PERCHE SANREMO è SANREMO?

Una storia iniziata 72 anni fa, il festival della canzone italiana, Sanremo. Un pezzo importante della storia degli italiani, che unisce e alcune volte divide l’opinione nel nostro paese, ma che sa regalare momenti di intrattenimento ad alto livello portando la musica italiana al suo apice e in alcuni casi è stata capace di portare la musica italiana sulla cresta del mondo. Il festival nei suoi 72 anni di età ha consacrato grandi nomi della musica italiana, che oggi costituiscono il dna del nostro paese.

Il festival di Sanremo ad ogni sua edizione, ha il potere di tenere attaccato al televisore milioni di italiani di tutte le età, mutando nel tempo e adattandosi ad ogni epoca il festival è sempre in grado di trasmettere grandi emozioni.

Come come tutte le belle storie, si comincia da qualche parte. Ben 72 anni fa in comune ligure della provincia di Imperia chiamato Sanremo, dove all’inizio degli anni 50 il turismo ebbe un forte incremento grazie alle proposte d’elite che la città offriva. Facciamo quindi un passo indietro e proviamo a scoprire le origini del festival e la sua evoluzione negli anni.

Quando nasce?

Il Festival della canzone italiana nasce a Sanremo nel lontano 1951, i promotori del progetto furono Nicola Amato e Angelo Nizza, che all’epoca erano direttore artistico del casinò locale e il secondo autore radiofonico. La particolarità delle prime edizioni del festival fu la trasmissione per mezzo radiofonico, in quanto all’epoca era il mezzo di comunicazione più efficiente per raggiungere le masse; la prima edizione fu vinta dalla cantante Nilla Pizzi con la canzone Grazie dei fiori. Soltanto nel 1955 ci fu la prima trasmissione televisiva del festival di Sanremo, in quanto la televisione entrata in quegli anni nelle case degli italiani rivoluzionando il modo di comunicare e fare spettacolo.

Dove si è svolto?

Per più di 25 anni le edizioni del festival si svolsero all’interno del casinò di Sanremo, di propietà del promotore del progetto originale Nicola Amato, per poi spostarsi in definitiva nel 1977 fino ai giorni nostri all’interno del teatro Ariston, per questioni legate all’utilizzo degli spazi e al sempre più aumentare degli eventi annessi al festival, per venire incontro alla necessità di aggiungere un’orchestra musicale, l’aumento stesso del pubblico presente in sala. Inoltre anche le prime proiezioni televisive necessitavano maggior spazio di manovra per le troupe che si occupavano della trasmissione. A distanza di 25 anni il festival cambia abito e trasloca in definitiva all’interno del teatro Ariston.

Anni 60

Gli anni 60 portano il festival di Sanremo al suo maggior apice, voluto anche dal fatto che l’italia del dopoguerra ritrova vigore ed entra nell’epoca del boom economico e del benessere. Sul palco salgono per la prima volta nomi poco noti all’epoca ma molto noti oggi come: Adriano Celentano, Mina, Little Tony, Lucio Dalla, Lucio Dalla. Gli anni 60 del festival furono caratterizzati per aver sfornato i big della musica italiana e successi musicali intramontabili che definiscono il nostro paese ieri e oggi. Nel dopoguerra, canzoni come Grazie dei fiori e Vola colomba – con cui Nilla Pizzi vinse le prime due edizioni nel ’51 e ’52, erano l’immagine dell’Italia che si stava rialzando, Non ho l’età di Gigliola Cinquetti (1964) o Zingara (1969) di Iva Zanicchi, descrivevano un paese che aveva reimparato a godersi la vita.

Dagli Anni 80 ad oggi

Gli anni 80 del festival sono ricordati soprattutto per le prime ospitate internazionali e per le co- conduzioni che andavano ad attingere dal panorama cinematografico del nostro paese. Degne di nota le apparizioni di Kiss (1981), i Duran Duran (1985), i R.E.M (1999).

