Como, con la sua ricca storia, offre numerosi racconti intrecciati tra antichità e medioevo.

La Storia Antica di Como

Como ha radici antiche che risalgono al primo millennio a.C., con insediamenti della cultura di Golasecca, cruciali per i commerci tra le civiltà etrusche e quelle celtiche. Dominata successivamente dai Galli e poi dai Romani nel 196 a.C., la città fu ristrutturata come colonia romana da Cesare nel 59 a.C. per la sua posizione strategica. Plinio il Vecchio e Plinio il Giovane, illustri cittadini di Como, arricchirono la città con contributi significativi come una biblioteca e bagni termali. La presenza di Flavio Claudio Giuliano, l’ultimo imperatore pagano, nel 354 d.C., segna un altro capitolo interessante della storia comasca.

Il Medioevo a Como

L’epoca medievale di Como è segnata da invasioni e conquiste. Dopo essere stata sottomessa da Goti e Longobardi, passò sotto il Sacro Romano Impero. Il periodo comunale vide lotte di potere tra famiglie locali, culminanti in guerre con Milano. La vittoria di Federico Barbarossa consolidò il potere di Como, che rafforzò le sue difese con la costruzione di mura e torri. L’epoca viscontea portò distruzione ma anche rinascita sotto Filippo Maria Visconti, seguita da un breve periodo di indipendenza prima della sottomissione agli Sforza.

Il Patrimonio Archeologico e Culturale

Como non è solo ricca di storia, ma ospita anche importanti siti archeologici e culturali come il Museo Archeologico Paolo Giovio, che documenta le sue radici storiche. Il centro storico, con il suo imponente Duomo e le mura medievali, testimonia la grandezza architettonica della città.

L’Industria della Seta

Dal 1400, Como è stata al centro dell’industria della seta, grazie all’iniziativa di Ludovico Sforza di promuovere la coltivazione del gelso. Questo settore ha raggiunto il suo apice nel 18° secolo, facendo di Como un leader europeo nella produzione di seta, una storia che può essere esplorata ulteriormente al Museo della Seta.

La Bellezza del Lago di Como

Il Lario, o lago di Como, è un elemento naturale che ha ispirato scrittori e artisti, inclusi i riferimenti nei “Promessi Sposi” di Alessandro Manzoni. Con il suo paesaggio incantevole e la leggenda del Lariosaurus, il lago continua a essere un simbolo di Como.

In sintesi, Como è una città che incapsula secoli di storia, cultura e bellezza naturale, rendendola una destinazione imperdibile per chi cerca di connettersi con il passato e godere delle meraviglie del presente.

Vittoria Montemezzo

Genova, cuore pulsante della Liguria, è una città di racconti straordinari e segreti antichi, testimoniata sin dal Medioevo. Con una storia che prende avvio nel 1096, Genova si distingue per il suo spirito indipendente e fiero, manifestato quando, nel corso della Prima Crociata, si liberò dai legami con il Sacro Romano Impero per affermarsi come libero Comune, guadagnandosi l’emblema della Croce Rossa in campo bianco sullo stemma e il leggendario “Sacro Graal”.

Questo periodo segnò l’inizio della Compagna Communis, un consorzio di marinai e mercanti che controllavano i lucrosi traffici commerciali e stabilirono le prime colonie in Medio Oriente, anticipando i moderni concetti di globalizzazione. Il Medioevo vide Genova crescere in una potente repubblica marinara, le cui famiglie mercantili, arricchitesi enormemente, detenevano il potere politico, passando dai Consoli ai Podestà fino all’elezione del Doge nel 1339.

La città affrontò minacce esterne sin dall’epoca dei pirati saraceni, ma con alleanze strategiche come quella con Pisa, riuscì a sconfiggerli e a estendere il suo dominio fino alla Sardegna. La prosperità di Genova fu alimentata dal sostegno alle Crociate, con le navi che tornavano cariche di merci preziose dal Medio Oriente, distribuite poi in tutta Europa.

