1969-2019: 50 ANNI DEL SIMBOLO INTERNAZIONALE DI ACCESSO
Nuovo anno, nuove storie e nuovi anniversari.
Anche il 2019 ci riserva tante ricorrenze che hanno segnato la nostra storia:
500 anni dalla morte del “ genio universale” Leonardo da Vinci,
100 anni dall nascita del “giovane” Salinger e dalla morte del presidente “Teddy” Roosevelt,
90 anni dalla venuta al mondo di “colui che aveva un sogno”, Martin Luther King,
80 anni da una delle pagine più buie della storia dell’uomo, lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale,
50 anni sono passati dalla tragica strage di Piazza Fontana, dall’ allucinante concerto di Woodstock e dall’introduzione del’ISA, il simbolo internazionale di accesso.
L’ISA fu progettato da Susanne Koefed nel 1968 su richiesta della Commissione Internazionale Tecnologie e Accessibilità (ICTA) della Rehabilitatiom International.
Tutto ebbe inizio quando alla fine degli anni ’60 iniziarono ad apparire in vari paesi simboli che indicavano i luoghi fisicamente accessibili ai disabili.
Per cercare di rendere la segnaletica il più standardizzata possibile e riconoscibile ovunque nel mondo, Norman Acton, Segretario Generale di Rehabilitation International, la più grande federazione mondiale di organizzazioni rivolte ai disabili, chiese a Karl Montan, primo direttore della Swedish Handicap Institute e presidente della ICTA, di realizzare un design da presentare al XI Congresso Mondiale a Dublino del 1969.
Il simbolo doveva rispettare determinati e precise caratteristiche: facilmente identificabile anche a distanza, auto-descrittivo, semplice ma esteticamente progettato senza significato secondario e pratico.
Montan accettò il progetto e venne indetto un concorso per gli studenti della Scandinavian Design.
L’idea vincitrice fu quella di Susanne Koefoed, una studentessa di graphic design danese, che presentò un semplice motivo di un omino su una sedia a rotelle.
L’icona fu approvata ufficialmente nel 1969 dopo “l’umanizzazione” dell’omino con l’ultimata aggiunta della testa.
L’ISO incorporò il simbolo nella sua libreria di simboli riconosciuti a livello internazionale con le specifiche formali per dimensioni e utilizzo.
Con la sua adozione, passaggio finale della Società fu quello della promozione.
All’interno della RI, ci fu un dibattito sulla possibilità di brevettare il design, tuttavia si decise che l’obiettivo non era quello di limitarne l’uso, ma garantirne un buon utilizzo.
Inoltre si decise che l’istruzione pubblica e la promozione sarebbero stati i mezzi più efficaci nel garantire che il simbolo rimanesse sempre di pubblico dominio, per questo si rielaborarono le linee guida per l’utilizzo del simbolo raccomandando che, magnanimamente, ne venisse fatto dono per l’umanità.
Il passato si è macchiato spesso di gravi crimini, etiche e filosofie che hanno reso la vita dei disabili molto complicata, fortunatamente ci sono anche molti ricordi positivi da celebrare, come questo piccola icona, che ha cambiato in una piccolissima parte, la vita dei diversamente abili.
Quindi il nostro augurio per il 2019 è che voi possiate guardare al futuro con tanta speranza e voglia di cambiamento, ogni piccola azione, anche quella apparentemente insignificante, può cambiare la storia.
BUON 2019 A TUTTI NOI!!!
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