I primi di settembre la mia amica e nostra viaggiatrice abituale, Monica, è venuta a Milano. Abbiamo invitato anche due amici di Pavia, Mary e Franco, per fare un giro tutti insieme nel centro storico della città.

Mi sono trovata con Mary e Franco vicino alla Stazione Centrale e siamo andati insieme all’ingresso dei binari della stazione per in contrarci con Monica e due suoi amici “bipedi”. Essendo in 6, 3 “bipedi” e 3 in carrozzina, abbiamo optato per muoverci con i mezzi pubblici, poichè non ci saremmo stati tutti a bordo di una sola auto.

Il giorno prima, grazie ad una ricerca sul sito ATM avevo verificato la presenza di ascensori in tutte le stazioni centrali della linea gialla della metropolitana. Abbiamo così deciso di muoverci con essa per spostarci da Centrale a Duomo , una volta là, passeggiare a piedi.

Per quanto la situazione dell’accessibilità dei mezzi pubblici di Milano sia migliorata in seguito all’Expo 2015, eravamo consapevoli del fatto che non tutte le stazioni fossero agevolmente accessibili in carrozzina (specialmente quelle delle linee più vecchie). Per questo motivo abbiamo optato per un percorso breve e sicuro, che prevedesse solo ascensori e non montascale, in modo da poterci spostare più agevolmente ed in autonomia, senza dover perdere un sacco di tempo a richiedere e attendere assistenza per l’attivazione dei montascale.

Il primo problema, con relativa perdita di tempo, si è verificato nella ricerca degli ascensori in Stazione Centrale. Non è servito un solo ascensore ma ben 3 per spostarci dal livello dei binari a quello del mezzanino della metropolitana. Il tutto condito da attese, dovute al fatto che:

  1. non ci stavano 3 carrozzine in un solo ascensore;
  2. gli ascensori erano occupati da persone perfettamente in grado di camminare o di prendere i nastri mobili (a noi interdetti da dei pali troppo stretti, che ne bloccavano l’accesso alle carrozzine).

Inoltre, ci siamo scontrati con un’altra regola limitante: secondo le norme ATM è permesso viaggiare su un treno della metropolitana ad una sola carrozzina per volta. Ciò significa che un piccolo gruppo di tre amici in carrozzina che volessero fare un giro insieme nel centro di Milano, dovrebbero perdere un sacco di tempo ad aspettare che passi un treno per ciascuno.

Inoltre, com’è possibile sapere se sul treno che si intende prendere non sia già presente un’altra persona in carrozzina?
Dunque una persona con una disabilità motoria non può decidere di uscire per una passeggiata e prendere i mezzi pubblici senza dover pianificare tutto con molto anticipo, comunicando all’ATM date ed orari dei suoi spostamenti?

Purtroppo l’ATM, come molti altri servizi di trasporto pubblico in Italia, ha ancora davvero parecchia strada da fare prima di poter essere considerata davvero accessibile.

Articolo a cura di Luisa Cresti

Nonostante le migliorie apportate in occasione dell'Expo 2015, la metropolitana di Milano ha ancora parecchia strada da fare in termini di accessibilità.

Quando della gente meravigliosamente simpatica decide di organizzare una festa, non può che venir fuori 

LIBERI TUTTI

Non una festa qualsiasi ma LA FESTA, che tutti gli anni ci allieta durante giugno e ci da la possibilità di conoscervi e di farci conoscere. L’occasione è la Giornata Mondiale del Rifugiato, il posto è il solito… ma quest’anno la facciamo grossa!

Vi aspettiamo sabato 22 giugno dalle ore 15:30 al borgo di Villalta tra laboratori per bambini, musica, cibo e divertimento.

Casa di Betania è un centro di accoglienza per rifugiati politici, richiedenti asilo, titolari di protezione sussidiaria e ricorrenti.

Casa di Betania è una ONLUS – Organizzazione Non Lucrativa di Utilità Sociale – ai sensi del D.Lgs. 460/97, iscritta all’albo regionale del volontariato.

Costituita nel 1987 l’Associazione Amici di Casa di Betania si è dedicata da subito ed esclusivamente al centro di accoglienza.

