Molte persone pensano erroneamente che la disabilità impedisca di avere animali domestici, mentre in realtà nella maggior parte dei casi non è così. Ovviamente, bisogna tenere conto delle proprie capacità e del tipo di animale che si desidererebbe avere per compagnia, ma in molti casi si tratta solo di reinventarsi o trovare stratagemmi e prendersi cura di un animale diventa assolutamente possibile, oltre che piacevole: un animale domestico porta compagnia ed affetto e diventa in tutto e per tutto un membro della famiglia.

Ad esempio, la nostra segretaria Maria Rosa ormai da due anni e due mesi vive insieme ad una bellissima coniglietta di nome Cookita e riesce a prendersene cura senza problemi (anche se Cookita a volte è un po’ dispettosa). Un coniglio fa molta compagnia e non è un animale particolarmente impegnativo, ma comunque c’è da tenere pulito l’ambiente dove vive e specialmente la lettiera. Trasportare pesanti sacchi di pellet può però essere parecchio scomodo per chi ha qualche difficoltà motoria. Maria Rosa si è però inventata uno stratagemma per aggirare il problema: anziché il pellet ha cominciato ad usare le traversine assorbenti per animali a cui Cookita si è abituata senza problemi. Dopo aver scoperto che i conigli sono golosi di uvette, Maria Rosa ha utilizzato questo dolce stratagemma per abituare la sua coniglietta ad utilizzare le traversine per fare i propri bisogni. Un altro vantaggio nell’avere un coniglio da compagnia sta nel fatto che i conigli sono animali molto puliti e quindi non hanno tendenzialmente bisogno di toelettatura come i cani (a meno di casi particolari e sempre prescritti da un veterinario). L’unico impegno iniziale sarà portare a far sterilizzare il coniglio da un veterinario specializzato in animali esotici e successivamente portarlo a fare le vaccinazioni protettive prima dell’estate una volta all’anno. Se darete tanto amore, giochi, verdura fresca ed un ambiente pulito al vostro coniglietto, state sicuri che ricambierà il vostro affetto.

Anche la nostra segretaria Sara vive insieme ad alcuni animali domestici, tra cui cani e gatti. Facendo un po’ di fatica a piegarsi, ha trovato il modo di aggirare il problema dando il cibo ai gatti direttamene su un tavolo e ponendo anche la vaschetta con la lettiera su un rialzo, in modo che sia facilmente raggiungibile, per essere pulita agevolmente. I cani sono leggermente più impegnativi perchè vanno portati fuori a fare la passeggiata giornaliera, ma se sono stati bene educati fin da piccoli, staranno vicini al loro padrone senza tirare. La cosa migliore sono i cani piccoli, perchè quando sono stanchi possono essere presi in braccio in carrozzina o fatti riposare in una borsa apposita. Una cosa che può essere di ulteriore ausilio a chi possiede un animale domestico ma ha qualche difficoltà in più a spostarsi sono i veterinari che prestano anche servizio a domicilio. Inoltre, per chi ha un cane un po’ vecchiotto che ha difficoltà a spostarsi, c’è la possibilità di contattare anche servizi di toelettatura a domicilio, in modo da garantirgli un pelo sempre pulito e curato.

Gli animali domestici non sono solamente una forma di compagnia e dei veri e propri membri della famiglia: esistono anche cani addestrati appositamente per essere un aiuto in casa a portatori di disabilità, non solamente cani guida per disabili visivi o audiolesi, ma anche disabili motori.

Un cane ben addestrato può infatti diventare un aiuto fondamentale per il raggiungimento dell’autonomia per le persone con disabilità motoria. Un cane può infatti aiutare il proprio padrone in molti modi, come ad esempio, raccogliere un oggetto caduto, portare oggetti di uso comune come telecomando, giornale o una bottiglietta d’acqua. Ci sono persino cani in grado di aiutare il padrone a fare la spesa al supermercato. E in cambio chiederanno solo un bocconcino ed una carezza, oltre al vostro affetto incondizionato. L’unica triste notizia in questa bella realtà è che questo tipo di cani da assistenza, a differenza dei cani guida per ciechi, non sono finanziati in alcun modo dallo stato, quindi il padrone è costretto anche a sostenere tutte le spese mediche e per il sostentamento del cane, oltre che quelle per l’addestramento specifico che, purtroppo non sono economiche. Fortunatamente, molte associazioni che si occupano di formare questo tipo di cani specializzati, spesso cercano dei finanziatori esterni in modo da poter abbassare notevolmente i costi per il disabile che sceglierà di adottare uno di questi cani.

