Inclusive Mindset, affiancata dalla Fondazione Adecco per le Pari Opportunità e dal Comune di Milano, propone un’interessante occasione di incontro, formazione e dialogo per l’inserimento del mondo del lavoro di persone appartenenti a categorie svantaggiate: Inclusive Job Day.

L’Inclusive Job Day è l’evento studiato per creare le condizioni favorevoli all’incontro tra i candidati e le aziende che hanno una mentalità inclusiva nei confronti dei talenti, a prescindere da stigma e pregiudizio.

L’Inclusive Job Day è l’evento che concretizza l’incontro e che lo prepara fornendo a candidati ed aziende supporto e strumenti per cogliere e valorizzare competenze e opportunità, nell’ambito di colloqui di lavoro e momenti in cui il candidadato consegna il proprio cv e presenta la propria candidatura.

E’ studiato specificatamente per favorire il dialogo tra le persone che appartengono a categorie svantaggiate nell’inserimento nel mercato del lavoro, desiderose di misurarsi sulla base di competenze e attitudini per coronare i propri percorsi di studio e di carriera.

Il primo appuntamento è programmato a Milano il 19 marzo 2018, nella splendida cornice dell’Acquario Civico, dalle 10 alle 15.

All’Inclusive Job Day sarà possibile:

  • incontrare i reclutatori e i responsabili delle risorse umane delle aziende che aderiscono all’Inclusive Job Day
  • portare il proprio cv
  • dialogare su opportunità di lavoro e sulle competenze necessarie
  • presentare la propria candidatura
  • sostenere colloqui con le persone delle aziende
  • partecipare a sessioni di orientamento

Per partecipare è necessario registrarsi su “INCLUSIVE JOB DAY”, accedendo alla piattaforma di Inclusive Mindset. Trovate tutte le informazioni sul sito dedicato all’evento, cliccando qui.