Nato come centro di prima accoglienza per immigrati si è trasformato nel corso degli anni diventando un centro di seconda accoglienza per rifugiati, titolari di protezione sussidiaria, richiedenti e ricorrenti.

Il loro obiettivo è quello di offrire ai loro ospiti un’autentica opportunità di inclusione sociale.

via Carducci 4 – 20089 Ponte Sesto di Rozzano (MI) 

Tel. 02-30910226

Codice Fiscale e Partita IVA 97060330152

http://www.casadibetania.org

Imparare giocando e stimolando la creatività. È sempre stata questa la mission di LEGO, colosso danese produttrice dei celebri mattoncini da costruzione.

La LEGO ha deciso di lanciare sul mercato a partire dal prossimo anno confezioni con serie speciali di mattoncini progettati appositamente per aiutare i bimbi non vedenti ad apprendere l´alfabeto Braille in diverse lingue. I mattoncini LEGO Braille saranno inoltre perfettamente compatibili con i mattoncini LEGO tradizionali, premettendo ai bambini di imparare senza rinunciare al gioco, anzi, inserendo l’apprendimento proprio all’interno delle attività ricreative.

Mattoncini LEGO Braille colorati formano la scritta PLAY

La LEGO porta quindi a termine un progetto nato nel 2011, grazie ad una lunga collaborazione tra LEGO foundation, l´associazione danese dei non vedenti e l´associazione brasiliana Dorina Nowill foundation.

E con l´incoraggiamento del senior art director di LEGO, Morten Bronde, il quale a causa di una malattia ereditaria sta progressivamente perdendo la vista. 

Riguardo a questo progetto, Bronde ha dichiarato: “Le reazioni di studenti e insegnanti a LEGO Braille Bricks sono state di grande ispirazione e mi hanno ricordato che gli unici limiti che avrò nella vita sono quelli che creerò nella mia mente. L’impegno che i bambini mettono per il loro interesse a essere indipendenti e inclusi in condizioni di parità nella società è evidente. Sono commosso nel vedere l’impatto che questo prodotto ha sullo sviluppo sui diversi aspetti della crescita dei bambini non vedenti e ipovedenti.”

Coperchio della scatola LEGO Braille, con su scritto Braille Bricks in caratteri latini e Braille. Alcuni mattoncini colorati con sia scrittura Braille e latina.

Anche Philippe Chazal, Tesoriere dell’Unione Europea dei Ciechi, ha parlato dell’importanza di questo progetto: “Con migliaia di audiolibri e programmi per computer ora disponibili, meno bambini imparano a leggere il Braille. Questo è un problema, poiché sappiamo che gli utenti del Braille sono spesso più indipendenti, hanno un livello di istruzione superiore e migliori opportunità di lavoro. Siamo fermamente convinti che LEGO Braille Bricks possa contribuire ad aumentare il livello di interesse per l’apprendimento del Braille, quindi siamo entusiasti che la Fondazione LEGO stia rendendo possibile ciò e che lo porterà ai bambini di tutto il mondo.”

LEGO Braille: un ausilio sia per i bambini che per genitori ed educatori.

Le confezioni di mattoncini LEGO Braille sono progettate in modo da consentire a genitori, familiari, insegnanti e personale medico o di assistenza di aiutare i bambini. Quindi ogni mattoncino ha una lettera o un numero segnata con i tipici rilievi tondi di ogni normale mattoncino lego, e al tempo stesso quella lettera o quel numero sono anche stampati sul lato per facilitare appunto il lavoro di chi segue i bimbi che vi giocheranno.

Bambino non vedente tocca i mattoncini LEGO Braille.

Attualmente le prime confezioni stanno venendo testate in istituti dedicati ai bambini ciechi nelle lingue danese, norvegese, inglese e portoghese, mentre il tedesco, lo spagnolo e il francese saranno testati nel terzo trimestre del 2019. Il grande lancio sul mercato dei kit definitivi è previsto per il 2020 e comincerà con una massiccia distribuzione dei set LEGO Braille gratuita per le famiglie dei bambini non vedenti e per istituzioni di ogni tipo che si occupano di loro. Ogni confezione comprenderà 250 pezzi con le lettere dell´alfabeto, i numeri, segni di punteggiatura, simboli matematici e altri simboli necessari a leggere e scrivere.

