Correva l’anno 2018, nel mese di dicembre sotto il periodo natalizio, quando dopo una lunga battaglia del settore NCC fatta di proteste e manifestazioni pubbliche, il settore subisce l’ennesima tortura.

Citando la classica contrapposizione cinematografica dove il bene si scontra con il male, possiamo creare un lieve parallelismo tra un imperatore galattico doppiogiochista che decide di punto in bianco di emanare un’ordine per sterminare tutti gli agenti delle forze del bene. Per fortuna non ci troviamo in una galassia lontana lontana e non viviamo sotto l’egemonia di un impero malvagio (viva la democrazia).

Cose prevede il famigerato testo emanato in quella notte buia e tempestosa del 29 dicembre 2018:

Il testo prevede che gli Ncc possano operare in ambito provinciale senza dover tornare sempre in rimessa, ma solo se nel “foglio di servizio” sono già indicate “più prenotazioni oltre la prima”.

Il decreto inoltre contiene una deroga per 2 anni per chi abbia contratti con società di altri territori, stipulati fino a “15 giorni” prima dell’entrata in vigore.

Per le sanzioni si prevede invece una moratoria di 90 giorni, sempre dall’entrata in vigore del decreto. Previsto anche lo stop al rilascio di nuove autorizzazioni fino alla piena operatività di un nuovo “archivio informatico pubblico nazionale” che registrerà tutte le licenze anche dei taxi.

Insomma una sentenza poco confortante nei confronti di chi opera nel settore, che ha generato grosse difficoltà per le piccole realtà, impossibilità di operare nei termini prestabili con i precedenti partner e l’ennesima dimostrazione che la burocrazia è una buropazzia.

Passa più di un’anno, e un susseguirsi di eventi storici porta l’ex ministro delle infrastrutture Danilo Toninelli (MS5) non far parte del nuovo toto dei ministri del governo Conte parte II e quindi sostituito.

Ciò che ne consegue sono polemiche e dibattiti in stile leoni da tastiera avvenuti su noti social network, dove in sintesi di rivendicava un ottimo operato fatto di decisioni metodiche e logicamente positive (“crediti Toni, crediti”).

Si apre uno spiraglio qualcuno dirà a questo punto. A questo punto della storia l’interesse rivolto al settore cala da parte delle alte cariche, non ci sono rivalutazioni del problema, tutto rimane statico e la lentezza dei processi politici ancora una volta si dimostra procrastinante.

Questo porta gli operatori del settore coinvolto a doversi arrangiare con quello che hanno e con le nuove metodologie introdotte che portano ad un netto calo dei servizi nel vettore NCC, difficoltà nella gestione, costretto sempre a compiere “a vuoto” un viaggio di ritorno alla rimessa, tagli sul personale, e nei casi peggiori piccole realtà totalmente stroncate.

Corte Costituzionale – Dentro la Sentenza 56-2020 che apre agli NCC

Oggi. Coronavirus che imperversa in tutto il globo, un virus che non fa distinzione alcuna, non gli interessa il colore della pelle, lo status sociale, l’inclinamento politico o sessuale delle persone, ricchi o poveri, belli o brutti, il virus cambierà radicalmente la nostra percezione della realtà, il modo in cui viviamo quotidianamente, scuoterà le coscienze e riformulerà completamente il nostro modo di vivere.

Il compito di risollevare la società che verrà spetta in primis ad ogni cittadino che è chiamato e coinvolto ad agire per il proprio bene personale e per la collettività. Altro ruolo importante spetta ai governi, che in questo momento sono in uno stato di prova in risposta sia per contrastare l’avanzare del virus che dare una risposta ai cittadini, affermando la loro presenza. Uniti si vince, divisi di cade.

Proprio in questo periodo di estrema crisi, si intravedono degli spiragli di luce per quello che sarà la nuova struttura, La corte costituzionale ha messo sotto la sua lente d’ingrandimento l’ultima legge in materia ncc e taxi emanata in quella notte buia e tempestosa del 29 dicembre 2018, e afferma quanto segue:

La Suprema Corte Costituzionale ha sancito che l’ultima legge emanata in materia di ncc e taxi è in parte incostituzionale e, dunque, illegittima e come tale immediatamente cancellata nelle parti cassate dall’ordinamento giuridico.

Inoltre, la Corte Costituzionale ha fornito importanti spunti per indirizzare l’interpretazione delle altre norme non annullate e rimaste vigenti nonché per guidare l’operato delle Pubbliche Autorità e della Magistratura nelle future attività di organizzazione del comparto e attuazione delle regole.

I termini che questa rivalutazione storica della legge vogliono portare alla luce, si possono sintetizzare semplicemente con quanto sempre affermato da più di un’anno di battaglie:

E’ incostituzionale l’obbligo del rientro a rimessa alla fine, e prima dell’inizio, di ogni servizio.

