Maggio e Giugno sono i mesi delle fiere del fumetto, spuntate ormai in tutta Italia, anche nelle città più piccole. Occasione per moltissimi appassionati di fumetti, cartoni animati, film, telefilm e videogiochi di procurarsi gadget introvabili o di girare vestiti come il loro personaggio preferito.

Ovviamente anche tra questi appassionati ci sono persone con disabilità. Com’è vivere una fiera dal loro punto di vista?

Le nostre segretarie Luisa e Maria Rosa sono state alla fiera del fumetto di Novegro e, mentre Luisa è una veterana, si trattava della prima fiera per Maria Rosa. Ecco le sue prime impressioni:

All’inizio mi sono sentita un po’ un pesce fuor d’acqua, perchè questo è un mondo completamente nuovo per me, però tutte le persone intorno a noi si sono rivelate da subito molto gentili ed ho trovato un clima davvero accogliente. Nel mio caso, ho potuto usufruire dell’ingresso agevolato, semplicemente mostrando il certificato di disabilità e nessuno ha fatto storie.

E’ stato interessante vedere come girassero persone davvero di tutte le età: c’erano persino neonati nei passeggini, con tanto di costumini su misura, fino a persone ultrasessantenni.

Ho potuto conoscere diverse persone nuove, Luisa mi ha presentato alcuni suoi amici cosplayer, alcuni dei quali sono persone che incontra ormai solo in occasione delle fiere. Praticamente tutte le persone in costume sono state amichevoli, ed è bello che ci sia il concetto del chiedere il permesso prima di scattargli una fotografia (anche se di solito acconsentono sempre). E’ affascinante vedere come i cosplayer si trasformino letteralmente nel personaggio che interpretano: quando ti travesti puoi davvero diventare ciò che vuoi.

E infatti non mancano le persone con disabilità anche tra le file dei cosplayer. Non solo! Molte persone fanno dei propri limiti fisici un punto di forza per trasformarsi nei propri personaggi preferiti: alle fiere si possono incontrare ragazze in carrozzina che sfoggiano una splendida coda da sirena al posto delle gambe, persone che hanno sostituito la protesi di un braccio con una motosega finta o uomini di varie età che hanno trasformato la propria carrozzina nel Trono di Spade o nella sedia del Dottor Xavier. Che dire poi delle meravigliose carrozzine dei bambini che vengono trasformate in cavalcature fantastiche da gruppi di appassionati costumisti, permettendo ai bambini di trasformarsi in Superman, Batman, astronauti o cavalieri di draghi?

La sub-cultura nerd, forse perché da sempre un po’ emarginata per il suo essere diversa, adesso sta fortunatamente vivendo un periodo di sdoganamento culturale, ma non ha dimenticato le proprie origini, diventando una comunità estremamente accogliente nei confronti di chiunque si senta diverso.

– articolo a cura di Maria Rosa Stassi e Luisa Cresti

Buongiorno, viaggiatori!
Questa mattina ci siamo svegliati di buon’ora e, approfittando del bel tempo, abbiamo deciso di fare una bella escursione ad Helsinki, capitale della Finlandia, prendendo il traghetto da Tallinn!

Il nostro fidato mezzo, pronto ad imbarcarsi:

E durante la traversata, una sosta rilassante al bar del traghetto da Tallinn ad Helsinki!

La maggior parte delle persone prende per scontato gesti semplici come parlare con un collega di lavoro guardandolo negli occhi, oppure raggiungere lo scaffale dove sono riposti i nostri dolci preferiti. Le persone in sedia a rotelle o scooter hanno ben presente questo problema!