Le rivalità marittime non tardarono a emergere, specialmente con Venezia e Pisa. Dopo vittorie iniziali, come la battaglia della Meloria nel 1284 contro Pisa, Genova affrontò sfide crescenti, culminando nella sconfitta nella guerra di Chioggia contro Venezia nel 1380, che segnò l’inizio del suo declino.

Nonostante le avversità, nel 1500 Genova poteva ancora contare sul Banco di San Giorgio, uno dei primi istituti bancari del mondo. Il legame con la Spagna, rafforzato dall’ammiraglio Andrea Doria nel 1528, portò nuovi vantaggi, ma anche la dipendenza dalle finanze spagnole, che alla fine contribuirono al declino economico della città.

La Repubblica di Genova continuò a lottare per mantenere la sua indipendenza fino alla fine del XVIII secolo, quando fu soppressa da Napoleone Bonaparte nel 1797. Oggi, il retaggio di Genova come La Superba e La Dominante dei Mari sopravvive nelle sue architetture imponenti, nei ricordi delle sue glorie passate e nella bandiera della Marina Italiana, testimoniando la sua eterna connessione con il mare.

In questo viaggio storico, Genova si rivela non solo come un centro commerciale e militare, ma come un simbolo di resilienza e innovazione, il cui spirito avventuroso e indomito continua a ispirare fino ai giorni nostri.

Vittoria Montemezzo

Scuola e Educazione

Recentemente, ho esaminato le sfide associate alla scarsità e alla formazione degli insegnanti di sostegno. Questa carenza impedisce un’efficace inclusione degli studenti con disabilità. È vitale incrementare il numero di insegnanti di sostegno e perfezionare la loro preparazione per soddisfare le specifiche necessità degli studenti.

Lavoro e Carriera

Le opportunità lavorative per le persone con disabilità variano in base alla diagnosi, alla gravità della condizione, alla resistenza fisica e alle capacità cognitive. È essenziale che i datori di lavoro riconoscano queste variabili e forniscano ambienti lavorativi accessibili e inclusivi, basando la valutazione delle competenze su criteri equi che rispettino la dignità e il potenziale degli individui.

Tempo Libero e Divertimento

Il tempo libero è cruciale per il benessere. L’accesso a concerti, partite, spettacoli teatrali e altre attività ricreative dovrebbe essere garantito a tutti. Spesso, però, le persone con disabilità incontrano difficoltà in questi contesti. È fondamentale aumentare la consapevolezza e adeguare le strutture per garantire un intrattenimento inclusivo.

Vita Affettiva e Sessuale

Le persone con disabilità hanno il diritto di godere pienamente della loro vita affettiva e sessuale, che include la possibilità di formare relazioni, fidanzarsi e sposarsi. La società deve superare i pregiudizi e riconoscere che il desiderio di intimità e amore è universale.

Rappresentazione Mediatica

Nel cinema, in televisione e nella musica, le persone con disabilità dovrebbero essere viste come risorse e non come ostacoli. È essenziale eliminare le barriere che ne limitano la partecipazione, e i media giocano un ruolo cruciale nel promuovere un’immagine positiva e inclusiva delle persone con disabilità.

Moda Adattiva

La moda adattiva è un settore in crescita che dovrebbe diventare accessibile a tutti i disabili su larga scala. Indossare abiti confortevoli e alla moda è un diritto che contribuisce al benessere e all’autostima delle persone con disabilità, e le industrie della moda dovrebbero estendere le loro offerte per soddisfare le esigenze specifiche di questo pubblico.

Parcheggi Riservati

Troppo spesso, trovare parcheggi riservati ai disabili è una sfida. Questi spazi dovrebbero essere accessibili a persone con difficoltà fisiche e ad altre categorie che ne hanno bisogno, simile a quanto accade con i bagni pubblici. È necessaria maggiore consapevolezza e rispetto per l’uso appropriato di questi spazi.

Volontariato

I volontari sono una risorsa preziosa, contribuendo significativamente al benessere delle persone con disabilità. È fondamentale valorizzare e supportare il loro lavoro, che spazia dall’assistenza sanitaria all’arte e all’ambiente.

Conclusione

Un mondo migliore e più inclusivo è alla nostra portata. È richiesto un impegno collettivo per abbattere le barriere e costruire una società in cui tutti, indipendentemente dalle loro abilità, possano vivere pienamente e con dignità. Volere è davvero potere.