Che cosa ne consegue ci staremo chiedendo?

La Corte Costituzionale ha deciso che chi svolge il servizio NCC non può essere obbligato a rientrare in rimessa prima di cominciare ogni prestazione.

La decisione della Corte costituzionale, rimuovendo del tutto l’obbligo di rientro in rimessa risolve una delle questioni più preoccupanti aprendo nuovi spiragli per il settore.

Questo porterà ad una riapertura della concorrenza nel settore del trasporto locale, e si conferma il diritto degli Ncc a operare con un sistema di prenotazioni che non li costringa a rientrare verso la rimessa al termine di ogni corsa.

Rimaniamo in attesa di ulteriori dettagli e di una ripresa in forma pratica.

link per leggere il decreto nella sua interezza: https://www.cortecostituzionale.it/documenti/comunicatistampa/CC_CS_20200326125956.pdf

concreteonlus.org

ramodissopo.org

E’ vero, probabilmente ne stiamo parlando troppo, non solo ha bloccato la vita di tutto il mondo ma l’ha proprio invasa perché ovunque, radio, tv, social sono monopolizzati dal tema del Covid19.

Chi l’avrebbe detto, solo un paio di mesi fa che saremmo arrivati a questo? E ancora di più cui preoccupano le conseguenze di quando l’epidemia sarà terminata, o comunque ridotta e dovremo abituare a conviverci; tante saranno le ferite, profonde, sotto tutti i punti di vista, sanitario, economico, sociale e psicologico.

In tanti parlano delle opportunità cui possono essere per molti in una situazione come questa; come in guerra chi produce le armi si arricchisce – sulla morte delle persone -, chi fa il mercato nero migliora la sua situazione – a scapito degli altri – anche con il Covid19 molti si trovano in questa situazione.

MA PERCHE’ NON TRASFORMIAMO QUESTA SITUAZIONE IN UN OPPORTUNITA’ PER TUTTI?

PERCHE’ NON TRASFORMIAMO QUESTA LIMITAZIONE, SOFFERENZA, DOLORE CHE STIAMO PASSANDO IN UN CAMBIAMENTO RADICALE DI TUTTO IL MONDO?

Le regole dell’economia non le ha scritte la natura e tantomeno Dio, le hanno scritte gli uomini, e quindi possiamo cambiarle. Il fatto importante è che una PANDEMIA coinvolge tutto il mondo e quindi le regole possono cambiare tutto il mondo.

Siamo stati capaci di stravolgere regole che fino a poco fa ci sembrava impossibile cambiare: anticipare la laurea delle professioni sanitarie agevolando l’entrata in servizio saltando l’esame di stato ( una formalità sopravvissuta da chissà quale esigenza del passato); sospensione – e speriamo cancellazione – di milioni di cartelle esecutive dell’agenzia dell’entrate che ipotecavano la vita delle persone e delle aziende diventando “risorse sterili” per lo stato.

Allora perché non cancelliamo il debito di tutti e ricominciamo in maniera diversa? Cancelliamo il debito dei paesi poveri, un debito che non potremo mai esigere e che serve soltanto a tenere in stato d’inferiorità interi popoli senza portare profitto a nessuno, solo a far sentire “pochi” potenti e in controllo della vita degli altri.

Cancelliamo il debito accumulato in questi giorni – qualcuno pensa che saremo in grado di pagarlo? – in modo ad poter ripartire con slancio, con entusiasmo con un orizzonte sul futuro.

SE NON FAREMO COSI’ NON CI RISOLLEVEREMO PIU’ E SAREMO ANCOR PIU’ SOTTOMESSI A POCHI IL CUI INTERESSE NON E’ QUELLO DI STAR BENE MA SEOLTANTO DI TENERE GLI ALTRI IN UNA CONDIZIONE DI INFERIORITA’.

Amore di papà

uno spettacolo interattivo di danza

giovedì 19 marzo

dalle 20.30 alle 21.30

presso il Teatro Fellini in Viale Lombardia, 53

Il ricavato sarà devoluto a favore del nostro Balzetto!

Posti limitati.
I biglietti saranno disponibili dall’1 Marzo presso la scuola di danza ICA-DO in Via Volturno 10/A, Quinto de’ Stampi, 20089 Rozzano (MI)
Il costo del biglietto è di 5€.

Segui l’evento su Facebook cliccando qui!
Per informazioni: 0257505264 – info@ilbalzo.com
Scarica la locandina e appendila nel tuo negozio: Spettacolo amore di papà

La classe non si spacca

Progetto contro il bullismo per le scuole del sud milanese

Il Balzo Onlus – Kick and Punch – Istituto Calvino di Rozzano e Noverasco

Bullismo a scuola

A novembre 2019 nell’Istituto Calvino di Rozzano si è registrato un episodio di bullismo nei confronti di una studentessa con disabilità.