Un gruppo di ingegneri del Center for Bionic Medicine nella sezione di riabilitazione Shirley Ryan ha dato vita ad una sedia a rotelle innovativa. Si tratta di una carrozzina manuale, unica nel suo genere, che permette all’utente di guidarla sia da seduti che in piedi o in qualunque posizione intermedia a seconda di ciò che si preferisce. Ogni movimento, ossia ogni altezza alla quale un utente decide di posizionarsi, è seguito e controllato da lacci e cinture all’altezza delle ginocchia che permette di alzarsi e abbassarsi rimanendo attaccati alla struttura dell’attrezzo. La sedia è utilizzabile ovunque e in ogni momento in quanto – dettaglio importante- non necessita di alcuna batteria poiché alimentata da due cinghie di trasmissione che tramite la forza cinetica esercitata dalle braccia permette movimenti sia in altezza che di scorrimento orizzontale delle ruote.

La nostra sedia a rotelle è pronta per essere messa in commercio e nel contempo stiamo lavorando per migliorare alcuni aspetti del design”, afferma uno degli inventori, Dr. Todd Kuiken.

Un nuovo ed importante passo per la mobilità in campo di disabilità.

–  articolo a cura di Lucio Fontana

Buongiorno, viaggiatori!
Prosegue il nostro viaggio nelle splendide Repubbliche Baltiche con la città di Riga, capitale della Lettonia. Situata sul Mar Baltico alla foce del fiume Daugava ed antico centro della Lega Anseatica, la città è gemellata con Firenze e Brema.

Dato che possiede la più ricca architettura Art Nouveau del mondo, la città è stata soprannominata la Parigi del Baltico, ma è detta anche la Città dei Musei, dato che ce ne sono più di 50! Secondo una leggenda è proprio a Riga che nel 1510 fu decorato il primo albero di Natale!

La città dal punto di vista artistico è davvero molto vivace, non solo per la bellezza dei colorati edifici Art Nouveau, ma anche per la street art che abbellisce le facciate degli edifici più moderni e per i molti artisti di strada che si possono incontrare nelle piazze e nei vicoli.

Strani incontri…

Le piazze sono davvero spaziose, contrapponendosi al dedalo di coloratissimi vicoletti che caratterizza il resto della città, e vi si possono trovare edifici risalenti a varie epoche storiche, dalla fondazione della città nel 1201 fino ad oggi.

La nostra prossima meta sarà Tallinn, in Estonia!

Il Giappone è considerato per antonomasia, il paese delle tecnologie e delle avanguardie ed ho potuto tastare con mano, ma anche con vista, udito e gusto, la veridicità di questa affermazione.

Nonostante le colossali infrastrutture, un numero infinito di ponti che sorvolano sulle città e le miriadi di luci che abbagliano le strade nipponiche, ciò che mi ha colpita di più, sono state l’attenzione, l’organizzazione e l’efficienza del servizio offerto ai disabili nelle metropolitane.

Ogni fermata prevede ascensori accessibili e sempre funzionanti, nei quali vi è un assistente dei trasporti che aiuta il portatore di handicap, qualunque sia la sua disabilità, a compiere il tragitto desiderato.

L’accompagnatore della metropolitana, successivamente, si munisce di pedana mobile e comunica all’autista, tramite walkie talkie, la presenza dell’invalido, così da permettere la salita di quest’ultimo sul mezzo, senza fretta e pericolo.

Una volta sulla metro, l’assistente si congeda, comunicando al collega che si trova alla fermata di destinazione dell’assistito l’arrivo del disabile.

Approdato alla meta, l’invalido, viene raggiunto dall’altro operatore, che ha il compito di accompagnarlo all’uscita della metropolitana.

Sembra un servizio scontato e così dovrebbe essere, ma molti paesi, anche occidentali, sono ancora molto arretrati per quanto riguarda il diritto di circolare liberamente di ogni individuo, qualunque sia il suo stato di abilità, senza barrire architettoniche d’intralcio.

Ogni paese dovrebbe imparare ciò, ma soprattutto munirsi di sensibilità nei confronti anche di questo diritto quotidiano e indispensabile.

– articolo a cura di Lavinia Fontana