La dott.ssa Cristina Panisi, pediatra con un dottorato in psicologia, neuroscienze e statistica medica, esperta di autismo che collabora con l’Istituto Sacra Famiglia e l’IRCCS Medea, nonché referente scientifico dell’associazione Diesis di Milano, sottolinea l’importanza di valorizzare la persona autistica nel suo insieme. È fondamentale riconoscere e diagnosticare tempestivamente i disturbi dello spettro autistico e comprendere i bisogni di ogni individuo affetto da questa diagnosi in modo chiaro ed esaustivo.

Poiché ogni persona autistica presenta diversi livelli di disabilità, è essenziale identificarli tempestivamente e valorizzarli in base al grado di disabilità specifico.

Una volta trovato un posto di lavoro adatto, è importante non abbandonare la persona autistica a se stessa, ma fornire un supporto costante da parte di esperti in grado di aiutarli.

Infine, vorrei menzionare il progetto #COLORIAMOLINVISIBILE della Fondazione ADECCO, il quale mira a promuovere l’inclusione lavorativa e sociale delle persone autistiche. Questo progetto si impegna a non lasciarli soli, ma a fornire un accompagnamento continuo da parte di diversi esperti.

Cristina Zangone

Giovedì 23 febbraio si è tenuta la prima corsa amatoriale di ciclismo aperta anche alle persone con disabilità a Khartoum, la capitale del Sudan, paese dell’Africa orientale, organizzata dall’Ambasciata d’Italia. Secondo le parole di Michele Tommasi, Ambasciatore in Sudan, è stata “una giornata all’insegna dello sport e dell’inclusione in un affascinante percorso lungo il Nilo Azzurro”. Infatti, per le persone con disabilità sudanesi, l’integrazione sociale è rimasta per decenni una questione marginale.

Il Sudan è stato oppresso fino al 2019 dal regime dell’autocrate Omar al Bashir e da quasi quattro anni è alle prese con una delicata transizione alla democrazia. Il diplomatico ambasciatore sottolinea che “l’Italia non è soltanto uno dei due maggiori produttori di biciclette in Europa, ma è anche un Paese in cui il ciclismo è uno degli sport più amati, grazie anche ai nostri numerosi campioni, di ieri e di oggi”.

La corsa ciclistica di 55 km ha visto la partecipazione di una ventina di disabili fisici assieme ad oltre 130 cicloamatori, ed è stata seguita da decine di fotografi e operatori di TV locali. Tommasi ha aggiunto che “in Sudan ci sono molti appassionati, anche tra le persone con disabilità, ed è proprio a loro che abbiamo dedicato questa corsa. Una celebrazione del ciclismo come strumento di inclusione e di coesione sociale”.

Concrete Onlus

Santiago del Cile, è la capitale e il centro urbano più importante del Cile.

La città si trova al centro del bacino Santiago, una grande valle composta da terre fertilissime circondate da montagne. La città è situata a un’altitudine media di 567 m s.l.m., sulle rive del fiume Mapocho.

Santiago venne fondata da Pedro de Valdivia il 12 febbraio del 1541 con il nome di Santiago del Nuevo Extremo in onore di San Giacomo e a ricordare che, come Santiago di Compostela rappresentava per gli antichi l’estrema terra abitata in Europa prima dell’oceano inesplorato, analogamente la nuova città rappresentava l’estremo limite dell’esplorazione nel continente americano da poco scoperto.

Santiago divenne la capitale del Cile indipendente nel 1818.

Il monumento più famoso di Santiago del Cile, è, il Parque Metropolitano della città è un meraviglioso parco di 720 ettari formato da colline, alla cui vetta spicca  il Centro San Cristobal con la monumentale statua dell’Immacolata Concezione che sembra voler abbracciare tutta la città.

I piatti di Santiago del Cile, sono tanti: il Pebre, il Choripan, le Empanadas, il Lomo de Cordero, il Guanaco, la Chorillana, il Chupe mariscos, i Locos e la Paila. Pebre: è una tipica salsa marinata cilena immancabile sulle tavole cilene.