“I bambini non vedenti o sofferenti di danni o difetti alla vista hanno la stessa voglia di apprendere, giocare e sviluppare fantasia e creatività dei loro coetanei privi di problemi visivi, e questo ci ha convinti a lanciare il prodotto, perché da sempre siamo convinti che imparare giocando sia il miglior modo di apprendere”, ha spiegato John Goodwin, ceo della LEGO foundation. “Speriamo che il prodotto entusiasmi i bimbi non vedenti e chi si prende cura di loro, come metodo creativo e moderno adatto al mondo postindustriale per apprendere l´alfabeto e i segni Braille e integrarsi nella vita attiva giocando”.

Articolo a cura di Luisa Cresti   

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dal 10 al 17 agosto 2019

8 giorni, 7 notti

La Sardegna è una località incantevole, veramente particolare nella sua “isolanità”, che vede la popolazione locale con i suoi riti, le sue tradizioni, i suoi cibi, così diversi dal continente.

Noi ci stabiliremo in una località per tutta la permanenza e di li partiremo per le nostre escursioni su base giornaliera.

PROGRAMMA:

10 AGOSTO: partenza da Milano o altra città italiana alla volta di Genova, dove in serata c’imbarcheremo per arrivare la mattina successiva in Sardegna. Pernottamento in Traghetto.

11 AGOSTO: Arrivo in una località della Sardegna che sarà la nostra base per tutta la nostra  permanenza.

Potremo scegliere tra:

Alghero

Golfo Aranci

Bosa

12 AGOSTO: possibile ecursione alla Maddalena e Caprera

13 AGOSTO: possibile escursione alle miniere del Sulcis

14 AGOSTO: possibile escursione a Cagliari, Sant’Antioco e Carlo Forte

15 AGOSTO: possibile escusione a Nuoro e Oristano

16 AGOSTO: preparazione alla partenza e alla sera imbarco a Porto Torres con pernotatmento in traghetto

17 AGOSTO: arrivo a Genova  primo mattino e a Milano prima di pranzo

TARIFFE:

2 COPPIE3 COPPIE4 COPPIE
€ 2.990,00 per coppia€ 2.590,00 per coppia€ 2.390,00 per coppia

PRENOTA ORA!

e-mail: info@concreteonlus.org
telefono:  +39 0239197896 – Lun-Ven H 09:00-13:00

I nostri sono sempre viaggi “personalizzati” cioè partono dall’esigenza di un individuo o di un gruppo di persone di recarsi in un luogo. Ci chiedono un’idea, un preventivo e delle soluzioni; noi le prepariamo, pubblicizziamo l’idea, aggreghiamo il gruppo e alla fine entriamo nei dettagli e rendiamo operativo il viaggio. I viaggi sono fatti per persone con disabilità e sono sempre pensati “a coppie”, cioè un disabile ed un accompagnatore. Se la persona disabile non ha l’accompagnatore noi lo troviamo – normalmente – a titolo gratuito. La persona disabile ha a suo carico la quota che è sempre calcolata per coppia. Questo non vuol dire che non si possano aggiungere persone senza disabilità, singole o a coppie.

I viaggi Concrete comprendono TUTTO!

Assistenza 24/24 H; trasporti, da veicoli accessibili e confortevoli a tratte aeree ed in nave; sistemazione in hotel; pasti a “la carte”.

“Che aspettate allora? Preparatevi a partire verso una vacanza unica!”

Nota: I VIAGGI CONCRETE non comprendono ingressi a musei ed altre location, il visto d’ingresso nei paesi interessati – laddove necessario – e non comprende l’assicurazione per gli infortuni e per il rientro che è obbligatorio fare prima della partenza.

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Da portatore di handicap a persona fragile: un percorso culturale

In questi trent’anni siamo passati dall’uso del termine portatore di handicap a persona fragile, passando per handicappato, diversamente abile, persona con disabilità. Visto che le parole segnano un cambiamento culturale, siamo passati da una logica emarginante ad una logica inclusiva .

Nel 2004 la legge sull’amministratore di sostegno ha segnato un punto molto importante verso un concetto trasversale di fragilità, fragilità che la comunità locale deve accogliere e tutelare, in luoghi riconoscibili che segno di prossimità.