Le ospitate degne di nota che ancora oggi si ricordano sono state quelle di Roberto Benigni, Beppe Grillo.

Negli anni a seguire il festival non si è lasciato scappare nulla ed ecco le occasioni di poter ospitare nomi noti della musica internazionale e artisti di vario genere, come per esempio Madonna (1997), Placebo (2001), Hugh Grant (2005), Will Smith (2005), John Travolta (2006), Jennifer Lopez (2010), Robbie Williams (2017) e molti altri.

I presentatori storici

L’immagine di Sanremo ha sempre trovato risalto non solo nei partecipanti e ospiti, ma anche nel suo direttore artistico (conduttore), negli anni si sono susseguiti volti noti e meno noti. Le prime edizioni attingevano principalmente da volti televisivi che lavoravano in RAI già da diverso tempo.

Ma ci sono stati nella storia due nomi che sono rimasti impressi nella mente dei telespettatori e hanno fatto la storia del festival, Pippo Baudo con dodici conduzioni (1968-1984-1985-1987- dal 1992 al 1996 -2002-2003-2008) e Mike Bongiorno con altrettanto dodici conduzioni (dal 1963 al 1967-1972-1973-1975-1977-1979-1997-2007). Da non dimenticare la partecipazione femminile della conduzione del festival, Raffaella Carrà nel 2001, Simona Ventura nel 2004 e Antonella Clerici nel 2010.

I vincitori ieri e oggi

1951 – Nilla PizziGrazie dei fior
1952 – Nilla Pizzi, Vola colomba
1953 – Carla Boni e Flo Sandon’s, Viale D’Autunno
1954 – Giorgio Consolini e Gino Latilla,  Tutte Le Mamme
1955 – Claudio Villa e Tullio Pane, Buongiorno tristezza
1956 – Franca RaimondiAprite Le Finestre
1957 – Claudio Villa e Nunzio Gallo, Corde della mia chitarra
1958 – Domenico Modugno e Johnny Dorelli, Nel Blu Dipinto Di Blu
1959 – Domenico Modugno e Johnny Dorelli, Piove (Ciao Ciao Bambina)
1960 – Tony Dallara e Renato Rascel, Romantica
1961 – Betty Curtis e Luciano Tajoli, Al di Là
1962 – Domenico Modugno e Claudio Villa, Addio…Addio
1963 – Tony Renis ed Emilio Pericoli, Uno per tutte
1964 – Gigliola Cinquetti e Patricia Carli, Non Ho L’età (Per Amarti)
1965 – Bobby Solo e New Christy Minstrels, Se piangi se Ridi
1966 – Domenico Modugno e Gigliola Cinquetti, Dio come ti amo
1967 – Claudio Villa e Iva Zanicchi, Non pensare a me
1968 – Sergio Endrigo e Roberto Carlos Braga, Per te
1969 – Bobby Solo e Iva Zanicchi,Zingara
1970 – Adriano Celentano e Claudia Mori, Chi non lavora non fa l’amore
1971 – Nada e Nicola Di Bari, Il cuore è uno zingaro
1972 – Nicola Di Bari, I giorni dell’arcobaleno
1973 – Peppino Di Capri, Un grande amore e niente più
1974 – Iva Zanicchi, Ciao cara come stai?
1975 – Gilda, Ragazza del Sud
1976 – Peppino Di CapriNon lo faccio più
1977 – Homo Sapiens, Bella Da Morire
1978 – Matia Bazar, E dirsi ciao
1979 – Mino Vergnaghi, Amare
1980 – Toto Cutugno, Solo noi
1981 – Alice, Per Elisa
1982 – Riccardo Fogli, Storie di tutti i giorni
1983 – Tiziana Rivale, Sarà quel che sarà
1984 – Al Bano e Romina Power,Ci sarà
1985 – I Ricchi e Poveri, Se m’Innamoro
1986 – Eros Ramazzotti, Adesso Tu
1987 – Gianni Morandi, Enrico Ruggeri ed Umberto Tozzi, Si può dare di più
1988 – Massimo Ranieri, Perdere l’amore
1989 – Anna Oxa e Fausto Leali, Ti Lascerò
1990 – I Pooh, Uomini Soli
1991 – Riccardo Cocciante, Se stiamo insieme
1992 – Luca Barbarossa, Portami a ballare
1993 – Enrico Ruggeri, Mistero
1994 – Aleandro Baldi, Passerà
1995 – Giorgia, Come Saprei
1996 – Ron e Tosca,Vorrei incontrarti fra cent’anni
1997 – I Jalisse, Fiumi di parole
1998 – Annalisa Minetti, Senza te o con te
1999 – Anna Oxa, Senza pietà
2000 – Avion Travel, Sentimento
2001 – Elisa,Luce (Tramonti a Nord Est)
2002 – Matia Bazar, Messaggio d’amore
2003 – Alexia, Per dire di no
2004 – Marco Masini, L’uomo volante
2005 – Francesco Renga, Angelo
2006 – Povia, Vorrei avere il becco
2007 – Simone Cristicchi, Ti regalerò una rosa
2008 – Giò Di Tonno e Lola Ponce, Colpo di fulmine
2009 – Marco Carta, La forza mia
2010 – Valerio Scanu,Per tutte le volte che
2011 – Roberto Vecchioni, Chiamami ancora amore
2012 – Emma Marrone, Non è l’inferno
2013 – Marco Mengoni, L’essenziale
2014- Arisa, Controvento
2015 – Il Volo, Grande amore
2016 – StadioUn giorno Mi dirai
2017 – Francesco Gabbani, Occidentali’s Karma
2018 – Ermal Meta e Fabrizio Moro, Non mi avete fatto niente
2019 – Mahmood, Soldi
2020 – DiodatoFai rumore
2021 – Maneskin, Zitti e buoni
 