Cristina Zangone

In tutto il mondo, si stima che vi siano un miliardo di individui con disabilità, con un’impressionante concentrazione di 100 milioni solo in Europa e circa 4,5 milioni in Italia, rappresentando il 7,2% della popolazione italiana.

Dall’adozione della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani nel 1948, le Nazioni Unite hanno incluso esplicitamente i diritti delle persone con disabilità nei loro accordi globali. Un importante traguardo è stato raggiunto con l’approvazione della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità nel dicembre 2006, che ha obbligato gli Stati membri a conformarsi a standard più elevati per il trattamento e l’integrazione delle persone disabili nelle società.

Nonostante tali progressi a livello internazionale, la realtà italiana mostra ancora aree di forte criticità: il 20% delle persone con disabilità è disoccupato, un tasso disproporzionatamente alto che rispecchia ostacoli significativi legati al contesto geografico, culturale e sociale. Inoltre, il settore dell’istruzione presenta sfide come la carenza di insegnanti di sostegno formati adeguatamente, la scarsità di risorse tecnologiche adeguatamente accessibili e persistenti barriere architettoniche che variano ampiamente tra le diverse regioni e isole.

Di fronte a questa realtà, la Commissione Europea ha proposto una nuova strategia per il decennio 2021-2030, focalizzata sul miglioramento delle condizioni di vita delle persone con disabilità attraverso tre pilastri principali:

1. **Diritti e Circolazione Libera nell’UE**: Sviluppare una carta della disabilità per facilitare la mobilità e l’accesso ai diritti in tutta l’Unione Europea.

2. **Miglioramento dei Servizi Sociali**: Assicurare che i servizi sociali promuovano una vita indipendente e autonoma.

3. **Pari Opportunità e Non Discriminazione**: Garantire pari opportunità e una vita priva di discriminazioni per tutti i cittadini.

Con un impegno congiunto tra gli Stati membri dell’UE, inclusa l’Italia, e altre nazioni nel mondo, è possibile lavorare verso un futuro in cui le persone con disabilità possano godere di piena inclusione e uguaglianza, contribuendo attivamente alla società.

Cristina Zanfone

Il 6 settembre 2023 ha segnato un passo avanti significativo per i diritti delle persone con disabilità in Europa, con l’approvazione da parte del Parlamento e del Consiglio Europeo di una nuova direttiva. Questa legislazione introduce due strumenti fondamentali: la Carta europea della disabilità e un aggiornato contrassegno per il parcheggio per disabili.

La Carta europea della disabilità è destinata a diventare uno strumento chiave per i cittadini dell’UE con disabilità, offrendo loro la possibilità di accedere gratuitamente o a tariffe ridotte a servizi, ingressi prioritari e supporti come l’assistenza personale e ausili per la mobilità in tutti gli Stati membri. Questo documento mira a standardizzare e semplificare l’accesso ai diritti e ai servizi per le persone con disabilità, promuovendo così una maggiore inclusione sociale.

Parallelamente, il nuovo contrassegno per il parcheggio intende facilitare la mobilità di chi possiede disabilità, assicurando loro l’accesso a spazi di parcheggio riservati e agevolazioni simili già esistenti all’interno dell’UE. Questo contrassegno rappresenta un ulteriore impegno verso la rimozione delle barriere fisiche che limitano la partecipazione attiva nella società da parte delle persone con disabilità.

La direttiva stabilisce inoltre la creazione di un portale web europeo, che integrerà vari siti nazionali per fornire informazioni complete e aggiornate sui diritti disponibili per i disabili. Questo contribuirà a rendere le informazioni facilmente accessibili e a uniformare le pratiche tra i diversi paesi membri.

In conclusione, l’adozione di questa direttiva non solo migliora la qualità della vita delle persone con disabilità ma rafforza anche il principio di una società più equa e inclusiva. Con questi nuovi strumenti, l’Europa fa un altro passo avanti verso l’abbattimento delle barriere e la promozione di una vera inclusione.

Cristina Zangone