Insomma una bella realtà che speriamo si sviluppi al meglio, per portare compagnia ed aiuto nelle case di tutte le persone che desiderino accedere a questa preziosissima risorsa!

Articolo a cura di Luisa Cresti, Maria Rosa Stassi e Sara Gallione.

 

Uber, l’app californiana dei trasporti, sta sviluppando sempre maggiormente la propria offerta del trasporto accessibile in materia con forte attenzione alla mobilità, all’efficienza e all’indipendenza nel trasporto per gli utenti non vedenti e ipovedenti.

Ecco alcune caratteristiche dell’offerta UBER:

Le tecnologie VoiceOver (iOS) & TalkBack (Android) associate a display di smartphone compatibili con linguaggio braille permettono a utenti con disabilità visive di prenotare in totale autonomia una corsa digitando una destinazione; è altresì possibile utilizzare i comandi vocali per scegliere un punto di partenza e uno d’arrivo.

La modalità di pagamento senza contante semplifica il modo di pagare un servizio riducendo le difficoltà di un non vedente o ipo-vedente di commettere errori o di essere truffato.

Il trasporto ON DEMAND consente agli utenti affetti da cecità di poter trovare un’auto in qualsiasi momento della giornata e in qualunque luogo evitando di dover organizzare con ampio anticipo un trasporto ad HOC come in passato così dando totale indipendenza.

Il sistema GPS in tempo reale utilizzato dall’app traccia e registra ogni spostamento del veicolo in tempo reale. Questo consente all’utente di viaggiare con la massima tranquillità informandolo in tal maniera dei luoghi percorsi e quindi evitando il rischio di frodi.

Altresì UBER consente di condividere la propria ETA e location con amici e parenti così che anche questi possano affrontare con maggior serenità gli spostamenti dell’utente, che in alcuni casi potrebbe essere minorenne o avere comunque gravi difficoltà negli spostamenti. L’app consente di condividere tramite un link informazioni sulla corsa come ad esempio nome e foto dell’autista e il veicolo guidato con relativa targa.

Ecco una testimonianza di MATT SIMPSON, atleta paraolimpico affetto da cecità che usa UBER quotidianamente:

Articolo a cura di Lucio Fontana

Tutti abbiamo bisogno degli altri per vivere compiutamente la nostra vita, ma nel caso di molti disabili il bisogno è maggiore e diventa dipendenza. Quindi nella vita di queste persone ne entrano delle altre in funzione di aiuto e, fin quando le cose funzionano e c’è armonia, va tutto bene. Ma quando iniziano i problemi, uno dei due protagonisti, il disabile o l’operatore, incomincia ad andare in sofferenza. Cosa accade in quel frangente?

Cosa succede se il disabile, che può essere vittima o carnefice, non è solo l’assistito ma anche il datore di lavoro dell’altra persona? Come farà a dirimere la questione con sufficiente imparzialità e distacco?

Probabilmente non ci riuscirà e se vorrà farlo dovrà chiedere l’aiuto di qualcuno… aiuto che sarebbe sicuramente stato meglio avere a disposizione fin dall’inizio.

Per questo motivo, nel rapporto di assistenza e di lavoro tra disabile e operatore, quasi sempre è necessario che la figura dell’assistito e del datore vengano separate, per garantire una maggiore continuità nel tempo e soprattutto che i momenti di difficoltà vengano superati senza rotture traumatiche per nessuno.

Articolo a cura di Claudio Fontana

Buongiorno, viaggiatori!
E dopo la bella avventura è arrivato il momento di tornare a casa. Siamo risaliti a bordo del traghetto per ritornare a Tallinn e da lì intraprendere il percorso che ci porterà in Italia.

Pause pranzo alternative in pizzerie piene di luoghi comuni! :’D

E qualche momento di relax prima di intraprendere la strada del ritorno.

Siamo appena tornati, ma non vediamo già l’ora di partire per un nuovo fantastico viaggio!

Buongiorno, viaggiatori!
La nostra giornata ad Helsinki è stata purtroppo funestata da un po’ di pioggia, ma questo non ci ha impedito di passare una bella giornata!
Abbiamo cominciato un un  bel giro del porto della città, seguita da un ottimo pranzo!

Abbiamo poi proseguito il nostro giro, ben equipaggiati per affrontare qualsiasi tempo atmosferico!