2022 – ???

Buona visione

Samuele Scafuro

Concrete Onlus

In questi giorni siamo stati riportati a pensare al concetto della memoria. Quando diciamo ” il giorno della memoria” sicuramente pensiamo all’olocausto e al suo ricordo e di contrasto a tutti i negazionisti che appunto ne negano l’esistenza.

Ma la memoria è una cosa fondamentale per guidare la vita nostra di tutti i giorni.

La memoria il ricordo delle persone delle azioni, è la nostra storia e, se è vero che “historia magistra vitae”, allora è la nostra insegnante, è il nostro manuale per vivere meglio la vita presente e futura.

Ma la memoria è anche informazione, la memoria e’ conoscenza, la memoria è una grandissima biblioteca alla quale possiamo attingere sempre e comunque.

Oggi abbiamo una grandissima memoria in più, che è tutto il patrimonio presente sul web, con informazioni che vengono date su internet; ma attenzione perché proprio la vastità delle informazioni nasconde anche la falsità,  la tendenziosità e l’inganno.

Infatti anche i cosiddetti negazionisti, coloro che negano la memoria, in realtà vogliono darci un’informazione diversa, vogliono dire che la storia è andata diversamente nonostante che le prove e le esperienze della maggior parte di noi ci dicano diversamente.

Ma la memoria e’ qualcosa più del ricordo, perché ha un suo contenuto di rielaborazione del passato, ha un suo pensiero, ha un suo insegnamento e una sua morale.

In questo procedimento si può annidare la distorsione, il travisamento, la modifica totale di quello che è stata la realtà storica

Ed è questo che dobbiamo imparare: attingere alla memoria, verificare l’attendibilità e la serietà delle fonti,  esaminare i contenuti con obiettività,

È questo che dobbiamo imparare a fare e non è un processo automatico ma è frutto di studio, di confronto, di riflessione di maturazione.

