Avvio del Garante Nazionale per le Persone con Disabilità Previsto per il 2025
Il 31 gennaio, il Consiglio dei ministri ha concluso l’iter per l’istituzione definitiva del Garante Nazionale per i diritti delle persone con disabilità, come annunciato dalla Ministra per la Disabilità, Alessandra Locatelli. Questa nuova figura professionale rappresenta un passo significativo verso il rafforzamento della tutela dei diritti delle persone sordocieche, indipendentemente dall’età di insorgenza della loro condizione.
L’ampliamento del decreto di legge 107/2010 garantisce ora il riconoscimento delle persone affette da sordocecità, che possono avere compromissioni totali o parziali, congenite o acquisite. Questa modifica legislativa allinea l’Italia ai principi della Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità e alle normative del Parlamento europeo, evidenziando un impegno nazionale verso una società più inclusiva.
Il Garante avrà un ruolo cruciale come punto di riferimento per molti cittadini, operando con autonomia e indipendenza nella tutela dei diritti delle persone con disabilità. La carica sarà nominata dai presidenti di Camera e Senato e sarà operativa dal 1° gennaio 2025, con piena funzionalità prevista dal 1° gennaio 2026. Il Garante sarà supportato da un organo collegiale composto dal presidente e da due componenti, con mandato della durata di quattro anni, rinnovabile una sola volta.
L’Ufficio del Garante nazionale dei diritti delle persone con disabilità, situato a Roma, avrà il compito di promuovere e vigilare sul rispetto dei diritti come stabilito dalla normativa vigente e dalla Convenzione ONU. Tra le varie funzioni, il Garante avrà il potere di agire e resistere in giudizio, formulare raccomandazioni, svolgere verifiche, e promuovere campagne di sensibilizzazione.
Sebbene molte regioni e comuni italiani abbiano già istituito autonomamente la figura del Garante per le disabilità o abbiano integrato queste competenze nel Garante dei diritti della persona, l’istituzione di un Garante a livello nazionale uniforma e potenzia l’approccio alla tutela dei diritti delle persone con disabilità su tutto il territorio nazionale.
In conclusione, la comunità delle persone con disabilità esprime ottimismo verso l’efficacia e il successo delle funzioni del Garante, auspicando che la sua attività sia inclusiva e benefica per tutti.
Cristina Zangone
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