L’episodio in questione riguarda una classe prima dell’Istituto Calvino di Rozzano e Noverasco, dove si è verificato un atto di bullismo nei confronti di una ragazza con disabilità – che tra l’altro segue uno dei nostri percorsi educativi.

I suoi compagni di classe hanno pubblicato sui social (facebook, Instagram) dei video che ritraevano la ragazza, per questo possiamo aggiungere che si sia trattato anche di cyberbullismo, prendendosi beffa di lei.

I tre studenti responsabili, individuati dal corpo docente, sono stati sospesi: da un confronto tra i docenti e la nostra equipe educativa è nata l’ipotesi di far trascorrere il periodo di sospensione presso i nostri Centri Diurni per adulti con disabilità. E così è stato. I tre ragazzi, in sedi e orari diversi, hanno trascorso con noi i loro giorni di sospensione da scuola.

Questa esperienza si è rivelata utile ai fine della sensibilizzazione e rieducazione dei ragazzi.

Per questo abbiamo stretto una convenzione con la scuola superiore dell’Istituto Calvino di Rozzano e Noverasco per cui gli studenti sospesi dalle lezioni per sanzioni disciplinari soprattutto legate ad episodi di bullismo, trascorreranno con noi i loro giorni di sospensione.

La classe non si spacca

Il fenomeno del bullismo non è limitato alla coppia bullo-vittima ma coinvolge tutto il gruppo di riferimento, gruppo in cui possiamo individuare queste altre figure: aiutante del bullo, sostenitore del bullo, difensore della vittima, esterno (colui che sa ma preferisce non intervenire).

All’interno delle varie forme di disimpegno morale, vorremmo soffermarci su quei meccanismi che si concentrano sul ruolo della vittima, sulla disumanizzazione secondo la quale chi subisce viene privato della sua dignità, parificato a un essere inferiore che merita ciò che gli accade.

Vorremmo provare a ribaltare questa logica, mostrando al gruppo, e quindi anche ai cosiddetti bulli,  che ogni persona fragile ha i propri punti di forza e ha delle caratteristiche ben precise che possono essere apprezzate e possono diventare risorsa per il gruppo stesso.

Accanto ai progetti messi in atto per gli studenti sospesi, ci siamo interrogati anche sul supporto che l’intero gruppo classe ha dato durante l’episodio:

molti alunni hanno ricoperto il ruolo di “esterno” , descritto in letteratura come colui che non prende posizione alcuna, mettendo a sua volta in atto il meccanismo di disimpegno morale di cui si è parlato in premessa.

Si è pertanto pensato di coinvolgere la classe in questione, e altre indicate dal corpo docente, in una attività di sensibilizzazione e informazione che faccia capire loro quanto le persone con disabilità possano essere una risorsa inaspettata  perché detentori di saperi e talenti specifici, particolari e ingaggianti.

Per questo è nato il progetto La classe non si spacca, insieme all’Istituto Calvino di Rozzano e Noverasco e al campione del mondo di boxe Angelo Valente.

Ogni venerdì mattina cinque adulti che frequentano il nostro centro socio educativo seguono un corso di boxe alla palestra Kick And Punch a Pieve Emanuele.

Crediamo molto nel valore dello sport e nei benefici psicofisici legati al movimento:

infatti i nostri programmi educativi prevedono sempre discipline sportive come piscina, ippoterapia, palestra, yoga, baskin.

In particolare, abbiamo osservato che la boxe aumenta la fiducia in sé stessi, aiuta a combattere lo stress, allena i riflessi, rafforza i muscoli.

La proposta per le scuole

Alle scuole proponiamo due allenamenti di boxe per ogni classe, con Angelo Valente e i ragazzi del Balzo.

Gli studenti e i ragazzi con disabilità si alleneranno insieme il lunedì mattina, guidati dal maestro di boxe Angelo Valente.

L’obiettivo del progetto è contrastare fenomeni di bullismo nelle scuole del territorio sud milanese attraverso l’inclusione e la conoscenza profonda e con sguardo nuovo dell’altro ritenuto diverso.

Articolo a cura del Balzo

Più trasporti “su misura” nell’area Sud di Milano.

Un nuovo servizio per la mobilità urbana in un distretto milanese, da dove è partita l’idea e qual era l’esigenza del territorio e dei cittadini che avevate avvertito?