Dallo sportello Ads al punto di prossimità

Per questi  motivi, in tutta la regione lombardia, grazie al progetto Cariplo-csv-ledha, nacquero intorno al 2010 gli sportelli sull’ads, luoghi per promuovere e sostenere questa figura di cittadinanza attiva.

In contemporanea, nelle reti sociali si è sviluppato il concetto di Progetto di Vita  di cui l’ads è una delle azioni virtuose da sviluppare, insieme all’abitare, al tempo libero/vacanze, alla gestione del risparmio, al lavoro possibile .

Ruoli e funzioni del Punto di Prossimità

Con la legge 112 sul dopo di noi, e le risorse economiche messe a disposizione, si fa sempre più forte l’esigenza di offrire alle famiglie e agli ETS, un luogo riconoscibile nei territori, in cui partendo dal progetto di Vita con la persona fragile e la sua rete affettiva, si possano sviluppare progetti personali e di piccolo gruppo per la vita adulta, quindi per il cd dopo di noi.

Un luogo quindi di :

  • ascolto dei bisogni
  • individuazione delle priorità
  • progettazione
  • realizzazione e gestione  di progetti personalizzati
  • messa in rete delle risorse umane, progettuali  ed economiche
  • individuazione di nuovi modelli gestionali
  • pianificazione degli interventi
  • monitoraggio della loro qualità attraversi gli ads e i caregivers

La rete di sostegno

Questo luogo verrà sostenuto dal pdz dalla rete degli ets e dalla comunità (famiglie)

Attività di NOILAB e costi di gestione

  • accoglienza famiglie
  • rilevazione dei bisogni
  • gruppi famiglia
  • promozione del ruolo di ads
  • sostegno alla gestione delle ads e gestione dirette
  • stesura insieme del progetto di vita
  • sviluppo di una rete di professionisti per un apporto multidisciplinare
  • incubatore di progetti  CASA complessi
  • servizi domiciliari di manutenzione casa e assistenza
  • sviluppo dell’abitare diffuso e del cohousing
  • messa in rete di risorse strutturali disponibili
  • gestione della domanda e offerta di posti casa

Il servizio è garantito da professionisti  pro bono e retribuiti per 4 unità di personale partime.

L’apertura del servizio è per il 2018 di 3 giorni settimana (con orario elastico tra le 10 e le 23 a seconda il tipo di attività programmata) per un totale di 24 ore per arrivare nel 2019 a 5 giorni settimana 40 ore.

Le risorse economiche per il primo anno di attività (1 aprile 31 dicembre) da reperire sono di   E 10.000 (considerando l’uso di uno spazio esclusivo di mq. 40 min. gratuito).

IL PROGETTO DI VITA

ads     lavoro pro bono e retribuito       salute autonomia vacanze tempo libero  mantenimento e sviluppo rete sociale di riferirento  hobby/piaceri

L’ abitare diffuso

abitare sociale diffuso, in un territorio definito l’offerta abitativa è data da una rete di residenze non ubicate nello stesso spazio ma collegate fra loro, con stessi referenti amministrativi e gestionali.

Tale concetto nel mondo della fragilita’  ci permette di collegare fra loro realtà abitative differenti (anche con pesi assistenziali diversi ) che si adattano al progetto di vita degli inquilini  creando economie di scala .

“abitare diffuso ” prevede quindi  una solida realtà territoriale di riferimento che funge da capofila e coordinamento:

  1. una rete di abitazioni collegate  appartamenti css , microcomunità rsd
  2. alcune associazioni e coop in ats
  3. la definizione di un territorio di riferimento controllabile con spostamenti non superiori ai 20 min  auto
  4. l’associazionismo del territorio
  5. i gruppi spontanei
  6. le famiglie del territorio
  7. le agenzie di aggregazione (parrocchie,centri sociali ecc)

Per quale territorio ?

indicatori per definire il bacino territoriale :

– appartenenza allo stesso pdz o a pdz limitrofi

– valutazione della rete viaria e dei trasporti che possa permettere

– una facilità di spostamenti

Articolo a cura di Guido de Vecchi, Resp spazio residenzialità per NoiLab Milano