Claudio Fontana

Concrete Onlus

Il Nuovo sistema operativo di casa Microsoft, Windows 11

Carissimi amici e appassionati di tecnologia quest’oggi vi voglio parlare di alcuni test che ho fatto su Windows 11, il nuovo sistema operativo di Microsoft, che è stato rilasciato ufficialmente il 5 ottobre 2021. I test da me fatti riguardano le tempistiche tempo di avvio del sistema operativo e quindi la sua reattività che ho trovato particolarmente veloci cosa non da poco quando si parla di tempistiche di lancio. Altro test riguarda la verifica della tenuta del sistema operativo con più di una applicazione aperta in attivo e in background, inoltre il mio test è stato fatto su un pc con requisiti di sistema minimi e requisiti di sistema avanzati per paragonare il suo funzionamento anche sotto stress. I requisiti Hardware richiesti per implementare Windows 11 sono:

PC con un processore a 64 bit da 1 GHz o più veloce con due o più core. Dovrete inoltre avere 4 GB o più di RAM e almeno 64 GB liberi su un disco rigido o SSD. E avrete anche bisogno di un Trusted Platform Module (TPM) versione 2.0, che offre sicurezza basata su hardware. Pc che hanno 3/5 hanno possono reggere senza problemi l’istallazione, con i requisiti elencati presenti. Ma quali sono i requisiti richiesti? All’incirca gli stessi di Windows 10: l’unica differenza è la presenza di un modulo TPM 2.0 (Trusted Platform Module), un chip che si occupa di DRM (Digital Right Management).

Uno dei cambiamenti radicali di questa nuova versione è sicuramente legato alla componente grafica, vediamo per esempio scomparire i bordi squadrati per una grafica molto più arrotondata e fluida. Navigando nel menu Start noteremo la sua centratura per impostazione predefinita. Il design cambia radicalmente anche nella barra delle applicazioni dove le icone vengono centrare e danno l’impressione di utilizzare un sistema operativo MacOS. Inoltre molte delle animazioni hanno fatto un salto di qualità mostrandoci effetti molto più gradevoli e rilassanti, il design semplificato rende tutto più fluido e agevole. Le impostazioni rapide a scomparsa richiamano molto quelle del sistema operativo MacOs, e per quanto si tratti di una funzione già vista altrove, risulta un inserimento molto utile come scorciatoia rapida. Vengono inoltre introdotti i Widget completamente personalizzabili per avere sempre sotto controllo l’orario, il meteo, l’andamento in borsa, le mail e molto altro.

Le modalità legate alla produttività vengono svecchiate in maniera intelligente, come per esempio la possibilità di raggruppare le finestre semplicemente trascinandole una sopra l’altra e poterle in un secondo momento richiamare con un semplice tocco. Degna di nota la modalità File Explorer con molti controlli utili e scorciatoie per organizzare il lavoro (rinomina, taglia, incolla ecc). Il flusso di lavoro sembra molto più agevole per via della riduzione dei passaggi e il compattamento delle funzioni.

Tirando le somme Windows 11 ha ancora molto da offrire con aggiornamenti ed implementazioni che arriveranno in futuro, si può attualmente intendere come un Windows 10.5 cioè un corposo Upgrade in termini di stile e qualche funzionalità del sistema operativo. Windows introduce protocolli di difesa più performanti. Inoltre l’aggiornamento a Windows 11 è completamente gratuito. Se avete un computer Windows 10 compatibile e volete passare a Windows 11, basta essere in possesso di licenza originale Windows 10 che sarà valida anche per la nuova versione del sistema operativo.

PROCONTRO
Il Menu di avvio è stato completamente aggiornato

Il Design più fluido è un piacere per gli occhi

Paint, Snipping Tool vengono aggiornato

I widget non sono la novità del secolo ma fanno bene il loro lavoro

I flussi di lavoro sembrano più semplici da gestire, ma ci vuole tempo
per rendersene conto.
Requisiti di sistema ancora da definire appieno

Per molti potrebbe sembrare solo un cambiamento grafico
da Win 10

Cristian Belluzzo

Concrete Onlus