L’hinterland Milanese, soprattutto la zona Sud Milano, avverte da sempre la necessità di avere più trasporti “su misura”, ad integrazione del trasporto pubblico di linea, che possano rispondere alle esigenze, soprattutto di giovani, disabili ed anziani. Aiutarli ad essere autonomi nella loro quotidianità è la nostra mission ed è anche l’obiettivo principale di PickMeApp. Da qui è partita l’idea, perchè riteniamo che la soluzione di mobilità offerta da PickMeApp sia perfettamente rispondente alle esigenze del nostro territorio e dei nostri cittadini.

Di che si occupa la vostra cooperativa? Quali sono i servizi che erogate?
Concrete Onlus è una Cooperativa Sociale che si occupa principalmente di disabili, anziani e categorie svantaggiate. La cooperativa offre viaggi assistiti ed accessibili in tutto il mondo, servizi di assistenza a domicilio pensati su misura e personale qualificato per progetti di vita indipendente. Il motto della cooperativa è “Oltre le barriere”; la mission è trasformare questo in realtà “concrete”. Nata nel 2005 dalle forti motivazioni di esperti nel settore della disabilità e delle categorie svantaggiate ed esperti viaggiatori, Concrete Onlus oltre ad offrire servizi tradizionali come l’assistenza propone servizi di carattere unico in Italia legati al turismo come i viaggi su misura assistiti ed accessibili.

Perché avete deciso di affiliarvi a PickMeApp? Quali sono a vostro avviso i punti di forza della soluzione, che vi hanno convinto ad entrare nel network?
Il nostro target, ed in generale tutti i cittadini del nostro territorio non autonomi in termini di mobilità, hanno il grande bisogno di spostarsi in sicurezza, velocità e a prezzi accessibili.

Riteniamo che PickMeApp possa rispondere perfettamente al loro bisogno di autonomia ed inclusione sociale, offrendo una soluzione on demand intelligente, collettiva, sicura ed affidabile al pari dell’accompagnamento familiare. Queste sono le motivazioni che ci hanno spinto ad affiliarci a PickMeApp, che da un lato è la soluzione ai bisogni del nostro target di utenti e di tutti i cittadini del nostro territorio – in particolare quelli svantaggiati dal punto di vista della mobilità – e dall’altro è un’ottima piattaforma per la gestione e l’ottimizzazione delle prenotazioni, che consente di risparmiare notevolmente tempi e costi ed aumentare i profitti.

Nel futuro della mobilità, soprattutto per ciò che concerne le aree nei dintorni delle grandi città, ci sono già servizi di trasporto a richiesta, come PickMeApp, che consentono ai cittadini di spostarsi liberamente senza pesare sulla collettività. Come vi preparate ad affrontare questa sfida?
La chiave sarà il “perfezionamento”. Ad ogni bisogno che vedremo, prontamente cercheremo di trovare una rapida soluzione che rispetti le esigenze dei nostri passeggeri. Ad ogni modo, è vero che esistono già servizi di trasporto a richiesta nei dintorni delle grandi città ed anche altrove, ma nessuna soluzione ad oggi è perfettamente adatta a fasce deboli di cittadini (bambini, giovani, anziani e disabili) che non dispongono quindi di sistemi intelligenti di mobilità. La piattaforma PickMeApp, infatti, offre una soluzione di trasporto collettivo, s chiamata e door to door, con la possibilità di prenotare e pagare via app, ottimizzare i percorsi e tracciare i passeggeri, in un’ottica di sicurezza, efficienza, affidabilità, risparmio economico e beneficio ambientale. Si tratta quindi di una soluzione totalmente nuova rispetto a quelle già esistenti nel nostro territorio ed in genere nello scenario nazionale.

Quanti mezzi metterete a disposizione per l’erogazione del sistema di trasporto PickMeApp e qual è il vostro piano di sviluppo?
Dopo una prima fase di sperimentazione, in cui il servizio di trasporto sarà erogato con un solo veicolo – confidando negli ottimi risultati in cui crediamo, vorremmo integrare sino a 3 mezzi entro il 2020.

Quale sarà secondo voi la risposta dei cittadini a questo servizio nuovo per il territorio ed al contempo fortemente innovativo?
Ci aspettiamo una risposta positiva da parte dei cittadini, ai quali vogliamo regalare autonomia e libertà di movimento con il servizio PickMeApp. Milano è una città che corre e l’Hinterland non è da meno.

Contate di avviare anche una collaborazione con i comuni della zona?
Sicuramente ottenere una collaborazione con i Comuni della zona è un nostro forte desiderio. Riteniamo che il loro contributo sia fondamentale per sviluppare una mobilità urbana accessibile a tutti, sostenibile e sicura. PickMeApp, infatti, può essere un’ottima soluzione anche per migliorare l’efficienza del trasporto pubblico locale, riducendo a lungo termine i costi sostenuti dai Comuni in mobilità e trasporti.

Articolo originale:

Lo staff concrete onlus