Cosa vedere a Santiago del Cile: le principali attrazioni

  • Plaza de Armas
  • Plaza de la Constitución
  • Cattedrale di Santiago
  • Casa di Pablo Neruda
  • Il Mercado Central
  • Paseo Ahumada
  • Posada del Corregidor
  • Museo di Arte Precolombiana
  • Museo di Santiago
  • Museo Salvador Allende

Per preparare una valigia efficace, il primo passo è considerare il clima del luogo di destinazione e la stagione in cui si intende partire. Se si prevede di visitare Santiago del Cile, è importante notare che le temperature variano dai 30° estivi, ai 14° invernali. Se si ha in programma di esplorare solo la città senza avventurarsi nei deserti del nord o nelle zone più fredde del sud, la valigia dovrebbe contenere abbigliamento leggero per l’estate, con qualche felpa e giacca per le serate più fresche, in quanto la temperatura può variare notevolmente nel corso della giornata. In inverno, invece, è consigliabile portare indumenti più pesanti per fronteggiare il clima rigido.

Nei mesi piovosi invernali di giugno e luglio, è utile avere con sé un ombrello e una giacca impermeabile. Inoltre, è consigliato portare una crema solare, poiché i raggi solari in Cile sono molto intensi. Infine, non dimenticate di portare con voi la fotocamera del vostro smartphone per scattare splendide foto dei momenti indimenticabili del vostro viaggio.

Cristina Zangone

Durante un incontro con il Commissario Europeo Schmit, una delegazione del Forum Europeo sulla Disabilità ha sollecitato la creazione di un programma analogo alla “Garanzia Giovani”, chiamato “Garanzia per l’Occupazione e le Competenze delle Persone con Disabilità”. Questo programma potrebbe fornire finanziamenti e sostegno essenziali per garantire alle persone con disabilità pari accesso all’istruzione, alla formazione e alle opportunità lavorative. La richiesta è stata avanzata considerando il costante basso tasso di occupazione delle persone con disabilità e l’alto tasso di povertà che le affligge.

I dati più recenti evidenziano che il tasso di occupazione delle persone con disabilità continua ad essere tristemente basso, così come continua ad essere sin troppo elevato il tasso di povertà delle stesse persone con disabilità.

Durante l’incontro sono emersi ostacoli persistenti che continuano a creare gravi difficoltà alle persone con disabilità. Tra questi vi sono sistemi di protezione sociale poco flessibili, istruzione, formazione e sviluppo delle competenze poco inclusivi, mancanza di sostegno nell’accesso a lavori di qualità, stereotipi radicati e inaccessibilità.

Cristina Zangone

In Italia, circa 1 milione e 700.000 donne con disabilità sono vittime di discriminazioni multiple: in quanto donne, mancano delle pari opportunità prevalenti nella società, e in quanto persone con disabilità, sono ristrette e limitate nella loro partecipazione alla vita sociale.

Di fronte a tutto ciò, è chiaro che il mancato rispetto dei diritti delle donne rimane una realtà, che per le donne con disabilità significa disoccupazione, bassi salari, aborti forzati, contraccezione forzata, sterilizzazione forzata, sfruttamento sessuale, violenza fisica, psicologica ed economica, e mancanza di rappresentanza civica e politica.

Nel 1997, EDF (Forum Europeo sulla Disabilità) ha adottato la prima Dichiarazione sulle donne con disabilità, che ha il merito di richiamare un’attenzione particolare sulla discriminazione multipla che colpisce le donne con disabilità perché sono sia donne che disabili. La stesura del primo documento ha portato anche alla costituzione del Comitato delle donne di EDF, che ha lo scopo di formulare politiche volte a promuovere i diritti delle donne e delle ragazze con disabilità.

In occasione dell’ 8 marzo, Uildm ha deciso di rilanciare il secondo manifesto sui diritti delle donne e delle ragazze con disabilità nell’Unione Europea.

Ratificato ufficialmente nel settembre 2017 da Uildm nella sua traduzione italiana a cura del centro “Informare un’h”, il documento è diviso in 18 aree tematiche che contengono indicazioni sulle modalità operative più utili a promuovere una cultura a favore dell’inclusione e della parità di genere delle donne disabili: si passa dall’uguaglianza e non discriminazione, all’accessibilità; dal pari riconoscimento davanti alla legge e accesso effettivo alla giustizia, alla violenza contro le donne; dall’istruzione, alla salute; dal lavoro ed occupazione, all’accesso alla cultura allo sport e al tempo libero.

Cristian Belluzzo